LA PRIMA VOLTA DI MALORI MA BOARO SFIORA L’IMPRESA

giugno 27, 2011
Categoria: News

Solo 7” separano al traguardo l’atleta della Saxo Bank da quello della Lampre che al secondo tentativo conquista il titolo nazionale a cronometro in quel di Paternò. Terzo posto per Marangoni mentre in campo femminile si impone Noemi Cantele che bissa il successo della prova in linea e tra gli under 23 Matteo Mammini.

Foto copertina: il podio della crono elite (foto Scanferla)

Contrariamente a quanto accaduto nelle altre nazioni di punta sono state le prove a cronometro a concludere i campionati italiani di ciclismo; sia i professionisti che gli under 23 che le donne elite si sono misurati lungo un percorso di 28,7 km interamente pianeggiante ma battuto da un forte vento da Paternò a Paternò. Le prime a gareggiare sono state le esponenti del gentil sesso e Noemi Cantele, già medaglia d’argento nella prova a cronometro dei Mondiali di Mendrisio, ha conquistato il suo secondo titolo italiano in pochi giorni battendo di 31” Silvia Valsecchi e di 36” una Tatiana Guderzo da cui forse ci si attendeva di più dopo che già per tre volte, l’ultima delle quali un anno fa a Treviso, si era imposta nella prova tricolore contro il tempo. Nessuna sorpresa invece tra gli under 23 in cui Matteo Mammini, atleta di quella Mastromarco che qualche anno fa aveva lanciato Vincenzo Nibali, ha bissato il successo di un anno fa chiudendo con un tempo di 36′24” che gli sarebbe valso il 10° posto assoluto e precedendo di 31” Massimo Coledan e di 1′00” Mattia Cattaneo, che per solo 1” ha conquistato la medaglia di bronzo a discapito di Gianluca Leonardi.
La prova più attesa era in ogni caso quella dei professionisti e complice l’assenza di Marco Pinotti (HTC), caduto al Giro d’Italia nella tappa di Macugnaga, i favori del pronostico andavano tutti ad Adriano Malori (Lampre), già campione del mondo a cronometro Varese tra gli under 23 e sempre nelle prime posizioni in tutte le prove contro il tempo disputate quest’anno; il 23enne di Traversetolo, 5° un anno fa a Treviso, è in effetti riuscito a vincere chiudendo in 34′53” ma con soli 7” di vantaggio su Emanuele Boaro (Saxo Bank), ultimo prodotto della grande scuola di Bjarne Rijs che negli ultimi anni ha sfornato grandissimi cronoman, su tutti Fabian Cancellara. Sul terzo gradino del podio ha chiuso con un distacco di 46” Alan Marangoni (Liquigas) a 46”, 4° a 55” Dall’Antonia (Liquigas), 5° a 1′11” un generoso Giovanni Visconti (Farnese) e 6° e 7° sempre a 1′11” Montaguti (Ag2r) e un Cataldo (Quickstep) un po’ deludente alla luce del suo 2° posto di un anno fa a Treviso dietro a Pinotti. Malgrado la delusione della prova in linea la rassegna dei campionati italiani si chiude trionfalmente per la Lampre che oltre al successo di Malori, che sfoggerà la maglia tricolore nel prossimo Tour de France, può vantare quello di Bole nella prova in linea in Slovenia e la doppietta di Kvachuk in Ucraina. L’attenzione si sposta ora sulla Grande Boucle che vedrà ancora una volta Contador e Andy Schleck giocarsi il successo e i nostri Basso, Cunego e Petacchi che cercheranno di dire la loro.

Marco Salonna

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