ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MILANO
maggio 30, 2011
Categoria: Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Contador rosa trionfale. E Scarponi batte Nibali(Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, tappa a Millar, Contador trionfa a Milano (Corriere dello Sport-Stadio)
Contador wins Giro d’Italia(The Daily Telegraph)
Contador seals easy victory in the Giro d’Italia (The Independent)
Contador, la vie en rose (L’Equipe)
Alberto Contador remporte son deuxième Tour d’Italie (Le Monde)
Campionissimo (AS)
Alberto II el Intratable (Marca)
Con el Giro, seis de una tacada para Alberto Contador (El Mundo Deportivo)
Alberto Contador remporte son 2e Giro(Le Soir)
Deuxième succès d’Alberto Contador sur le Tour d’Italie (Sud Presse)
Oppermachtige Contador wint tweede Giro (De Standaard)
Eddy Merckx : “Le meilleur Contador” (La Dernière Heure/Les Sports)
Alberto Contador remporte le Giro (L’Avenir)
Contador: en nu de Tour (Het Nieuwsblad)
Tweede Girozege Contador – Steven Kruijswijk knap negende (De Telegraaf)
Contador Wraps UpSecond Title in Giro (The New York Times)
Alberto Contador wraps up second Giro d’Italia title (USA Today)
Aussies shine as Contador claims tour (Herald Sun)
Contador sets up shot a dream double (The Daily Telegraph – Australia)
Contador triumphant in Italy again (The Age)
Contador no sure start for Tour (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
La tappa
Mauro Facoltosi: Quanto guadagnerà Nibali su Scarponi? E quanto darà Contador al secondo?
Hotdogbr: Scarponi dovrebbe farcela a mantenere il secondo posto ma non è detto e se non ci riuscirà dovrà recriminare con se stesso per la tattica perchè globalmente è stato superiore al siciliano complice il percorso favorevole. Per la vittoria di tappa l’impressione è che sia una lotta a due tra Contador e Porte che si è risparmiato per tutto il Giro tranne che nella tappa di Macugnaga e vedremo se altri come Millar e Konovalovas potranno inserirsi
Mauro Facoltosi: Dichiarazione di Contador rilasciata al quotidiano El Mundo Deportivo: “No arriesgaré en la contrarreloj, disfrutaré de la victoria” (non mi avventurerò, voglio godermi la vittoria). Quindi non lo vedremo al massimo?
Gibosimoni: Ma Pinotti si è ritirato? Se si dovrebbe essere quasi certamente roba di Konovalovas – Millar permettendo -, Contador ha dichiarato che non vuole assolutamente prendere rischi e che si godrà Milano. 56″ in 26 Km dovrebbero essere più che sufficienti per Scarponi, e oggettivamente (fra i due Italiani sono più tifoso di Nibali) meriterebbe questo secondo posto più del Siciliano. Complimenti comunque ad entrambi, nessuno dei due sono ancora corridori completi da Grandi Corse a Tappe però senza Contador sarebbero lì a lottare per la Maglia Rosa.
Jack.ciclista:
Scarponi più di Nibali ha avuto il coraggio di rischiare, a volte sbagliando e pagando in seguito. A Nibali in realtà si può rimproverare solo la tappa dell’Etna, quando non ha affondato vedendo Scarponi in difficoltà. Comunque bravi entrambi, hanno perso sempre qualcosa ma non sono mai affondanti.
Solo una crisi di Scarponi regalerebbe a Nibali il secondo posto. Credo che Menchov voglia (e possa ?) recuperare qualche posizione nella generale.
Pedale Pazzo: Crono totalmente inutile, dovevano farne una vera da 50km qualche giorno fa e oggi lasciare la classica tappa in linea con bella volatona finale.
Sinceramente dopo aver guardato 5 minuti ho cambiato canale..
