LA TENAGLIA RABOBANK STRINGE CUNEGO
Ci si attendeva un grande attacco della Leopard e invece sono gli olandesi a fare la voce grossa con Kruijswijk che stacca tutti sulla salita di Malbun e vince davanti a Leipheimer e al veronese e balza al 3° posto in classifica appena dietro al compagno Mollema. Brutta caduta per Soler che è costretto al ritiro.
Foto copertina: l’arrivo solitario di Kruijswijk a Malbun (foto Bettini)
La sesta tappa del Giro di Svizzera, 157,7 da Tobel-Taegerschen a Malbun, era una delle frazioni decisive della corsa con gli ultimi 13 km in salita all’8,8% di pendenza media anche se in precedenza il percorso era sostanzialmente pianeggiante al di là di due gpm di 3a categoria. Fin dall’inizio si sono susseguiti gli scatti con Damiano Caruso (Liquigas) tra i più attivi ma al km 12 c’è stata la prima svolta della corsa, con il 2° della classifica generale Soler (Movistar) che è caduto riportando un trauma cranico ed è stato trasportato in ospedale in elicottero. La corsa è stata neutralizzata per qualche minuto per permettere i soccorsi allo sfortunato colombiano dopo di che è ripresa la bagarre finchè al km 75 sono riusciti ad andare in fuga Sylvain Chavanel (Quickstep), Izagirre (Euskaltel) e Madrazo (Movistar).
I tre battistrada hanno rapidamente guadagnato circa 4′ e il vantaggio si è mantenuto tale fino a circa 25 km dall’arrivo quando gli uomini della Leopard hanno rimpiazzato la Lampre in testa al gruppo e grazie alle trenate di Cancellara, Voigt e O’Grady ha iniziato a ridurre il gap; a farne le spese nel plotone sono stati Frank e Tschopp (BMC), i due uomini di classifica della squadra elvetica, che sono rimasti coinvolti in una caduta e non sono riusciti a rientrare prima dell’ultima salita.
Sulle prime rampe che portavano a Malbun Izagirre è rimasto solo al comando mentre sotto la spinta di Monfort (Leopard) il gruppo si è ben presto ridotto fino a 13 unità : alla ruota del belga sono rimasti i compagni Frank Schleck e Fuglsang, Van Garderen (HTC), Di Luca e Giampaolo Caruso (Katusha), Danielson (Sky), Mollema, Kruijswijk e Ten Dam (Rabobank), Leipheimer (Radioshack) e la maglia gialla Cunego (Lampre) che si manteneva nelle posizioni di coda dando l’impressione di non essere in grande giornata. Sembrava dovesse essere il preludio a uno scatto di Frank Schleck che vinse a Malbun nel 2007 ma il lussemburghese si è mantenuto a ruota e il ritmo è calato, tanto che nei km successivi il solo Di Luca ha perso contatto e anche Izagirre dopo essere stato raggiunto è riuscito per un certo tratto a tenere mentre addirittura Frank con una grande azione è riuscito a riportarsi sui migliori a 6 km dal traguardo.
Finalmente quando mancavano 2,5 km il 3° della generale Mollema ha rotto gli indugi e Cunego si è portato alla sua ruota rilanciando l’azione; la maglia gialla non aveva però la stessa gamba del Grosse Scheidegg e alla sua ruota si sono portati un eccellente Caruso, tornato ai livelli del 2006-07, e Kruijswijk con Mollema, lo straordinario Frank, Leipheimer e un Frank Schleck non brillante poco dietro e tutti gli altri che hanno perso terreno a cominciare da Van Garderen, che avrebbe avuto dalla sua la cronometro finale di Sciaffusa. Kruijswijk ha immediatamente contrattaccato e nessuno più è stato in grado di andargli dietro, con Cunego che ha nuovamente accelerato portandosi dietro il solo Leipheimer che nel finale è riuscito a sua volta a staccare il veronese andando a prendersi il 2° posto a 9” dall’olandese che dopo essersi messo in grande evidenza già al Giro d’Italia ha conquistato il primo successo da professionista. Il Piccolo Principe ha chiuso 3° a 18”, Mollema e Caruso 4° e 5° a 21”, il maggiore degli Schleck e Frank 6° e 7° a 30”, Ten Dam 8° a 1′19”, Fuglsang 9° a 1′27” e Danielson, penalizzato da un salto di catena poco prima dello scatto di Mollema, 10° a 1′42”; nulla da fare per Van Garderen e Di Luca che hanno chiuso 13° e 15° a 2′15” e 2′21” ed escono dalle zone alte mentre Andy Schleck come spesso gli accade ha affrontato la salita con un passo turistico chiudendo a quasi un quarto d’ora di ritardo. Tra i ritirati del giorno oltre a Soler anche Carrara (Vacansoleil) e Loosli (Lampre) mentre come previsto non ha preso il via Freire (Rabobank).
Malgrado la giornata non eccezionale Cunego rafforza la maglia gialla e ha ora un vantaggio di 1′23” su Mollema, 1′36” su Kruijswijk, 1′41” su Frank Schleck, 1′59” sul pericolosissimo Leipheimer, 2′24” su Ten Dam e 2′45” su Fuglsang. Il blocco della Rabobank e quello della Leopard avranno nella settima tappa, 222,8 km da Vaduz a Serfaus in Austria con la scalata del Fluela a metà percorso e nel finale quella più morbida di Fisser Joch con la vetta a 3,5 km dal traguardo, una grande occasione per mettere in difficoltà la modesta Lampre di questo Tour de Suisse ma Cunego dovrebbe trovarsi a suo agio in un finale in cui fu 3° nel 2009 dietro ad Albasini e Cancellara.
Marco Salonna