GIROBIO, ZALF PADRONA A MAROSTICA
Seconda vittoria della corsa per la Zalf e seconda vittoria anche per Agostini, il corridore padovano lascia la compagnia ad una manciata di chilometri dal traguardo aiutato da un’ottima tattica di squadra. Alle sue spalle giunge Locatelli che regola gli inseguitori anticipando Battaglin. Staccati Cattaneo e Novikau con il primo che conserva la maglia rossa, malissimo Moser che alza bandiera bianca.
Foto copertina: Agostini primo a Pianezze di Marostica (foto Scanferla)
Si parte da Lonato del Garda, destinazione Marostica. Tappa di mezza montagna si potrebbe definire una frazione di questo genere che prevede pianura per 140km, poi un circuito in quel di Marostica che presenta una corta ma dura salita da ripetere due volte e infine uno strappo sul traguardo.
Non partono Macelli, ultimo della generale, e Mammini, campione italiano a cronometro, lungo la strada si aggiunge ai ritirati anche Di Serafino che fino alla partenza occupava la settima posizione della generale.
Media molto sostenuta nei primi chilometri, quasi 50 all’ora dopo la prima ora, così i primi scatti iniziano dopo diversi chilometri. Dapprima ci provano Lupori e Bedogni, quindi Ferraresso, più tardi parte un folto drappello: Bedin, Aldegheri, Pavan, Di Corrado, Palandri, Fedi e Parrinello. Nessuno dei tre riesce però a sfuggire al ritorno del gruppo che puntualmente dopo pochi chilometri finisce per ricucire il gap. Si giunge così nel circuito finale con la Collpack in testa a tirare fino all’inizio della salita quando il suo portacolori Zardini prova ad anticipare tutti. Il fuggitivo guadagna una decina di secondi lungo la salita e scollina in testa incalzato però da Agostini e Anacona che sul Gpm si avvicinano quasi al punto di beffarlo.
In discesa si forma un bel drappello di battistrada con Bongiorno, Aru, Greselin, Puccio, Busato, Moser, Battaglin, Locatelli, D’Elpidio e Zilioli che riprendono i fuggitivi, qualche secondo più tardi rientrano anche Cattaneo e Novikau.
Lungo la seconda ascesa verso Molvena arrivano però i primi verdetti della corsa, Moser alza bandiera bianca e al traguardo perderà tre minuti, dal gruppetto si staccano poi anche Busato, Novikau e Cattaneo che nell’ordine perderanno 40, 45 e 48 secondi. Nel frattempo si scatena la bagarre tra quelli che sono rimasti, Locatelli prova a fare il vuoto, ma il suo tentativo è vano. Zardini ripete l’azione del primo passaggio e va ad aggiudicarsi il Gpm ancora davanti ad Agostini, terzo giunge Aru, ma il vantaggio dei tre non è sufficiente e lungo la discesa il drappello si ricompatta.
A questo punto tutti attendono l’ultima rampa in vista del traguardo per piazzare la sparata vincente ed è così che finiscono tutti per essere beffati dalla tattica Zalf: Agostini si porta in testa ai -3km, dietro di lui Battagin crea il buco e in breve l’atleta padovano raggiunge un vantaggio di 10” sufficienti a consentirgli di giungere al traguardo.
Lungo lo strappo finale Locatelli riesce a staccare i compagni d’avventura e chiude secondo a 8” davanti a Battaglin e Puccio, quindi giungono, leggermente più staccati, Aru, Bongiorno, Zardini, De Ieso, Anacona e Zilioli.
Un bello scossone è stato dato anche alla generale con Cattaneo che ora può vantare appena 30” su Anacona e 45” su Agostini. Novikau scivola al quarto posto con un ritardo di 42”, poco meni di un minuto paga invece Aru.
Ottima la posizione della Zalf che oltre ad Agostini presenta ben tre uomini nella top ten, si tratta di Battaglin e Busato (che pagano circa 1′20” dal leader) e di Francesco Bongiorno che però perde oltre due primi.
Andrea Mastrangelo