Commento sulla prestazione di Gadret
Salitepuntocià: Erano lustri che non si vedeva un francese fare belle figure in salita, e quelle del giro durissime poi! Quindi non si mente, Gadret va in salita, ma è passibile di miglioramenti? puo essere lui il francese che vincera’ un tour o un giro o una vuelta in futuro? Puo essere lui l’ago della bilancia per cui Preudhomme puo inserire certe salite al Tour? o sarà al massimo un Virenque? Dove deve migliorare?
N@po: E’ vecchiotto. Mi sa che il meglio lo ha già dato.
Howling Wolf14: La penso anch’io come Napo. E’ un corridore dignitoso, per certi versi brillante, in alcune fasi della corsa, ma non ha certo la stoffa del campione. Non vincerà mai un grande Giro: a cronometro è quasi fermo. Ha speculato molto sul lavoro degli altri, intendiamoci senza rubare nulla, e alla fine ha ottenuto un risultato che per il suo potenziale è grandioso. Bravo, ma direi anche molto furbo.
Pedale Pazzo: E’ arrivato quarto grazie ad una grande costanza. Se prendiamo gli ordini d’arrivo degli uomini in classifica dei 7 arrivi in salita lui è sempre finito nei primi 4 o 5, senza mai steccare.
Ha vinto una tappa, ha chiuso 4°, ha fatto il Giro della vita. Oltre questo non credo possa andare, dato che questo era un giro tutto salita e niente crono. Basta una crono vera e prende 8 minuti.
Giudizio finale
Gibosimoni: Per me una terza settimana usata male, con una cronoscalata dopo il giorno di riposo e due tappe da fughe da mettere nella seconda settimana scambiandole con Zoncolan e Gardeccia. Comunque alla resa dei conti un buon giro, le potenzialità sono moltissime per questo paese, il più bello del Mondo, anche se ogni tanto non le usiamo al massimo, a livello di percorso e di organizzazione.
Dopo lo sputo in faccia alla gente del Crostis, ecco ora una gaffe incredibile alla premiazione di Milano della Maglia Rosa: sbagliato la versione dell’inno spagnolo, dato che è stata mandata la versione antecedente a quella attuale, quella usata all’epoca della dittatura di Primo de Rivera.
Contador disumano – ma ancora sub iudice; a mio giudizio è ipocrita sperare che non venga trovato positivo affinchè il giudizio generale sul ciclismo non sprofondi nel baratro, per illudersi che tutte le grandi imprese sono solo frutto di siringoni: io preferisco un’amara verità o un’onesta corsa di uno Scarponi o di un Nibali ad una impresa falsata – e un grande plauso a Scarponi stesso e a Nibali in particolare perchè non essendo uno scalatore puro ha fatto molto meglio di alcuni grimpeur puri su certe asperità veramente importanti.
Anche se il Marchigiano ha meritato maggiormente questo secondo posto. Gadret ha fatto il giro della vita, Menchov regolarista impressionante ma sottotono, Rujano e Rodriguez grandi combattenti, Betancourt ha un futuro, grande plauso anche a Garzelli: a 37 anni a lottare contro i ragazzini e a vincere una splendida Maglia Verde, uno dei pochi esempi di vero sacrificio rimasti in gruppo. Bravo! Kreuziger giro sotto le aspettative ma si porta a casa una bella maglia bianca, l’Euskaltel ha dato grande spettacolo e se ne torna a casa con due tappe (e che tappe!).
Nel complesso bene gli Italiani: Maglia Verde, 2° e 3°, diverse vittorie di tappe con gli storici come Petacchi ma anche con i giovani arrembanti come Ulissi e Capecchi.
Adesso per l’anno prossimo manca soltanto la Maglia Rosa a questa Italia che intanto ha dato grande spettacolo lungo le strade della Corsa Rosa come a Livorno e nei teatri naturali dello Zoncolan e del Finestre, anche se non sono mancati i “troppo esuberanti” che hanno danneggiato la corsa.
