COMMOVENTE KIRYIENKA IN SCENA SUL FINESTRE

maggio 28, 2011
Categoria: News

Il Giro ed il ciclismo tutto è poesia. Lo sa bene Vasil Kiryienka, oggi autore di una prova fantastica, in fuga fin dal mattino, riesce a vincere la tappa più dura dell’ultima settimana. Rujano, ispiratissimo su queste strade dopo il successo del 2005, è secondo. Terzo è Rodriguez dopo aver provato più volte a scattare nel finale dal gruppetto maglia rosa.

Foto copertina: in due sul traguardo del Sestriere, Kiryienka sui pedale, Tondo Volpini nel cuore (foto Bettini)

Poesia quindi. Capacità ed arte di voler trasmettere a chi legge ed ascolta un messaggio. Il poeta è il bielorusso Kiryienka, il suono delle note sono le sue pedalate. Scandite magistralmente in una giornata di sole. Il pubblico è numeroso, fin dal mattino inizia a riempire gli spazi adiacenti al palco naturale del Colle delle Finestre. Eccolo Vasil affacciarsi sulla scena, sereno, dopo essersi scrollato, da un bel po’, di dosso tutti i compagni di fuga, in vista degli ultimi chilometri della salita più dura della tappa. Al GMP delle Finestre, lassù, dove terra e cielo si fondono e con nel cuore un solo, unico e bellissimo pensiero ed un messaggio da trasmettere: il ricordo dello sfortunato compagno ed amico Xavier Tondo concretizzatosi poi nell’ascesa successiva al Sestriere. C’è da soffrire, e tanto. La prima ora di corsa è volata via ad una media alta di ben 48.1 km/h con la riuscita della fuga di giornata. Sono in 13: Betancur (Acqua & Sapone), Vicioso (Androni), Minguez (Euskaltel), Vorganov (Katusha), Ulissi (Lampre), Kiryienka (Movistar), Salerno (Liquigas), Lang (Omega Pharma), Jufre (Astana), Mazzanti (Farnese Vini), Popovych (RadioShack), Seeldraeyers (Quick Step) e Veuchelen (Vacansoleil). Il loro vantaggio massimo sarà di poco inferiore ai 12’. Il gruppo maglia rosa lascia fare, arrivando ai piedi del Colle delle Finestre con 5’ di ritardo. A guidarlo sono gli uomini di Gadret per numerosi chilometri, poi a prendere in mano la corsa, sono i Liquigas. Segno evidente che Nibali, nonostante un inconveniente al polpaccio, a causa di una precedente caduta, ci tiene a tener duro. Il siciliano però ai meno 1500 metri dal GPM del Colle delle Finestre accusa un po’ il ritmo imposto da Rodriguez seguito da Scarponi, Gadret, Contador, Menchov e Kruijswijk, scollinando con 20” di ritardo. Ancor più indietro Kreuziger ma che riuscirà a rientrare nella discesa prima del Sestriere proprio come Nibali. Su per il Finestre già fin dalle sue iniziali e durissime rampe avevano perso contatto dal gruppo maglia rosa, tirato da un ritrovato ed inesauribile Szmyd, sia Arroyo sia Siutsou che il duo Euskadi Antón e Nieve. Dei tredici in fuga Kiryienka è il primo a salutare tutti, seguito soltanto da Betancour e da Rujano unico ad evadere, dopo averci provato per ben 5 volte, dal gruppo maglia rosa. Al GMP Kirryenka ha un vantaggio sui due sudamericani all’inseguimento di 3’50” e di 5 ’40 sul gruppetto maglia rosa. Giù dal Finestre, nel successivo falsopiano verso il Sestriere non c’è animo battagliero tra gli uomini di classifica. Anche perché, ormai, le dolci pendenze della strada non consentono di fare la differenza. Rientrato, dopo aver corso qualche rischio in discesa, Kreuziger prova un allungo ma è subito riassorbito. Ci prova allora Menchov, poi Rodriguez, poi anche Gadret ed infine Scarponi ai meno 1800 metri dal traguardo con Contador in ultima posizione, tranquillo, a lasciar fare. L’unico a pagare è ancora una volta Nibali, ben 22” di ritardo da Scarponi. Il marchigiano si riprende così, con gli interessi, il tempo perso a Macugnaga rafforzando, ora con 56”, il secondo posto della generale. Il francese Gadret resta quarto mentre piombano in 5° e 6° posizione Rodriguez e Rujano. Da segnalare che la maglia verde è stata vinta da un maestoso Garzelli mentre intanto, già da tempo Kiryienka faceva calare il sipario sulla sua esibizione ornata da un gesto bellissimo e commovente. Le mani ad indicare la divisa Movistar e poi le braccia al cielo verso il sorridente Xavier Tondo. Domani crono conclusiva a Milano.

Antonio Scarfone

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