SPLENDE SOLER SU CRANS MONTANA
Lo scalatore colombiano dopo i fasti del Tour 2007 e le successivi vicissitudini torna al successo nel primo arrivo in salita del Tour de Suisse davanti a Cunego, Frank Schleck e a un ritrovato Di Luca; perde ancora terreno Andy Schleck, crollano Kloeden e Cancellara.
Foto copertina: Soler vincitore sul traguardo di Crans Montana (Photo PC)
La seconda tappa del Giro di Svizzera, 149 km da Airolo a Crans Montana, prevedeva la lunghissima ascesa del Nufenenpass in partenza e nel finale i 12 km all’8% che portavano ad Aminona e gli ultimi 3 km ancora all’insù verso il traguardo; la tantissima pianura che seguiva la discesa della Novena ha fatto sì che non ci fosse nessun attacco tanto che a scollinare per primo è stato un ottimo corridore ma non certo uno scalatore come Breschel (Rabobank), mentre sulla successiva picchiata si sono avvantaggiati Mondory (Ag2r) e il campione di Spagna Gutierrez (Caisse d’Epargne) che hanno acquisito un vantaggio di 5′ sul gruppo tirato dalla Leopard di Cancellara e dei fratelli Schleck e dalla Katusha di Di Luca; anche Bodrogi (Team Type 1) ha tentato di evadere dal gruppo ma non è riuscito a riportarsi sui primi due e si è lasciato riassorbire.
Lungo la salita di Aminona, la cui vetta era posta a 10 km dal traguardo, il vantaggio dei fuggitivi ha iniziato a ridursi e il gruppo a sgretolarsi sotto la spinta dei Leopard; tra i primi a perdere contatto Bruseghin (Movistar), Nocentini (Ag2r), Carrara (Vacansoleil), Talansky (Garmin) e Devolder (Vacansoleil) oltre a tutti i velocisti mentre poco più avanti anche Cancellara ha ceduto lasciando il proscenio ai compagni più adatti di lui al percorso di questo Tour de Suisse; più sorprendenti le crisi di Vandevelde (Garmin), Peter Velits (HTC) e soprattutto Kloeden (Radioshack), uno dei grandi favoriti della vigilia. Mentre Gutierrez e Mondory venivano ripresi prima Bakelandts (Omega Pharma) e poi Weening (Rabobank) hanno tentato di evadere dal gruppo, ridotto a una trentina di unità con Gerdemann (Leopard) e Giampaolo Caruso (Katusha) ad alternarsi al comando ma non hanno guadagnato che qualche decina di metri e sono stati rapidamente riassorbiti.
La corsa si è accesa a 3 km dalla vetta quando ad attaccare è stato il vincitore del Giro di Svizzera 2010 Frank Schleck e alla sua ruota si è portato immediatamente Cunego (Lampre) seguito da Leipheimer (Radioshack), un brillantissimo Di Luca (Katusha), Soler (Movistar), Tschopp (BMC) e Kruijswijk (Rabobank). L’azione del campione lussemburghese ha fatto sì che si staccassero definitivamente tra gli altri Albasini (HTC), Caruso, un comunque sorprendente Rojas (Movistar), Danielson (Garmin) e soprattutto Andy Schleck mentre sono riusciti a rientrare Mollema e Ten Dam (Rabobank), Capecchi (Liquigas), Frank (BMC), De Greef (Omega Pharma), il secondo della generale Van Garderen (HTC) e Froome (Sky) che è ripartito in contropiede.
Un nuovo attacco di Frank Schleck marcato ancora immediatamente da Cunego in una riedizione del duello dell’Alpe d’Huez del Tour 2006, anche se allora fu il veronese a scattare più volte e il lussemburghese a infilzarlo nel finale, ha fatto sì che restassero davanti con loro Soler e Leipheimer; un successivo rallentamento ha fatto sì che rientrassero dapprima Di Luca e Tschopp e poco dopo anche Ten Dam, Mollema, Kruijswijk, Capecchi, Frank e Froome che nel frattempo era stato raggiunto e staccato e questi 14 uomini hanno scollinato assieme in vetta ad Aminona.
Sulla successiva discesa la Rabobank ha tentato di approfittare della superiorità numerica lanciando Kruijswijk e alla ruota della rivelazione del Giro d’Italia si sono portati Frank e Di Luca; i tre hanno guadagnato 20” e sembrava essere l’azione buona ma Fuglsang (Leopard) è riuscito a rientrare e si è portato al comando nel tratto pianeggiante andando a riprendere i primi tre subito prima degli ultimi 3 km di salita che portavano a Crans Montana. Il primo ad attaccare è stato ancora una volta Frank Schleck con i soli Cunego, Soler e Di Luca in grado di rimanere con lui; ci hanno provato in seguito il colombiano e il veronese ma lo scatto decisivo è stato quello ai 500 metri del corridore della Movistar che si è involato verso il traguardo conquistando un successo che gli mancava dalla Vuelta a Burgos del 2007, anno in cui diede spettacolo anche al Tour de France vincendo la tappa di Briancon e la maglia a pois di miglior scalatore. Ottima prova comunque per Cunego che ha chiuso 2° a 12” davanti a Frank Schleck e per Di Luca che è giunto 4° a 16” mentre Mollema è stato 5° a 18”, Leipheimer che ha pagato dazio nel finale 6° a 34”, Van Garderen che invece si è difeso al meglio 7° a 36”, Frank 8° a 39” e un Capecchi uscito molto bene dal Giro 9° a 47” insieme a Ten Dam e Kruijswijk. Andy Schleck ha comunque tenuto duro nel finale e ha chiuso 16° a 1′39” insieme a un ottimo Salerno (Liquigas) mentre Danielson è giunto 26° a 2′05”, Hesjedal (Garmin) 46° a 5′53”, Peter Velits 55° a 7′44” e Kloeden addirittura 83° a 10′46”; 17′44” invece il ritardo dell’ex maglia gialla Cancellara che è giunto nel gruppetto dei velocisti.
Soler balza anche al comando della classifica generale con 16” su Cunego, 22” su Mollema, 27” su Van Garderen, 31” su Frank Schleck, 38” su Leipheimer, 39” su Di Luca e 52” su Frank. Il percorso della terza tappa, 107,6 km da Brig-Glis a Grindelwald con le ascese del Grimselpass e soprattutto del durissimo Grosse Scheidegg e l’arrivo in fondo alla discesa, potrebbe essere propizio ai due italiani alla luce della condizione dimostrata e del loro spunto veloce.
Marco Salonna