Ci rivediamo il 5 Maggio in Danimarca!!
Pincopallino2005: giro finito dopo la tappa dell’Etna per manifesta superiorita` di Contador, le restanti tappe potevano pure risparmiarsele.
N@po: Il mio rapidissimo:
Zomegnan 10. Malgrado tutto quello che è successo questo giro è stato un successone e allora il merito va all’organizzatore. Condivido che l’ultima settimana (l’avevamo detto tutti) si è rivelata inutile (ma con questo Contador 10 e lode qualunque settimana si sarebbe rivelata altrettanto inutile). Il megatappone va messo al sabato finale e questa deve diventare una regola aurea… a proposito di aurei anzi auri:
RAI 9: Li abbiano criticati per due decenni ma bisogna dire che con Bulbarelli in sala macchine, il ciclismo in generale, ed il giro in particolare, sono migliorati tantissimo per cronache ed immagini (mi resta il dubbio che il millantato aereo ponte non esista dato che, se il tempo è cattivo, di immagini non se ne parla a differenza del tour)
Rujano 9 Senza la tappa di Orvieto finiva secondo. Adesso Savio (10 per averci creduto di nuovo) faccia il piacere di diventare grande e strutturare una squadra che ambisca anche al tour perchè questo Rujano se lo merita.
Scarponi, Nibali 9 Con un Contador così han fatto fin troppo. Tutti a chiedere a Nibali di andare al tour ma non dovrebbe andarci Scarponi che non ha un Basso in squadra?
Niemec 9 La domanda è semplice ma come è possibile che uno così abbia corso il primo grande giro a 31 anni dopo una carriera di successi in una microsquadra?
Betancourt 8 Questo è solo l’inizio Vamoooosss
Euskaltel 8
Garzelli 8
sterrati 8
Crostis, sastre, Cainero S.v.
Infine:
Savoldelli ed il pubblico 10 e lode
a voi!!!
Alefederico: Davvero bello, secondo me. Splendida la prima settimana con gli sterrati e le tappe al sud dopo il terribile incidente di Rapallo. Splendida la tappa del Gardeccia. Avrei preferito il Mortirolo allo Zoncolan. Eccezionale il Finestre che dovrebbe diventare un fisso del Giro. Un vincitore convinto come Contador non può che far bene.
Pincopallino2005:
Nibali al tour serve a fare da gregario non certo da capitano… diciamocelo come gregario vale 10, come capitano 5 o anche meno (almeno la tappa di casa sua doveva vincerla). Senza voto ci metterei le ammiraglie che strombazzavano per chiamare strada con un morto a terra, Visconti, i velocisti che si son ritirati prima delle montagne e gli addetti che non han segnalato il paletto spartitraffico in mezzo alla strada che ha fatto cascare Pinotti e il suo compagno dell’HTC.
Pedale Pazzo: La mia personale classifica inutile.
Prima posizione il mio mito assoluto di questo giro è Jhonny Hoogerland, un magnifico pazzoide del pedale, mi ha emozionato! Vedere uno partire così sul Giau quando ancora mancano 100km e 3500 metri di dislivello non ha prezzo. E lo scatto appena dopo aver preso da solo la fuga dopo un’ora di inseguimento? Fenomeno.
Seconda posizione per Jerome Pineau, ogni tanto guardandolo non potevi fare a meno di chiederti “perchè…ma perchè?”. Punto di domanda.
Terza posizione Fumiyuki Beppu, che ha battuto il record mondiale di inaquadrature telvisive al negativo: zero! Uomo invisibile.
Quarta posizione per Stefano Pirazzi, i suoi scatti dopo un pò creano dipendenza, non ne puoi fare a meno. Mi ha aiutato a superare le tappe più noiose cercando di indovinare il momento del suo scatto. Cuore impavido.
