LEIPHEIMER, 4 SECONDI DI FELICITA’
Il 38enne statunitense conquista il Tour de Suisse concludendo la crono di Sciaffusa al terzo posto dietro al vincitore Cancellara e a Kloeden e infliggendo 2′03” a Damiano Cunego che in classifica lo precedeva di 1′59”, mentre Kruijswijk resiste per 8” all’attacco di Fuglsang e chiude la corsa elvetica sul terzo gradino del podio.
Foto copertina: Leipheimer felice sul podio di Sciaffusa (foto Bettini)
Malgrado una salita di 4 km a due terzi del percorso e la successiva discesa i 32,1 km della crono di Sciaffusa che ha concluso il Giro di Svizzera erano molto adatti agli specialisti per via dei lunghi rettilinei pianeggianti, e prevedibilmente ci sarebbero state due corse, una per la vittoria di tappa con Cancellara (Leopard) strafavorito e una per la classifica generale in cui Cunego (Lampre) doveva difendere 1′36” su Kruijswijk (Rabobank), 1′41” su Frank Schleck (Leopard) e 1′59” su Leipheimer (Radioshack). In effetti Cancellara, molto lontano in classifica generale e dunque tra i primi a partire, ha concluso la sua prova rifilando 1′27” a Bobridge (Garmin) che fin lì deteneva il miglior tempo, ma i successivi arrivi di Froome (Sky) che ha chiuso a 1′02”, del vincitore di Serfaus De Gendt (Vacansoleil) che ha accusato di 48” e soprattutto del 4° degli ultimi Mondiali under 23 a cronometro Oliveira (Radioshack) che si è fermato a soli 25” hanno fatto capire che il fuoriclasse elvetico non aveva fatto la differenza come in altre occasioni, e solo per 9” Kloeden (Radioshack), uscito di classifica già nella tappa di Crans Montana, dopo essere stato in vantaggio nei primi due intertempi ha ceduto il passo all’elvetico.
Dopo il tedesco sono arrivati tra gli altri Gerdemann (Leopard) con un ritardo di 1′24”, Vandevelde (Garmin), apparso in crescita negli ultimi giorni, a 1′02” e il vicecampione olimpido di specialità Larsson (Saxo Bank) a 41” finchè non è stato il turno degli uomini di classifica. Monfort (Leopard), malgrado il grande lavoro di gregariato per Frank Schleck e Fuglsang, ha chiuso a 1′09” da Cancellara e Danielson (Garmin) ha fatto ancora meglio fermandosi a 38” e risalendo al 9° posto in classifica davanti al belga e a Van Garderen (HTC), che era uno dei favoriti del giorno ma dopo un ottimo primo intertempo ha dovuto cambiare bici e ha mollato chiudendo a 3′05”; nulla da fare anche per Giampaolo Caruso (Katusha) che ha accusato un ritardo di 4′24” precipitando al 12° posto mentre Ten Dam (Rabobank) ha chiuso a 2′13” e ha difeso la sua 8a piazza finale.
E’ stata quindi la volta del campione danese a cronometro Fuglsang che ha realizzato un’ottima prova chiudendo a 44” da Cancellara e scavalcando in classifica Mollema (Rabobank), arrivato a 2′06”, e un disastroso Frank Schleck che ha fatto addirittura 34” peggio del fratello Andy perdendo 3′06” e venendo scavalcato in classifica anche dalla rivelazione Frank (BMC), che si è superato anche nella crono perdendo solo 1′16”; l’attenzione si è quindi rivolta sul duello tra Leipheimer, che fin dal primo intertempo aveva scavalcato il lussemburghese e Kruijswijk nella classifica virtuale, e Cunego. Dopo 8 km lo statunitense, che sulla sella appariva molto agile e composto e apparentemente non dava l’impressione di forzare al massimo, accusava 12” da Kloeden e dopo 23 km, in cima alla salita, appena 5” ed era davanti a Cancellara mentre il veronese, che pedalava con un rapporto molto più duro e si muoveva molto di più sulla bici, è partito male accusando 40” da Kloeden al primo intertempo mentre si è difeso meglio nel secondo tratto al termine del quale il suo distacco dal tedesco era di 1′31” e quello da Leipheimer di 1′26”. Lo statunitense ha concluso la sua prova al 3° posto a 13” da Cancellara e la sua lieve flessione finale, il fatto che non fosse riuscito a riprendere Mollema partito 2′ prima e il fatto che Kruijswijk avesse chiuso a 1′38” dall’elvetico perdendo pochissimo negli ultimi 9 km e salvando il 3° posto dall’assalto di Fuglsang facevano pensare che Cunego ce l’avrebbe fatta a difendere i 33” che ancora gli restavano, ma proprio nel tratto finale il capitano della Lampre ha ceduto e il suo distacco finale da Cancellara è stato di 2′16”, vale a dire 4” in più di quelli che gli sarebbero serviti per mantenere la maglia gialla.
La crono è dunque andata non senza patemi a Cancellara con 5” su Kloeden, 13” su Leipheimer, 25” su Oliveira, 38” su Danielson, 41” su Larsson, 44” su Fuglsang, 48” su De Gendt, 1′02” su Froome e 1′04” su Vandevelde. Il Tour de Suisse è stato invece appannaggio del 38enne della Radioshack e può essere considerato il più grande successo della sua carriera malgrado vantasse podi nelle classifiche finali di Tour e Vuelta nonchè tre vittorie al Giro della California e una al Giro del Delfinato. Sfuma per 4” il sogno di Cunego di tornare a vincere una corsa a tappe all’estero che gli manca dal lontano 2002 quando vinse il Giro della Cina e di riportare la maglia gialla in Italia dopo il successo di Francesco Casagrande in Italia, mentre Kruijswijk ha concluso 3° a 1′02”, Fuglsang 4° a 1′10”, Mollema 5° a 2′05”, Frank 6° a 2′24” e un deludente Frank Schleck 7° a 2′35” e lontano dalle prestazioni di un anno fa quando fu lui ad aggiudicarsi il Giro di Svizzera.
Al Tour de France in ogni caso entrambi i fratelli lussemburghesi dovrebbero essere protagonisti ma attenzione anche alla corazzata Radioshack, che oltre a Leipheimer e Kloeden potrà contare su Horner e Brajkovic, e alla Rabobank in cui Mollema ha dimostrato di poter essere più di una semplice spalla per Gesink; malgrado la sconfitta anche Cunego esce rafforzato dalla corsa elvetica e in attesa della Grande Boucle lancia la sua candidatura per il campionato italiano che si svolgerà il prossimo 25 giugno ad Aci Catena in Sicilia.
Marco Salonna