COPPA BERNOCCHI: PAOLINI VINCE D’ESPERIENZA
L’ultima corsa del Trittico Lombardo entra nel palmares del corridore dell’Acqua & Sapone-Caffè Mokambo che supera Hondo e Gasparotto.
Altra giornata di caldo asfissiante quest’oggi in Lombardia e altra corsa che ha messo a dura prova i concorrenti. Il CT Ballerini ha dichiarato che dopo questo Trittico non tornerà a casa con le idee chiare, poiché molti uomini si sono messi in evidenza, ma pochi possono dirsi certi della chiamata in azzurro. La corsa odierna, essendo la più facile fra quelle del Trittico, ha potuto dire ben poco a Ballerini che deve comporre una squadra di uomini adatti ad un percorso molto selettivo come quello di Mendrisio.
Il tracciato odierno misurava 199 chilometri e l’unica asperità degna di nota era la salita di Morazzone, da ripetere 5 volte, ma posta lontana dal traguardo. A cogliere il successo a Legnano negli ultimi anni erano stati spesso uomini veloci e i favoriti di giornata erano appunto i velocisti.
Ma gli sprinter si fanno sorprendere da una condotta di gara aggressiva – 50 chilometri orari la media della prima ora – e perdono velocemente il controllo della corsa: dopo 55 chilometri se ne vanno in 9 a cui poi si aggiungono altri 20 corridori e saranno loro a competere per la vittoria finale
Durante la quarta ascesa a Morazzone, Cummings – vincitore della corsa l’anno scorso – rompe gli indugi e, nonostante il traguardo sia molto lontano, da vita all’azione che deciderà la corsa. All’inseguimento del britannico si portano Proni, Finetto, Thomas, Paolini, Hondo, Gasparotto e Magazzini, i quali tornano sul fuggitivo allo scollinamento.
L’ultima ascesa regala ancora un’azione dell’indomabile Cummings che spreca molte energie inutili e sarà ripreso dopo 10 chilometri di fuga solitaria.
Il gruppo dei velocisti ha accumulato 4 minuti alla fine del circuito e ormai non può più sperare di ricucire sui primi, ma fra il plotone e i fuggitivi ci sono 8 contrattaccanti, fra i quali Giovanni Visconti. Il vincitore della Agostoni è in grande condizione e, avendo il suo gruppo uno svantaggio di soli 40 secondi dai primi, fa fermare il compagno di squadra Proni perché possa aiutarlo nell’inseguimento. Proni obbedisce agli ordini dell’ammiraglia, anche perché le sue chance di vittoria sono ben poche, essendo in fuga corridori con corridoroi dallo spunto veloce come Paolini e Gasparotto e un vero e proprio velocista come Hondo.
A 25 chilometri dal traguardo i fuggitivi mantengono invariato il loro vantaggio e la corsa sembra essere ancora aperta, ma il gruppo degli inseguitori sbaglia strada. I 9 si accorgono dell’errore dopo poche decine di secondi, ma il terreno perso fa si che il vantaggio dei fuggitivi salga a 2 minuti e 20, divenendo incolmabile.
I fuggitivi continuano l’avvicinamento all’arrivo tranquillamente, con un buon accordo e senza azioni da segnalare. Al comando troviamo due coppie di compagni di squadra, Cummings e Thomas, inseguitori britannici della Barloworld e Gasparotto e Magazzini della Lampre, il primo alla ricerca di un risultato importante dopo una stagione opaca, il secondo ancora in evidenza dopo il Brixia Tour e la Classica di San Sebastian. Nonostante sia un neoprofessionista, il fiorentino classe 1988 evidenzia coraggio e una buona condizione. Finetto, dopo un lavoro in altura patisce il caldo odierno e forse non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale che avrà occasione di far valere nelle prossime corse e nelle prossime stagioni, il tempo è dalla sua parte; Hondo è tornato alla vittoria pochi giorni fa al Giro del Portogallo ed è ancora molto veloce, ma non è più ai livelli di quando battagliava per le tappe dei GT, Paolini è affamato di successi e sa di poter far valere il suo spunto veloce, che in passato gli ha permesso di conquistare una medaglia di bronzo ai mondiali su strada a Verona nel 2004.
Sul traguardo per assistere allo sprint finale ci sono numerosi spettatori, una giusta cornice per questa classica del calendario italiano giunta alla 91° edizione.
Lo sprint è lanciato da Thomas per il compagno di squadra Cummings, ma fra loro si trova Hondo che parte ai 150 metri dall’arrivo; ai 100 metri Luca Paolini .che era alla sua ruota, esce sulla destra della sede stradale e riesce ad infilare il corridore tedesco al colpo di reni.
Paolini dirà dopo l’arrivo di essersi accorto che il vento sul rettilineo d’arrivo soffiava contrario alla marcia dei corridori e per questo ha deciso di sfruttare a lungo la scia di Hondo, per poterlo superare negli ultimi metri. Gasparotto conclude in terza posizione, seguito da Cummings e Thomas.
Mauro Santambrogio si aggiudica il Trittico lombardo, porta a casa il diamante che spetta al vincitore e forse anche la convocazione per i mondiali di Mendrisio, ma per sapere se davvero farà parte della spedizione azzurra, dovremo attendere il 14 Settembre, quando i CT delle nazionali presenteranno le rappresentative per i mondiali.
Matteo Colosio