Profpivo: Nel complesso un bel Giro, ammazzato agonisticamente dalla superiorità di Contador. Anche senza Crostis percorso troppo sbilanciato dalla parte degli scalatori: ci sarebbe voluta una crono piatta al posto di quella del Nevegal, e inoltre sbagliato non inserire traguardi per i velocisti nell’ultima settimana. Voto 8 a Zomegnan, bravo anche a gestire la difficile situazione della morte di Weijlandt.
Contador 10: Un marziano, domina e gestisce la corsa a suo piacimento. Non ricordo negli ultimi 20 anni un Giro dominato in modo così netto. Aspettando il Tas.
Scarponi 8: Si scotta sull’Etna, poi capisce che Contador è meglio lasciarlo perdere e chiude primo tra gli umani. Gli manca l’acuto in una tappa.
Nibali 7,5: Si conferma sul podio dopo il 2010, ma stavolta era capitano unico di una squadra comunque non all’altezza, soprattutto nelle prime due settimane. Pendenze troppo elevate per lui, che comunque lotta come un leone, anche se finisce in riserva.
Gadret 9: Anche in passato si era visto tra i migliori in montagna, stavolta riesce ad essere continuo per 3 settimane. E in più piazza l’acuto a Castelfidardo. Molto bene anche il compagno Dupont (7,5)
Rodriguez 6,5: Finisce in crescendo e chiude con un buon quinto posto. Combattivo, gli sfugge diverse volte il successo di tappa.
Krueziger 6: Piazzamento onesto e nulla più. Da lui ci si aspettava qualcosa in più, manca ancora una volta il salto di qualità.
Rujano 9: Finalmente si rivede il folletto del 2005. L’unico a tenere in qualche modo testa a Contador in salita, si prende la tappa del Grossglockner ed altri due prestigiosi secondi posti. Ritrovato.
Menchov 5: Copia sbiaditissima del corridore ammirato al Giro 2009 e Tour 2010. Mai in corsa per il podio, emblema di una Geox davvero deludente (Sastre 4)
Kruijswijk 8: Il giovane olandese è la vera rivelazione del Giro. Sempre coi migliori in salita, chiude in crescendo nella terza settimana e corre senza timori reverenziali. Rischia di portar via la maglia bianca a Kreuziger. Gran Giro anche per Weening ed il combattivo Tankink.
Garzelli 8: Il solito leone, manca la grande impresa sul Gardeccia ma alla fine si porta a casa almeno la maglia verde.
Euskaltel 9: I baschi finalmente portano al Giro una squadra competitiva e raccolgono due tra le tappe più prestigiose con Anton e Nieve, che però pagano dazio in classifica nell’ultima settimana.
Giovani italiani 8: Finalmente nomi parzialmente nuovi come Gatto, Ulissi e Capecchi. Ma anche un Brambilla in prima linea sulle Alpi, un Cataldo in crescita e un Appollonio che rischia di vincere in volata. Qualcosa si muove, finalmente.
Petacchi 8: A 37 anni si prende una tappa e si scopre gregario per Scarponi. Da applausi.
Cavendish 7,5: Due vittorie e un secondo posto nelle uniche tre vere volate. Sarà sovrappeso, ma c’è sempre.
Rai 7,5: Si può fare meglio, ma finalmente il servizio pubblico si dimostra all’altezza. Ottimi Savoldelli (10) e Martinello (9), sempre più sicuro Pancani (7) nemmeno paragonabile al vecchio Bulbarelli. Meglio anche le immagini dalla corsa, anche se alle prime nuvole si è visto un po’ del solito panico. Deprecabili i soliti Bartoletti e Piacente. Molto migliorato anche il sito web, più tempestivo nel pubblicare le classifiche.
