COMMENTOUR DE SUISSE: LA GIORNATA PERFETTA DEL PICCOLO PRINCIPE

giugno 14, 2011
Categoria: Approfondimenti

Potrebbe essere stata la “chave di volta” dell’attuale momento di carriera di Damiano Cunego e forse anche del Tour de Suisse. Ha riportato il sorriso sullo splendente volto del “Piccolo Principe” la vittoria sul traguardo di Grindelwald, anche perchè ottenuta a spese di avversari che parevano più quotati di lui. E i corridori apparsi in declino ieri, anche in questa tappa hanno prolungato la parabola discendente.

Foto copertina: Cunego all’attacco sulla Grosse Scheidegg (www.tds.ch)

Oggi il ciclismo italiano ha scritto sicuramente una delle pagine più belle della stagione. E lo ha fatto grazie alla splendida prestazione di Damiano Cunego in una delle frazioni più dure del 75mo Tour de Suisse. Un capolavoro tattico, con l’unica pecca di aver mancato di un soffio il successo di tappa, andato allo slovacco Peter Sagan, ma dal significato importante. L’arrivo di Grindelwald pare abbia sentenziato che il campione di Cerro Veronese sia l’uomo più in forma nella corsa a tappe elvetica, annullando uomini come Franck Schleck, Levi Leipheimer e l’ex maglia gialla Mauricio Soler.

Siamo davvero contenti perchè abbiamo visto un Damiano Cunego redivivo in salita, e ciò da una scossa psicologica al veronese e a tutta la Lampre – NGC in ottica Tour de France. Bello da vedere nella sua azione negli ultimi chilometri di salita della Grosse Scheidegg, veloce, agile, intelligente dal punto di vista tattico, annullando ogni tentativo da parte dei suoi principali avversari, come Franck Schleck. Bisogna comunque applaudire la bravura di Sagan, unico baluardo che si è lanciato in picchiata nella stretta discesa verso Grindelwald nel tentativo, poi riuscito, di vincere la tappa.

Gli avversari di Damiano oggi hanno tutti svolto una prova pressoché mediocre. Ad Andy Schleck va dato merito di averci provato da lontano, in effetti due minuti da Soler erano recuperabili e una speranza l’aveva data grazie a qualche accelerazione sulla Grosse Scheidegg, dove poi ha improvvisamente ceduto di schianto. Enigmatico Franck: benissimo ieri, oggi invece nullo. Sempre nella pancia del gruppo, non ha mai tentato di inseguire ne Cunego, ne Soler, stesso discorso per Leipheimer. Bene Ten Dam e Fuglsang, rientrati in classifica, con la Rabobank che si dimostra un team forte in questo Tour de Suisse, grazie ai suoi tre uomini di punta (Ten Dam, Kruijswijk e Mollema, ora terzo in classifica).

Uomini come Leipheimer, Mollema e Van Garderen hanno dalla loro parte la crono finale di Sciaffusa ma se vorranno vincere questo Giro di Svizzera, dovranno tentare qualcosina in montagna. Ma prima viene il turno dei velocisti, che hanno a disposizione due tappe prima dei botti finali di Malbun e Serfaus. Damiano Cunego può gestire bene le sue forze in questi due giorni più tranquilli, poi dovrà sudare sette camicie per difendere la leadership tentando però altri attacchi.

Intanto questo è un inizio importante, molto positivo. Un inizio che si è tinto di giallo, da portare con se fino alla fine.

Andrea Giorgini

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