ANACONA IMPERATORE
Nella tappa di Campo Imperatore, con arrivo sopra i 2000m, la fa da padrone Anacona. Il colombiano parte ai meno due, raggiunge Aru e lo stacca a 100m dal traguardo. Agostini paga 25”, dopo la vittoria di ieri, ed è terzo. Di Serafino e Battaglin chiudono la top five con Cattaneo che perde ancora secondi, ma resta leader.
Foto copertina: l’arrivo del colombiano Anacona a Campo Imperatore (foto Scanferla)
Sora-Campo Imperatore: la tappa regina di questo GiroBio si snoda per 165km tra Molise e Abruzzo. La più attesa, soprattutto per i big, è l’ascesa finale, ma è fin dai primi chilometri che la gara si fa interessante, in 13 escono dal gruppo dopo appena 20km e guadagnano rapidamente un vantaggio sopra i 4′ sul gruppo, mentre alle loro spalle si forma un secondo gruppetto di circa venti uomini.
Quando i fuggitivi scollinano a Ovindoli il drappello in avanscoperta risulta rafforzato nel numero e il suo vantaggio ora si avvicina ai 6′20” col gruppo che lascia fare fino all’inizio della salita finale.
Quando la corsa transita in quel di L’Aquila, prime rampe della salita finale, la situazione vede Zanco al comando, poco dietro Sintsov e a poco meno di 1′ la coppia Lasca Trentin, il resto dei fuggitivi della mattina vengono dati con un ritardo superiore al minuto, il gruppo invece ferma il cronometro dopo 4′.
In breve il gruppo tirato dalla Colpack riesce a limare lo svantaggio e riassorbe in pochi chilometri tutti i fuggitivi con l’eccezione di Zanco, che verrà comunque ripreso a 3km dal traguardo. Nel momento in cui il corridore della Zalf viene ripreso si scatena la bagarre tra i migliori in gruppo.
Immediatamente parte Aru, qualche attimo più tardi è la volta di Anacona che vedendo Cattaneo in leggera difficoltà decide che è il momento di far saltare la corsa. I battistrada giungono in quel momento nel tratto più duro, 10% di pendenza, Anacona raggiunge Aru e i due procedono di comunue accordo fino ai -150m dal traguardo quando il colombiano piazza uno scatto e lascia sul posto il corridore della Palazzago che per l’ennesima volta giunge ad un passo dalla vittoria senza riuscire a coglierla.
Stefano Agostini giunge al terzo posto a 25” e dopo la vittoria di ieri si avvicina in generale alle posizioni più ambite, bene anche Di Serafino, Battaglin e Locatelli, Novikau giunge a 35” e ora si avvicina pericolosamente al leader della generale Cattaneo che con la cronometro di domani potrebbe dover dire addio al simbolo del primato.
Andrea Mastrangelo