Hotdogbr: CONTADOR 8,5: dal punto di vista atletico meriterebbe di più ma alcuni suoi gesti come lo scattare in faccia a Nibali all’ultimo km dello Zoncolan, il parlottare con gli spagnoli verso il Gardeccia e il modo plateale con cui ha regalato la vittoria a Tiralongo a Macugnaga non sono piaciuti
SCARPONI 8: fino a due anni fa nessuno avrebbe detto che sarebbe stato capace di salire sul podio al Giro e invece l’ha fatto meritatamente malgrado dopo l’Etna sembrava che fosse spacciato, e non dimentichiamo che è da febbraio che va forte
NIBALI 7,5: anche lui merita un voto alto perchè tatticamente ha corso benissimo e perchè questo Giro era molto duro per lui, ciò non toglie che per completare il salto di qualità deve migliorare nel fondo che gli è un po’ mancato in tappe come Gardeccia e Sestriere e in altre del Giro e della Vuelta 2009
GADRET 8: per lui parlano i risultati, nessun minuto perso in pianura a differenza che in passato, una vittoria di tappa e il 4° posto nella generale davanti a gente molto più quotata
RODRIGUEZ 6,5: il voto può sembrare eccessivo per un corridore che sulle pendenze estreme sembrava potesse spaccare il mondo ma non dimentichiamo che era già al top sulle Ardenne e comunque ha interpretato la corsa nel modo giusto andando sempre all’attacco e si è ritrovato nell’ultima settimana
KREUZIGER 6: ottiene il miglior risultato di sempre in una corsa a tappe ma lo fa correndo in maniera anonima, eppure a Montevergine e sull’Etna sembrava potesse essere molto più protagonista
RUJANO 8: ha dato spettacolo in montagna tornando quello del 2005 anche se con qualche alto e basso fisiologico dopo tanto tempo in cui è stato assente ad alto livello, e inoltre può dire di essere stato l’unico a tenere il passo di Contador in alcune occasioni
MENCHOV 5: va in crisi sull’Etna, migliora in seguito ma rimane del tutto anonimo e non è questione di grandi pendenze perchè la prova più brillante la offre sullo Zoncolan, comunque arriva 8° e per questo non merita meno di 5
KRUIJSWIJK 7,5: grande sorpresa di questo Giro, non del tutto inattesa perchè già l’anno scorso nelle ultime tappe si era distinto, ma qui nel finale era addirittura al livello di Nibali e Scarponi
SIUTSOU 6,5: a dire il vero da lui mi aspettavo ancora di più anche se il percorso era molto poco adatto a lui, comunque trova la fuga giusta a Tirano ed entra nei 10
NIEVE 7,5: sua l’impresa più bella di questo Giro sul Gardeccia e se non avesse fatto da gregario ad Anton sarebbe finito ancora più avanti in classifica
DUPONT 7: anno dopo anno migliora anche se gli è mancata qualcosina nell’ultima settimana
CATALDO 7: poco appariscente ma regolare, conferma la buona prova dell’anno scorso fino allo sfortunato ritiro di Aprica, ora deve imparare ad andare forte anche in altre corse e non solo al Giro
ARROYO 5,5: fino al Grossglockner illude andando più forte dell’anno scorso malgrado non avesse i 12′ di bonus dell’Aquila ma a differenza del 2010 cala sensibilmente nell’ultima settimana fino al crollo sul Finestre
LEMEVEL 6: sfiora ripetutamente il successo di tappa e anche la maglia rosa a Castelfidardo ma anche lui cala molto nell’ultima settimana, in ogni caso non è un fenomeno pur essendo arrivato nei 10 a un Tour e non ci si poteva aspettare molto di più
TSCHOPP 6: a differenza dell’anno scorso riesce a fare una discreta classifica ma non ha acuti come quello del Tonale e quando va in fuga viene staccato
