GIROBIO, ZAMPATA DI CAVASIN E MAGLIA A BUSATO
Anche la seconda tappa del GiroBio si conclude con uno sprint di un drappello di fuggitivi: la spunta Cavasin su Busato che grazie agli abbuoni diventa leader della generale. Il gruppo giunge a più di 2′ in una corsa dove il vento ha provocato non pochi grattacapi.
Foto copertina: Cavasin sfreccia sul traguardo di Rodi Garganico (www.girobio.com)
Tre sono i principali protagonisti di questa seconda frazione, Pescara-Rodi Graganico: Cavasin, vincitore nello sprint a ranghi ridotti, Busato, secondo e nuovo leader, e il vento che ha caratterizzato buona parte della gara: dapprima favorendo alte velocità in corsa, più tardi provocando scompiglio in gruppo. E’ così che a circa cinquanta chilometri dall’arrivo rimangono una quarantina davanti e il resto ad inseguire, situazione che però non resiste a lungo, l’accordo nel plotone di testa scema e i ranghi tornano compatti in breve tempo.
Bastano pochi chilometri però per ribaltare tutto nuovamente: undici corridori riescono a uscire dal gruppo, trovano subito un buon accordo e guadagnano immediatamente un vantaggio sufficiente a garantirgli di arrivare, tra questi molto scaltri sono Cavasin e Aldegheri, unici velocisti tra gli undici battistrada, inoltre tra i fuggitivi ci sono Busato e Cattaneo, due uomini che hanno grandi ambizioni per la generale e che con una fuga così possono trarre un buon vantaggio che potrebbe costare caro ai loro avversari.
L’accordo è ottimo e il vantaggio supera in breve i due primi, Bonan, Pizzaballa e Gaffurini provano a rinvenire da dietro, ma il loro tentativo dura appena il tempo di essere annotato.
Niente da fare gli undici arrivano e ad aggiudicarsi la volata è Cavasin che va a guadagnarsi, è il caso di dirlo, una volata in una corsa dove lo spazio per i velocisti è davvero poco, se poi in molti se lo lasciano scappare come in questi primi due giorni per gli sprinter la stagione rischia di esser davvero magra.
Al secondo posto giunge Busato che, grazie al vantaggio di 2′09” sul plotone e all’abbuono guadagnato, si issa in cima alla classifica generale intenzionato a restarci a lungo, anche perchè degli uomini pericolosi per la classifica solo Cattaneo ha uno svantaggio inferiore ai 2′. Terzo giunge Aldegheri, Parrinello e Mammini chiudono poi la top-five.
E per tutti i delusi della seconda tappa già domani può esserci una prima rivincita, la tappa San Severo-Benevento infatti di pianura ne presenta davvero poca e anche gli ultimi metri tendono all’insù, la frazione perfetta per far saltare il banco, la parola ai protagonisti.
Andrea Mastrangelo