VOECKLER LANCIA KERN, BASSO CRESCE
Il campione di Francia fa da stopper e il suo compagno di squadra ne approfitta per vincere a Les Gets mentre il varesino per la prima volta dall’inizio del Delfinato termina nel gruppo dei migliori. Wiggins conserva la maglia gialla in attesa delle grandi montagne.
Foto copertina: Kern primo a Les Gets (fot Bettini)
La quinta tappa del Giro del Delfinato, 210 km da Parc des Oiseaux-Villars-les-Dombes a Les Gets con due gpm di 2a categoria e gli ultimi 10,7 km di ascesa con una pendenza media del 4,7%, è partita a spron battuto ed è stata caratterizzata da una velocità folle per oltre due ore di corsa: in tantissimi da Posthuma (Rabobank) a Txurruka (Euskaltel), da Ignatiev (Katusha) a Paterski (Liquigas), da Westra (Vacansoleil) alla maglia a pois Duque (Cofidis), che è riuscito comunque a consolidare il primato nella classifica degli scalatori, hanno cercato la fuga ma il gruppo è rimasto compatto, fatta eccezione per la rete dei velocisti che in seguito riuscirà comunque a rientrare, fino al km 95 quando finalmente McCartney (Radioshack) ha avuto via libera e ha rapidamente guadagnato fino a 12′30” al km 125, quando dapprima gli uomini della Katusha di Rodriguez e poi, in maniera molto più decisa, quelli della Europcar di Voeckler hanno rimpiazzato la Sky della maglia gialla Wiggins in testa al plotone e hanno iniziato a ridurre il gap fino ad appena 1′ all’inizio della salita finale di Les Gets, poco prima della quale c’è stata una brutta caduta di Roche (AG2R), che è riuscito comunque a raggiungere il traguardo ma con oltre 26′ di ritardo, e di Cappelle (Quickstep) che è stato invece costretto al ritiro.
Sulle primissime rampe Tony Martin (HTC) ha accelerato portandosi dietro Paterski e Rolland (Europcar) e ha raggiunto e superato McCartney ma il gruppo guidato nuovamente dalla Sky non ha lasciato più di 20” ai fuggitivi ed è andato a riprendere tutti i vari contrattaccanti ad eccezione di Zaugg (Leopard), che si è prodotto in una bella azione andando a riprendere i primi tre e rimanendo da solo al comando a 6 km dal traguardo ma in seguito l’azione dello svizzero è andata spegnendosi e il gruppo, dal quale avevano perso contatto tra gli altri Gesink (Rabobank) e Boasson Hagen (Sky), ha iniziato a riavvicinarsi con Trofimov (Katusha) a fare forcing per il suo capitano Rodriguez, a caccia di un successo che gli è mancato sia alle classiche delle Ardenne che al Giro d’Italia.
Dietro a Zaugg si è formato un gruppetto con Martin e Rolland che sono stati raggiunti da Garate (Rabobank), Lopez Garcia (Movistar) e Kern (Europcar), mentre dietro Taaramae (Cofidis) e poi Rodriguez hanno acceso la battaglia tra i big; la pendenza non era comunque tale da fare la differenza e i migliori sono rimasti tutti assieme, con Voeckler (Europcar), Vinokourov (Astana) e lo stesso Wiggins apparsi molto brillanti mentre Evans (BMC) e Brajkovic (Radioshack) hanno dato l’impressione di faticare maggiormente ma sono sempre riusciti a riportarsi sotto come pure Samuel Sanchez (Euskaltel) e un Ivan Basso (Liquigas) che ha lanciato segnali molto confortanti in prospettiva Tour de France.
A 2,5 km dal traguardo Kern ha raggiunto e superato Zaugg ed è rimasto solo al comando mentre dietro Voeckler è andato a riprendere tutti coloro che tentavano di riportarsi sul compagno di squadra; Kern, che vanta nel suo palmares anche la medaglia di bronzo al Mondiale junior di Verona del 1999 vinto da Cunego, è riuscito dunque a resistere al comando e a conquistare una vittoria che gli mancava da ben 7 anni. 2° a 7” è arrivato Chris Soerensen (Saxo Bank) che nel finale ha guadagnato qualche metro sul gruppetto dei migliori regolato da Voeckler davanti a Rodriguez, Vinokourov, Wiggins e l’astro nascente francese Pinot (FDJ), tutti a 9” come Van den Broeck, Evans, Samuel Sanchez e Basso che è giunto 19° mentre si è staccato leggermente nel finale Rui Costa (Movistar) che è arrivato 20° a 19”.
Sostanzialmente immutata la classifica generale con Wiggins sempre in testa con 1′11” su Evans, 1′21” su Brajkovic, 1′56” su Vinokourov, 2′22” su Rui Costa e 2′28” su Van den Broeck mentre Rodriguez è 15° a 3′55”. La maglia gialla non è mai apparsa in difficoltà verso Les Gets ma ora arrivano i due tapponi di questo Giro del Delfinato, primo dei quali quello da Les Gets a Collet d’Allevard con il Col des Aravis, il Col de Tamiè e il Col du Grand Cucheron prima degli ultimi 11,2 km di salita all’8,4% che faranno senz’altro grande selezione.
Marco Salonna