L’ESPERIENZA DI HUSHOVD BATTE LA GIOVENTU’ DI SAGAN
Sul traguardo in leggera ascesa di Huttwil lo slovacco tenta di bissare il successo di Grindelwald ma parte troppo presto e il norvegese, al primo successo in maglia iridata, lo supera negli ultimi 25 metri. Buon 3° posto per Marcato mentre Cunego conserva la maglia gialla.
Foto copertina: Hushovd vince a Huttwil con indossando i colori dell’arcobaleno (foto EPA)
Dopo il prologo di Lugano e le due successive tappe di montagna la quarta frazione del Tour de Suisse, 198 km da Grindelwald a Huttwill, era la prima dedicata agli attaccanti di giornata oppure ai velocisti anche se il finale non era dei più semplici con due salitelle da ripetere in altrettante occasioni negli ultimi 40 km e l’arrivo che tirava leggermente. Fin dalle primissime fasi si sono susseguiti gli scatti con Boaro (Saxo Bank) tra i più attivi finchè al 13 sono andati via il 23enne trentino Benedetti (NetApp) e il francese Sylvain Chavanel (Quickstep), uscito di classifica nei giorni precedenti; sui due si è portato in seguito l’altro transalpino Mondory (Ag2r), leader della classifica degli sprint intermedi, e i tre hanno guadagnato fino a 7′40” sul gruppo tirato blandamente dalla Lampre della maglia gialla Cunego. In seguito si sono portate in testa le squadre dei velocisti e segnatamente la Sky di Swift, l’Omega Pharma di Greipel, la Garmin di Hushovd e l’HTC di Cavendish e Goss, più adatto del britannico al finale, e il distacco è gradualmente sceso fino al ricongiungimento a 15 km dal traguardo.
Sul secondo passaggio sulla salita di Rueppiswil si è scatenata la bagarre con il campione uzbeko Lagutin (Vacansoleil) a provarci insieme al solito Bakelandts (Omega Pharma) e al nostro Oss (Liquigas); il gruppo non ha comunque lasciato spazio nè a loro nè, grazie soprattutto agli uomini della Liquigas di Sagan che in precedenza non avevano mai tirato e che si sono portati al comando dopo che Oss è stato ripreso, a Koenig (NetApp), Hesjedal (Garmin), Weening (Rabobank) e al 7° della generale Fuglsang (Leopard) che ci hanno provato poco dopo: il susseguirsi degli strappi e l’andatura sostenuta hanno fatto comunque perdere contatto tra gli altri a Cavendish, Greipel, Haussler (Garmin) e Cooke (Saxo Bank).
Dopo una breve accelerata di Ballan (BMC) sono stati ancora gli uomini della Leopard, di gran lunga la squadra più forte di questo Giro di Svizzera, a provarci con Voigt e O’Grady ma anche per i due veterani non c’è stato nulla da fare ed è stato inevitabile l’arrivo in volata: ai 300 metri Sagan è partito come una saetta e, complice una manovra al limite di Boonen (Quickstep) che ha frenato il resto del gruppo, il solo Hushovd è riuscito a prendergli la ruota per poi passarlo ai 25 metri e vincere con mezza ruota di vantaggio. Grazie a una bella rimonta finale Marcato (Vacansoleil) ha occupato il terzo gradino del podio a 2” davanti a Rojas (Movistar), un Freire (Rabobank) non al top per via dei consueti problemi respiratori, Gasparotto (Astana), Van Avermaet (Omega Pharma), Stybar (Quickstep) e Boonen. Nessun problema per Cunego che è rimasto sempre vigile nelle prime posizioni malgrado una squadra ancora una volta apparsa non all’altezza e il solo Righi a supportarlo nel finale.
Immutata la classifica generale con il veronese che ha 54” di vantaggio su Soler, 1′16” su Mollema, 1′19” su Ten Dam, 1′21” su Van Garderen, 1′25” su Frank Schleck e 1′32” di Fuglsang. La quarta tappa, 204,2 km da Huttwil a Tobel-Taegerschen, presenta 4 gpm di 3a e 4a categoria e altre salitelle lungo il percorso ma gli ultimi 20 km sono quasi interamente pianeggianti e anche atleti come Cavendish potranno dire la loro.
Marco Salonna