GOSS TIMBRA IL CARTELLINO, POKERISSIMO USA
L’australiano dell’HTC vince a Thousand Oaks e lascia così il segno anche nel Giro di California dopo averlo fatto al Giro del Qatar, al Giro dell’Oman e alla Parigi-Nizza con un successo di tappa per volta accanto a quello ben più importante della Milano-Sanremo, mentre la classifica generale è un monologo a stelle e strisce con Horner vittorioso davanti a Leipheimer, Danielson, Vandevelde e Van Garderen.
Foto copertina: Horner esulta sul traguardo di Thousand Oaks (Mark Johnson/www.ironstring.com)
Per il secondo anno consecutivo il Giro di California si è concluso a Thousand Oaks ma lungo un percorso molto più pianeggiante rispetto a quello del 2010 in cui ci fu battaglia tra gli uomini di classifica e a spuntarla fu Hesjedal. Non è stata comunque la consueta passerella finale cui si assiste in altre corse con la battaglia che si è accesa fin dalle prime battute finchè al km 30 non hanno preso il largo White (UnitedHealthCare), Antogna (Jamis-Sutter Home), Friedman (Kelly Benefit) e Barta (NetApp) che hanno guadagnato però non più di 3′ sul gruppo guidato dalle squadre dei velocisti.
Nel secondo giro del circuito finale di 7,9 km da ripetere per 5 volte Barta ha staccato i compagni d’avventura ed è stato in seguito raggiunto da Tjallingii (Rabobank) e Mortensen (Leopard) evasi nel frattempo dal gruppo che malgrado il ritmo sostenuto impresso da HTC e Liquigas è riuscito solo a 5 km dal traguardo ad annullare il gap. Nel finale a prendere il comando delle operazioni sono stati gli uomini della Saxo Bank dei fratelli Haedo e della Sky di Swift ed Henderson ma sul rettilineo finale il primo a lanciarsi è stato Howard (HTC) tirando una perfetta volata a Goss che ha resistito al ritorno di Sagan (Liquigas) ed Henderson (Sky) conquistando il sesto successo stagionale. 4° posto per Freire (Rabobank) davanti a Lacombe (Spidertech), rivelazione di questo Giro di California per quanto riguarda gli arrivi allo sprint, a Phinney (BMC) e a Kocjan (Team Type 1). Tutto invariato in classifica generale in cui Horner (Radioshack) ha avuto la meglio con 38” sul compagno Leipheimer, 2′45” su Danielson (Garmin), 3′18” su Vandevelde (Garmin), 3′23” su Van Garderen (HTC) e 3′26” su Ten Dam (Rabobank) primo dei non statunitensi, mentre Damiano Caruso (Liquigas) ha chiuso 12° a 6′39” e il suo compagno Bellotti 18° a 9′44”; la classifica a punti è andata a Sagan, quella degli scalatori a McCarty (Spidertech), quella dei giovani a Van Garderen e infine quella a squadre alla Radioshack.
Marco Salonna