CRO-NOVAK E CATTANEO SEMPRE PIU’ LEADER
E’ Novak ad aggiudicarsi la prova contro il tempo, nei dodici chilometri tra Giulianova e Alba il corridore della Trevigiani stacca di pochi secondi Moser, più indietro Monguzzi, Miletta e Busato. Cattaneo sesto è il primo dei big e rafforza il primato in generale anche nei confronti di Novikau che secondo i pronostici oggi avrebbe potuto scalzare l’italiano dal podio.
Foto copertina: Novak in azione nella crono Giulianova – Alba Adriatica (foto Scanferla)
Nella bellissima cronometro disegnata dagli organizzatori tra Giulianova e Alba Adriatica, dodici chilometri ospitati dalla pista ciclabile sul lungomare, è la Trevigiani-Dynamon a farla da padrona.
Dopo ottime prestazioni al circuito del Bracciale del Cronoman si rivede Novak che ferma il cronometro con una prestazione eccezionale, visto anche il vento che spirava contro-marcia per quasi tutto il percorso. Il suo 15′46” ha dato fin da subito l’impressione di essere un tempo insuperabile e così in effetti è stato, anche se alla fine qualche patema dev’essere venuto pure al ceco quando sull’arrivo sono giunti prima Miletta, che chiuderà a 13”, poi Monguzzi che finirà sul podio con 12” e infine Moser il quale conquisterà il secondo posto ad appena 6” dal vincitore.
Dopo due prove deludenti si rivede tra i primi anche Busato che giunge quinto a 14”, il corridore della Zalf non riesce però a rosicchiare nemmeno un secondo al leader della generale che un paio di giorni fa gli ha strappato la maglia. Cattaneo, anch’esso portacolori della Trevigiani, eguaglia il tempo dell’avversario e alla fine, nonostante i pronostici vedessero Novikau possibile nuovo leader, va addirittura ad incrementare il vantaggio sui diretti inseguitori.
Ora il bielorusso, secondo, perde quasi un minuto dal leader e dovrà darsi parecchio da fare per poterlo scalzare nelle ultime tre tappe, poco sopra al minuto si trova invece Anacona che vanta una decina di secondi su Moser e quasi venti su Busato e Aru. Sparisce dalle zone di spicco Locatelli che con una prova pessima finisce a quasi tre minuti dal leader della generale, a questo punto dovrà tentare il tutto per tutto per far saltare la corsa, ma visto il distacco e, soprattutto, il numero di atleti che dovrebbe staccare il suo lavoro sembra tutt’altro che semplice.
Una citazione infine la merita Milesi, direttore sportivo della Trevigiani, destinatario della maglia etica a fine tappa e protagonista di un curioso siparietto poco dopo il via. L’ex professionista infatti trovatosi di fronte Mammini, campione italiano di specialità e quindi temibile avversario per il “suo” Novak, in difficoltà per una foratura, decide di fermarsi comunque a prestare assistenza.
Non possiamo che unirci al coro di complimenti nei confronti del Ds della Trevigiani, per la sua squadra di certo una giornata fantastica.
Andrea Mastrangelo