UNDER23, L’IRIDE AD UN TRENTIN(O)
E’ un trentino il nuovo campione d’Italia dei “dilettanti”. Il nome di colui che, per dodici mesi, vestirà la maglia iridata non è, però, quello dell’atteso Moreno Moser, bensì quello del suo conterraneo Matteo Trentin, cui è riuscito assieme ad altri due compagni d’avventura il tentativo di riagganciare, a 40 Km dalla conclusione, i tre corridori che si trovavano all’attacco da diversi chilometri.
Foto copertina: l’arrivo vittorioso di Trentin www.settimanatricolore2011.it)
Il traguardo di Melilli incorona campione d’Italia Under 23 Matteo Trentin, corridore del Team Brilla. Il neo campione, originario di Borgo Valsugana (Tn) e già vincitore quest’anno del Gran Premio Liberazione di Roma, ha battuto il sardo Fabio Aru e il toscano Andrea Fedi, arrivati rispettivamente secondo e terzo al traguardo.
A caratterizzare la gara è stato un sole a dir poco cocente, con una temperatura davvero molto alta che è da considerarsi l’handicap iniziale per ogni atleta. Tra i 116 partenti, come al solito, non mancano gli osservati speciali: l’uomo che ha attirato di più le attenzioni della vigilia è stato Moreno Moser, nipote di Francesco, che proprio 32 anni fa ha conquistato la maglia di campione d’Italia proprio sulle strade siciliane. In gara, però, Moser non si è visto moltissimo e ha dovuto abbandonare i sogni tricolori. Il gruppo si è mantenuto pressoché compatto per i primi 80 chilometri, dopodichè c’è stato un attacco di tre corridori che hanno guadagnato circa due minuti di vantaggio sul resto del gruppo, ma nulla di più. Un episodio-chiave della corsa arriva ai 40 chilometri dall’arrivo, quando Moresco perde contatto da Gazzara e Fedi e sul duo di testa si riportano Fabio Aru, Pierre Paolo Penasa e Matteo Trentin. Quest’ultimo, insieme ad Aru, riescono a portarsi da soli al comando ai meno venti dall’arrivo ma verso il traguardo le forze sembrano mancare, tanto che ai -3 rischiano di essere ripresi dal plotoncino di inseguitori. Nonostante questo margine esiguo Aru e Trentin non gettano la spugna e si giocano il campionato in uno sprint a due: nonostante il tentativo di fuga solitaria di Aru sull’ultima salita infatti quest’ultimo non riesce a fare il vuoto, così allo sprint finale l’allungo decisivo è di Trentin, che riesce a portare a una vittoria meritatissima.
A fine gara il neo campione d’Italia ha espresso tutta la sua gioia per l’importante successo: “Sono felicissimo, dedico questa vittoria alla mia famiglia e alla squadra. Ero arrivato preparato e concentrato a questa gara e per fortuna è andata benissimo. La corsa è stata molto impegnativa ed ho avuto la fortuna di centrare la fuga buona. Da soli era impossibile staccare gli altri così ci siamo staccati con Fabio Aru. Sull’arrivo avevo più gambe e l’ho staccato”.
Carlo Gugliotta