BIS DI PURITO E DELFINATO A WIGGINS, MA L’EROE E’ PINOT
Grandissima prestazione del 21enne francese che dopo essere stato in fuga fin dai primi km ed essere stato ripreso dai migliori trova la forza di arrivare 2° a La Toussuire dietro a Rodriguez che vince la seconda tappa consecutiva; il britannico ben protetto dalla sua squadra controlla e si aggiudica la classifica generale.
Foto copertina: il podio del Delfinato 2011 (foto AFP)
La settima e ultima tappa del Delfinato con partenza da Pontcharra era lunga appena 117 km ma 36 di questi erano in salita, i 22 della Croix de Fer e, subito dopo la fine della discesa, i 14 di La Toussuire, là dove nel Tour del 2006 Michael Rasmussen vinse la tappa e Landis perse la maglia gialla che riconquistò il giorno dopo a Morzine e portò fino a Parigi prima di essere squalificato per doping. Nel tratto iniziale in pianura si sono avvantaggiati Duque (Cofidis), a caccia di punti per la sua maglia a pois, Zeits (Astana), Minard (Ag2r), Tjallingii (Rabobank), Rolland (Europcar), Kolobnev (Katusha), Pinot (Fdj), Erviti (Movistar), Koren (Liquigas), Valentin (Cofidis) e Vermote (Quickstep) che hanno iniziato la Croix de Fer con 4′ di vantaggio sul gruppo tirato dalla Katusha di Rodriguez, intenzionato a bissare il successo di Collet d’Allevard e a risalire in classifica dal 6° posto fino al podio. Sulle prime rampe della salita Pinot ha staccato i compagni di fuga e si è involato in solitudine mentre dal gruppo hanno attaccato i due capitani della Cofidis Moncoutiè e Taaramae che speravano di sfruttare la presenza di due compagni tra i battistrada, e su di loro si è portato Voeckler (Europcar).
Il plotone guidato nuovamente dalla Sky della maglia gialla Wiggins si è rapidamente assottigliato e anche Basso (Liquigas) e Samuel Sanchez (Euskaltel), che avevano provato a testarsi nelle due giornate precedenti, hanno perso contatto mentre il gruppetto di Moncoutiè ha raggiunto quello di Kolobnev. A 4 km dalla vetta Rodriguez ha attaccato in compagnia di Gesink (Rabobank) e Kern (Europcar) e si è riportato sul suo compagno di squadra russo che però non ha avuto la forza di aiutarlo mentre Wiggins aveva ancora Boasson Hagen e Uran a supportarlo; l’azione del catalano è dunque fallita e in vetta Pinot ha scollinato con 55” sul gruppetto maglia gialla composto da Wiggins, Moncoutiè, Voeckler, Uran, Van den Broeck (Omega Pharma), Vinokourov (Astana), Siutsou (HTC), Peraud (Ag2r), Brajkovic (Radioshack) ed Evans (BMC) oltre a Rodriguez, Gesink e Kern: presenti dunque i primi 10 della classifica generale mentre la maglia bianca Coppel (Saur-Sojasun) e Chris Soerensen (Saxo Bank) che erano rispettivamente 11° e 12° sono rientrati sulla successiva discesa in compagnia di Garate (Rabobank), Hivert (Saur-Sojasun), Tony Martin (HTC), Perget (Ag2r), Ruijgh (Vacansoleil), Rolland, Zeits e Boasson Hagen.
All’inizio della discesa Voeckler è uscito dal gruppo e ha raggiunto e staccato Pinot, evidentemente non troppo a suo agio con le picchiate, mentre Garate dopo essere rientrato si è portato in testa portando fuori il suo capitano Gesink, che ha iniziato la salita finale con 50” di ritardo da Voeckler e 20” di vantaggio sul gruppo.
All’inizio della salita di La Toussuire Gesink ha lasciato Garate e ha raggiunto Pinot che nonostante la lunga fuga è riuscito a prendergli la ruota e a 10 km dall’arrivo si è riportato anche su Voeckler, mentre dietro Uran scandiva un ritmo non sostenutissimo ma che comunque ha consentito al gruppo di avvicinarsi ai fuggitivi; le pendenze non impossibili dell’ascesa e la brevità della tappa hanno fatto sì che non ci fosse grande selezione e fino a 6 km dal traguardo non è successo nulla con i tre al comando che in quel momento avevano 30” di vantaggio.
Il primo a scattare dal gruppetto dei migliori è stato Soerensen, che a La Toussuire aveva vinto al Delfinato del 2008; il danese si è riportato sul gruppetto di testa mentre dietro si è accesa finalmente la bagarre con Van den Broeck che ci ha provato più volte senza però mai fare la differenza: ben più deciso l’attacco a 4 km dal traguardo di Rodriguez che si è ricongiunto con il gruppetto di testa e ha messo in leggera difficoltà Wiggins che però in seguito ha approfittato di un rallentamento per rientrare sugli altri uomini di classifica.
Davanti sono dunque rimasti Gesink, Pinot, Voeckler, Soerensen, Rodriguez, Van den Broeck, Kern, Brajkovic, Evans, Vinokourov, Peraud, Siutsou e Wiggins che malgrado altri tentativi di Soerensen e Van den Broeck sono rimasti assieme fino a 500 metri dall’arrivo; Kern si è portato al comando per lanciare Voeckler ma Rodriguez ha piazzato uno scatto violentissimo al quale nessuno ha saputo rispondere e si è imposto per il secondo giorno consecutivo con 7” sullo straordinaro Pinot, capace ancora di sprintare per il 2° posto malgrado tutte le energie spese in giornata, su Gesink, Van den Broeck e Vinokourov; 6° a 10” è giunto Soerensen insieme a Evans, Siutsou, Brajkovic, Wiggins e Peraud mentre uno stremato Voeckler è arrivato 12° a 14” e Kern 13° a 23”. Da sottolineare l’ottima prova di Tony Martin 14° a 1′02” mentre Coppel è giunto 19° a 2′37”, Samuel Sanchez 25° a 6′36” in un gruppetto che comprendeva il nostro Marzano (Lampre) e Basso 40° a 10′31”.
Il Giro del Delfinato va dunque a Wiggins che ha fatto la differenza nella prova a cronometro di Grenoble e si è gestito molto bene in montagna ottimamente supportato dalla squadra; il britannico si è imposto con 1′26” su Evans, 1′49” su Vinokourov, 2′10” su Van den Broeck, 2′51” su Rodriguez, 3′05” sulla grande rivelazione Kern, 3′30” su Peraud e 4′14” su Siutsou che come Purito è uscito molto bene dal Giro d’Italia. Il catalano oltre alle due tappe si è aggiudicato anche la maglia verde della classifica a punti e la maglia a pois di miglior scalatore mentre Coppel, che fu 5° al Delfinato un anno fa, è stato il miglior giovane e la Europcar si è aggiudicata la classifica a squadre.
Marco Salonna