CARRARA 6,5: il crollo nella tappa del Gardeccia gli preclude una classifica migliore però era la prima volta che affrontava un grande Giro per fare bene e comunque lo si vede spesso davanti
ANTON 7: l’impresa sullo Zoncolan rimane anche se in precedenza non è brillantissimo e anche se le grandi montagne come già accaduto in passato lo respingono, farà meglio alla Vuelta che è molto più adatta a lui
TIRALONGO 7,5: la vittoria gli è stata regalata da Contador però arrivare davanti a tutti gli altri significa andare fortissimo quel giorno e inoltre è stato spesso di aiuto per Kreuziger
MACHADO 5,5: ha l’attenuante non da poco che era il suo primo grande Giro e ha comunque chiuso in crescendo il che fa ben sperare per il futuro
LOVKVIST 4,5: che non tenesse le tre settimane lo si era già visto in passato ma l’aggravante è che non si fa mai vedere all’attacco
BAKELANDTS 7: lui invece si fa vedere spesso e rispetto a un anno fa è più resistente, l’impressione è che possa diventare più un uomo da classiche che da grandi Giri
KIRYIENKA 7,5: esce di classifica nella tappa del Gardeccia ma è comprensibile dopo una stagione condotta ad altissimi livelli e sul Sestriere fa qualcosa di strepitoso, sarebbe bello vedere dove può arrivare se preparasse specificamente un grande Giro
GARZELLI 6,5: il voto può sembrare basso per un corridore che a 37 anni conquista la maglia verde ma a parte Gardeccia, dove ha preso gran parte dei punti, ed Etna non si fa vedere molto, l’anno scorso andava più forte
DE CLERCQ 7: il suo coraggio a Montevergine viene premiato, poi non lo si vede più davanti ma riesce a fare una dignitosa classifica
MORENO 5,5: bravissimo a Castelfidardo ma in generale ci si aspettava di più, è vero che anche lui come Rodriguez è a tutta dalle Ardenne
SASTRE 4: mai in corsa e quando va in fuga viene staccato, non può bastare un Finestre fatto con i migliori a salvarlo
SARMIENTO 5,5: dopo un buon finale di Giro 2010 era atteso a un salto di qualità che però non arriva anche se in qualche tappa rimane vicino ai migliori
SELLA 4,5: esce di classifica sull’Etna e il suo rendimento è lontano non solo da quello del 2008 ma anche da quello degli anni dal 2004 al 2007
LASTRAS 7: gli sfugge la vittoria di tappa però erano tantissimi anni che non lo si vedeva andare così forte non solo in discesa ma anche in salita, in cima al Giau con i migliori doveva arrivarci per tirare dopo
ULISSI 7,5: a Tirano corre tatticamente bene e inoltre è autore di buone prove anche in altre tappe sia a cronometro che in salita e il tutto a 21 anni
CARUSO 4,5: comincia benino ma poi ripiomba nell’anonimato come un anno fa
KISERLOVSKI 5,5: ha l’attenuante della caduta di Castelfidardo dopo la quale non si ritrova più e già a inizio Giro era arrivato in condizioni precarie, ciò nonostante disputa una prima settimana da protagonista e fa una bella azione verso il Grossglockner
WEENING 7: non solo il successo di Orvieto e la maglia rosa ma continua a farsi vedere anche dopo
SAMOILAU 5: cresce nella terza settimana ma complessivamente è una delusione
PARDILLA 4,5: non si vede proprio mai anche se questo era il suo primo Giro e dunque aveva delle attenuanti
VISCONTI 6: il voto riguarda esclusivamente il piano atletico e da Castelfidardo in poi fa vedere qualcosa di buono dopo i problemi fisici di inizio Giro ma corre tatticamente male e il successo gli sfugge
SERPA 5: protagonista fino all’Etna e poi tagliato fuori da problemi fisici
HOOGERLAND 6: nella tappa di Gardeccia probabilmente voleva conquistare la Cima Coppi e non arrivare fino al traguardo, in ogni caso fa divertire pur con una condizione non al top
