SULLE STRADE DI CASA VISCONTI E’ TRIS-COLORE
Il siracusano conquista il terzo titolo nazionale al termine di una corsa dominata nell’ultimo giro del circuito di Aci Catena in cui ha fatto selezione in salita, ha risposto a tutti gli attacchi malgrado l’inferiorità numerica nei confronti della BMC e ha fatto il vuoto in volata. Sul podio Santambrogio e Ponzi, deludono Nibali e Cunego.
Foto copertina: anche per il 2012 sarà Giovanni Visconti l”asta” del tricolore ciclistico (foto Bettini)
Dopo 32 anni il campionato italiano di ciclismo su strada è tornato ad Aci Catena nel catanese là dove vinse Francesco Moser lungo un tracciato di 26 km da ripetere 9 volte con la salita di Trecastagni, non molto impegnativa come pendenze ma lunga quasi 8 km, nella prima parte dello stesso; problemi organizzativi nel comune di Valverde hanno però fatto sì che la partenza slittasse di mezz’ora e che i giri venissero ridotti a 8 per un totale di 208,8 km. Gli atleti al via sono stati solo 93 con assenti giustificati come Pozzato (Katusha) reduce dalla caduta del Giro del Belgio e altri come Basso (Liquigas), Rebellin (Miche), Di Luca (Katusha), Bennati (Leopard) e Petacchi (Lampre) esclusi con una decisione molto discutibile dalla FCI per via delle passate squalifiche per doping; sta di fatto che un numero così esiguo di partenti testimonia la crisi che sta attraversando un ciclismo italiano che negli anni ‘90 riusciva a portare oltre 60 atleti al via al Tour de France e sfiorava i 200 al campionato nazionale. Tra i presenti i nomi di spicco erano il campione uscente Visconti e Gatto (Farnese), Cunego e Ulissi (Lampre), Nibali, Capecchi e Damiano Caruso (Liquigas), Ballan e Santambrogio (BMC), Giampaolo Caruso e Paolini (Katusha), Marcato (Vacansoleil) e Tosatto (Saxo Bank).
La corsa, caratterizzata dal grande caldo come tutta questa Settimana Tricolore, è vissuta sulla lunga fuga di Donati (Acqua&Sapone), Rocchetti (De Rosa), Frusto (D’Angelo&Antenucci) e Belletti (Colnago-CSF) che hanno acquisito fino a 6′ di vantaggio; inizialmente Liquigas, Farnese e Lampre si sono poste insieme in testa al gruppo ma poi sono stati i blu-fucsia a prendere decisamente l’iniziativa andando a riprendere i battistrada, tra i quali si era già arreso in precedenza Belletti, all’inizio del terzultimo giro e riducendo il plotone a una quarantina di unità e a farne le spese sono stati tra gli altri Agnoli e Capecchi (Liquigas) e Appollonio (Sky); una breve accelerata di Giampaolo Caruso con a ruota Mazzanti (Farnese) è stata subito controllata dal gruppo mentre una brutta caduta in discesa ha costretto al ritiro Ciavatta e Proni (Acqua&Sapone).
La corsa si è accesa sul penultimo passaggio a Trecastagni quando dopo il grande forcing della Lampre è partito Ulissi con a ruota Gatto e sembrava che quello del toscano, recente vincitore del Giro di Slovenia oltre che della tappa di Tirano al Giro d’Italia, fosse uno scatto in funzione di Cunego ma il veronese come accadutogli spesso in passato ha pagato il grande caldo e non è stato in grado di rimanere con i migliori e poco dopo anche Nibali, uscito molto stanco dalla corsa rosa, ha perso contatto; davanti a giocarsi la corsa sono rimasti Visconti, Gatto e Mazzanti (Farnese), Bertolini (Androni), Ballan, Santambrogio e Santaromita (BMC), Pasqualon e Pozzovivo (Colnago-CSF), Baliani e Torosantucci (D’Angelo&Antenucci), Bailetti (De Rosa), Ulissi (Lampre), Damiano Caruso, Bellotti, Finetto e Ponzi (Liquigas), Bandiera (Quickstep), Tosatto (Saxo Bank), Giampaolo Caruso e Paolini (Katusha), Benedetti (NetApp), Montaguti (Ag2r) e Marcato (Vacansoleil) che si sono ricompattati all’inizio della tornata conclusiva, con Gatto che ha svolto un grande lavoro in funzione di Visconti.
Sull’ultimo passaggio a Trecastagni il primo ad accendere la miccia è stato Baliani, alla cui ruota si sono portati immediatamente Visconti, Santambrogio e un ritrovato Pozzovivo, che proprio da queste parti nella tappa dell’Etna aveva detto addio ai sogni di gloria al Giro d’Italia; subito dopo sono rientrati Ballan, Santaromita, Ponzi, Giampaolo Caruso e Bailetti e davanti sono rimasti dunque in 8 tra cui tutti e 3 gli uomini della BMC presenti alla partenza, mentre tutti gli altri hanno perso contatto e non riusciranno più a rientrare. Baliani si è mantenuto in testa facendo un’andatura sostenuta e dando l’impressione di correre per Visconti fino a uno scatto di Ballan e a quello ben più deciso nel finale di salita di Santambrogio, alla cui ruota è rimasto solo il siracusano; a circa 10” hanno scollinato Santaromita e Caruso, a 20” Pozzovivo e a 25” Ballan, Ponzi e Bailetti che sono comunque riusciti tutti a rientrare in discesa mentre è rimasto tagliato fuori Baliani.
Negli ultimi 15 km gli uomini della BMC hanno tentato di sfruttare la superiorità numerica con Ballan e Santaromita a provarci mentre Santambrogio cercava di risparmiarsi in vista della volata e anche Ponzi e Caruso ci hanno provato più volte ma Visconti si è sempre riportato sotto con estrema facilità ; nulla di fatto dunque fino a 300 metri dal traguardo quando sul rettilineo finale in leggera ascesa l’atleta della Farnese è partito ed è andato a conquistare il terzo titolo italiano dopo quelli di Genova nel 2007 e di Conegliano nel 2010. Nulla hanno potuto tutti gli altri con Santambrogio 2° e un comunque ottimo Ponzi 3° seguiti da Caruso, Pozzovivo e Bailetti mentre Santaromita ha chiuso 7° a 13”, Ballan 8° a 32”, Baliani 9° a 2′36” e Paolini 10° a 3′22”; solo 23 atleti sono giunti al traguardo con Bandiera a chiudere la fila con un distacco di 12 minuti.
Viste le sue non trascurabili doti di cronoman Visconti cercherà di fare il bis nella prova contro il tempo di 28,7 km da Paternò a Paternò su un tracciato completamente pianeggiante; il favorito d’obbligo, vista l’assenza di Pinotti (Htc) per le conseguenze della caduta al Giro nella tappa di Macugnaga, è comunque Malori (Lampre) che dovrà vedersela principalmente con Cataldo (Quickstep), Montaguti (Ag2r) e Boaro (Saxo Bank) oltre che con lo stesso Visconti: sullo stesso tracciato gareggeranno anche donne e under23 con Tatiana Guderzo e Mammini principali candidati al successo.
Marco Salonna