COMMENTOUR DE SUISSE: BENE GLI ITALIANI MA DOVE SONO KLÖDEN E ANDY?

giugno 13, 2011
Categoria: Approfondimenti

Ecco il commento alla tappa appena conclusa del Tour de Suisse. Il principale argomento del giorno non è rappresentato tanto dalla buona prestazione fornita dagli italiani, Cunego su tutti, quanto dalle inaspettate débâcle di Klöden e Andy Schleck.

Foto copertina: uno dei protagonisti in negativo della prima tappa montana, il lussemburghese Andy Schleck (foto Bettini)

E’ bastata la prima salita di questo Tour de Suisse a mietere le prime importantissime vittime: Andreas Klöden dopo il buon prologo di ieri ha immediatamente ceduto sulle rampe che da Sierre oggi hanno portato la carovana a Crans Montana, seguito qualche chilometro dopo da Andy Schleck, insufficiente alla fine di questo weekend di corsa e in ritardo di condizione nei giorni di preparazione che precedono il Tour de France. Oppure che siano venuti in Svizzera apposta per allenarsi puntando tutto alla Grande Boucle? E’ certo però che vedere due corridori così staccarsi da un numeroso gruppo di atleti su una salita pedalabile come quella di Crans Montana sia cosa rara, cedendo di schianto da uomini sulla carta meno quotati su pendenze mai impossibili.

Se Andy non c’è, tutt’altro discorso si fa per Franck, ora capitano unico della Leopard dopo la debacle del fratello e l’uscita di classifica dell’ex maglia gialla Cancellara. La squadra lussemburghese ha lavorato bene oggi negli ultimi chilometri di tappa, con Voigt, Gerdemann ed infine Fuglsang insieme a Van Garderen, mentre O’Grady ha pensato ad un lavoro nel lungo tratto di pianura che precedeva l’erta conclusiva, e Franck ha tentato due seri scatti lungo la salita, ben braccato da Cunego. Leipheimer, insignito dalla Radioshack come capitano, è stato discreto, seppure si sia staccato solo all’ultimo chilometro.

Note di merito invece a favore dei nostri corridori di punta: Damiano Cunego si conferma uomo di classifica per le brevi corse a tappe, forse oggi era meno lucido di Soler all’ultimo chilometro. Ma Damiano c’è, e i sedici secondi che lo distanziano da Soler possono essere fondamentali già domani per il veronese. Lo stesso vale per Di Luca, in grande forma dopo un discreto Giro d’Italia ed ora in lotta per un posto tra i big nella generale. Complimenti davvero a Mauricio Soler, nella migliore condizione di forma dopo quella grandissima stagione in maglia Barloworld in cui offriva prestazioni di altissimo livello al Tour de France, quando vinse una bella tappa a Briançon e la classifica finale della Maglia a Pois. A Crans Montana il colombiano è stato tatticamente formidabile, è stato sempre ad aspettare il momento buono per piazzare l’attacco vincente.

Tra le prime due frazioni montuose del 75mo Tour de Suisse quella odierna era sicuramente quella meno impegnativa: quella di domani è una tappa davvero dura, il Grimsel e soprattutto il Grosse Scheidegg sono salite importanti. Ma chi vuole vincere la tappa dovrà essere molto bravo e lucido ad affrontare la discesa verso Grindelwald, ai piedi di una montagna sacra agli alpinisti, l’Eiger. Sarà di sicuro una frazione che ci darà sorprese e spettacolo già nelle sue prime fasi, data la risicata lunghezza di corsa, solo 107 chilometri. Di certo a fine giornata, niente sarà più come al suo inizio.

Andrea Giorgini

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