BETANCOURT 6: invisibile fino al Sestriere ma lì fa capire che non è un caso se si parla bene di lui
CAPECCHI 6,5: senza la vittoria di Bergamo in un giorno in cui è andato davvero forte sarebbe stato da 4,5
POPOVYCH 5: tanta buona volontà ma non supportata dalle gambe anche se si riscatta in parte nella crono di Milano
BLANCO 4: era uno che alla Vuelta lottava per i posti vicino al podio, qui lo si vede spesso nel gruppo dei velocisti nelle tappe di montagna
DI LUCA 4,5: non possono bastare il 4° posto di Fiuggi e la tirata verso Macugnaga ad assolverlo e inoltre finisce in modo indecoroso con l’ultimo posto nella crono, lui comunque dice che sarà pronto alla Vuelta, staremo a vedere
NOCENTINI 4: voleva fare classifica e invece non lo si vede neppure entrare nelle fughe
CIONI 4: anche per lui un Giro da Chi L’Ha Visto malgrado l’anno scorso sembrava in ripresa
PORTE 5: non è di grande aiuto per Contador complice una caduta nelle prime fasi del Giro e malgrado si fosse risparmiato non riesce a fare la differenza nella crono di Milano
SZMYD 5: ovviamente la bronchite ne ha rovinato il Giro però se non ci fosse stato lui sul Finestre non è detto che Nibali sarebbe arrivato sul podio
PINEAU 4,5: spesso all’attacco ma è la brutta copia del corridore brillante visto nel 2010 e anche sulle Ardenne nel 2011
BRAMBILLA 6,5: non solo va spesso all’attacco ma sul Finestre dimostra anche di avere fondo dopo che sembrava esausto al termine della tappa del Gardeccia
MILLAR 7: buon avvio di Giro, fase centrale in cui si distingue per le polemiche verso gli organizzatori e poi il sigillo nella crono, onora la corsa a differenza di altri anni in cui era tornato a casa dopo due settimane
GATTO 7: una bellissima vittoria di tappa e miglioramenti insospettati in salita che in futuro possono farlo diventare un uomo da corse come l’Amstel oltre che la Sanremo già adatta a lui
SPILAK 4: scarsissimo il suo contributo per Scarponi eppure al Romandia era andato forte
ARDILA 4: idem come sopra con Menchov al posto di Scarponi
GRETSCH 6: niente di straordinario ma oltre alle già note doti a cronometro fa intravedere qualcosa anche in salita, potrebbe diventare l’erede di Tony Martin
CAVENDISH 7: seppur decisamente lontano dal top della condizione trova tre tappe adatte ai suoi mezzi e ne vince 2, non male
CIOLEK 4,5: decisamente lontano dai suoi giorni migliori
MASCIARELLI 6,5: si fa male nella tappa dello Zoncolan ed è costretto al ritiro ma fin lì era sempre rimasto con i migliori e sembrava in crescita
PETACCHI 7,5: non solo una vittoria e tanti piazzamenti ma si mette anche al servizio della squadra
PINOTTI 6: non aveva la stessa condizione di un anno fa ma sfiora il successo e ci avrebbe riprovato nella crono
POZZOVIVO 5: evidentemente sfortunato ma tra lui e il Giro sembra proprio non esserci più feeling
Succhiaruote: Vado fuori dal coro: insufficienza piena per Zomegnan.
Non è certo colpa sua se il Giro si è di fatto chiuso all’Etna: con un Contador così, la maglia rosa sarebbe stata virtualmente sua al termine della prima settimana con qualunque percorso.
Per il resto, troppe cose sono state pensate male, il Giro è risultato sbilanciato in tutto per quanto le tappe, prese una a una, siano state mediamente spettacolari. È mancato a mio avviso un progetto complessivo di grande corsa a tappe, studiato per offrire spettacolo ed emozioni fino all’ultimo, in crescendo.
1) Le cronometro. Brevi e inutili tutte e tre. Se ci sta che la cronosquadre abbia fatto le veci del prologo, la cronoscalata di Nevegal e il circuito (tagliato all’ultimo, pensate se fosse stata ancora in gioco la maglia rosa!) di Milano sono state ridotte a passerelle fini a se stesse, senza nessuna possibilità di incidere sulla classifica. In tutto il Giro, un’oretta contro il tempo.
2) Le tappe per velocisti. Idem come sopra. Solo Parma e Ravenna erano arrivi puri per le ruote veloci, aggiungiamoci Fiuggi. Tra le 10 tappe in volata dell’era Cipollini e le tre di quest’anno, dovrebbe esistere una via di mezzo. Anche la distribuzione temporale è stata sbagliata, col risultato di un prevedibile fuggi-fuggi dopo l’arrivo di Ravenna.
3) Le tappe miste. Ben disegnata la tappa di Orvieto, anche se non amo lo sterrato. Benino Tirano. Male Castelfidardo, decisamente troppo breve. Peggio S. Pellegrino, tappa inutile e noiosa.
4) Le montagne. Bene fino al Grossglockner, poi una serie di tappe sulla carta bellissime che sul campo sono diventate poco significative a causa della loro collocazione. Lasciando da parte Contador, i distacchi tra gli altri pretendenti al podio non hanno mai rispecchiato le potenzialità delle tappe. Lo Zoncolan tra Grossglockner e tappone dolomitico è stato scalato un po’ al risparmio. La tappa del Gardeccia aveva tutto per essere la più bella degli ultimi 10 anni, la ricorderemo per la fuga da lontano di Garzelli e Nieve, e per le discese di Nibali: troppo poco. Il Mottarone messo in quel punto non serviva a niente. Il Finestre è il Finestre, ma anche lui è stato depotenziato dal disegno della tappa: meglio partire da Torino o dintorni e piazzargli subito prima la salita a Moncenisio o un primo passaggio dal Sestriere.
5) I pasticci. La telenovela del Crostis con taglio in corsa anche di Tualis e la gestione della crono finale sono erroracci da matita blu, impensabili al Tour.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: ai gufi. Ne son successe di tutti i colori a questo giro eppure è stato un successone. Grazie Zomegnan.
Vegni. Vidi. Vici!!
Maglia rossa: Gianni Savio. Già trema all’idea dello stipendio da aumentare a Rujano. Qualcuno lo ha già udito dire e singhiozzare nella notte: “mi toccherà dare altri soldi al pedalista dello sperduto pueblo venezuelano…. altri soldi no…. nooo! nooooooo!”
Maglia verde: Savoldelli. E’ lui il vero vincitore morale del giro. Anzi il trionfatore. Si è tuffato nel ruolo del cronista come si tuffava nelle discese. Ha la voce come quella di un cartone animato ed i contenuti di un
fine intenditore. Ed un tormentone di fine giro: A Voi!!
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Oggi “rien a segnaler”. Ma non perchè sono diventati tutti bravi…. semplicemente ero a Milano all’arrivo e non ho potuto sentire la telecronaca.
Quindi…. appuntamento al Tour, rimandati a luglio!
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
LAUREA PER PAMBIANCO
Finalmente il “Giro” torna a parlare italiano
Sull’ultimo traguardo sfreccia Poblet
Nota: l’altimetria non corrisponde al percorso originario della tappa che prevedeva di andare da Passo Resia (sulla cartina segnalato col nome “Italia 61″) a Milano passando per la Svizzera, via Sankt Moritz e Maloja. La decisione di modificare la frazione precedente, spostando l’arrivo dal Resia a Bormio, cambiò i connotati anche alla frazione conclusiva.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan
15a tappa Conegliano – Gardeccia Val di Fassa
16a tappa Belluno – Nevegal
17a tappa Feltre – Tirano
18a tappa Morbegno – San Pellegrino Terme
19a tappa Bergamo – Macugnaga
20a tappa Verbania – Sestriere