ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GARDECCIA
maggio 23, 2011
Categoria: Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: il gruppo transita sul Passo Giau (foto Bettini)
IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.
Intervista a cura di Matteo Colosio
Ti sono piaciute queste ultime due tappe?
Abbiamo assistito a qualcosa che rimarrà nella storia, un trittico impressionante e ieri una tappa da leggenda, più di 7 ore in bici e un dislivello immenso. Mi è spiaciuto molto per Garzelli, meritava la vittoria dopo una fuga così lunga. Nieve non ha rubato nulla, ma per Stefano il trionfo sarebbe stato un giusto premio, forse il suo fisico esile ha causato il leggero cedimento che gli è costato la tappa.
Cosa pensi della ricerca disperata delle pendenze sempre più ripide cercate da parte degli organizzatori del Giro?
Sono esagerate, ma la gente vuole questo, vuole la salita, i distacchi, lo spettacolo. Forse però lo spettacolo lo si potrebbe avere anche con tappe più brevi. Spesso le prime salite vengono affrontate tutti assieme e non offrono un grande spettacolo. La soluzione potrebbe essere fare tappe un po’ più corte. In carriera ho corso 14 Tour, ma non ho mai visto un percorso così duro. La gente pensa sempre ai primi, ma non sa che ci sono corridori che arrivano al limite del tempo massimo e sono stremati, tornano in albergo e ancora non si ricordano come si chiamano.
Contador è spagnolo come Indurain e sembra che come il navarro sia abile a crearsi amici in gruppo concedendo le vittorie di tappa…
L’hanno fatto tutti i grandi campioni, è una tattica intelligente che permette di farsi alleati che prima o poi tornano utili. Non mi è molto chiaro però quello che è successo nei chilometri finali della tappa di Sabato, quando Contador ha lasciato la vittoria ad Anton, poi ha staccato Nibali, si è fatto raggiungere e poi è ripartito, ha commesso un errore, questo poteva risparmiarselo.
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Sul Gardeccia primo Nieve. Contador aumenta i distacchi(Gazzetta dello Sport)
Nieve vince la 15ª tappa, Contador resta in rosa (Corriere dello Sport-Stadio)
Contador extends lead in Giro d’Italia (The Independent)
Nieve wins queen stage of Giro (The Daily Telegraph)
Contador:«Des journées incroyables»(L’Equipe)
Contador évoque un plafond pour le dénivelé des étapes(Le Monde)
Mikel Nieve pone la quinta (AS)
Alberto Contador: “Ha sido la
etapa más dura de mi vida”(Marca)
Mikel Nieve gana la etapa reina (El Mundo Deportivo)
Nieve gagne un marathon de plus de 7 heures (Le Soir)
Mikel Nieve vainqueur, Alberto Contador soulagé(Sud Presse)
Nieve vainqueur des Dolomites (L’Avenir)
Nieve wint etappe, Contador overvleugelt concurrentie (De Standaard)
Nieve remporte la 15ème étape après plus de 7 heures d’effort(La Dernière Heure/Les Sports)
Nieve wint na 7u30 koers, Contador oppermachtig (Het Nieuwsblad)
Kruijswijk: Top tien in Giro (De Telegraaf)
Nieve Wins Giro’s Toughest Stage, Contador in Control (The New York Times)
Alberto Contador extends lead in stage 15 of Giro(USA Today)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Oggi Contador, pago, lascerà sfogare un po’ i diretti rivali o andrà ancora all’attacco?
Jack.ciclista: Qualche ardito potrebbe attaccare già dagli ultimi chilometri del Giau, anche se il Contador attuale è in grado di controllare con serenità qualsiasi situazione. Non credo possa andare in panico anche se attaccato a ripetizione, ha troppa esperienza.
Hotdogbr: credo che i big si muoveranno sul Fedaia, sul Giau invece fossi il ds di Lampre e Euskaltel farei muovere Niemiec e Nieve per farli tirare nel tratto dopo il Fedaia sia che Scarponi e Anton riescano a staccare alcuni diretti avversari sia al contrario che rimangano staccati, quanto a Contador avrà la squadra al fianco fino a Malga Ciapela e non avrà problemi
Pedale Pazzo: Oggi sarebbe bello vedere tentativi da lontano.
Mandare i gregari forti in fuga sul Pancavallo (e parlo di Agnoli, Nieve, Niemec) e attaccare sul Giau, discese a tutta, Fedaia a tutta e poi quel che succede succede, come disse un vecchio immenso campione “ho provato a far saltare il Tour, sono saltato io”.
Ma un paio d’anni l’aveva fatto saltare sul serio!
Salitepuntocià: Attenzione anche agli spettatori nelle prossime tappe … se si riesce a creare un ambiente contro Contador, ieri fischiato, puo fare la fine di Saronni alla crono 81 di montecatini (3 forature in 35km chiodi dolosi per terra, giro perso per quello) e Visentini 84 a selva (insulti,minacce e anche pugni e dalla possibile maglia rosa fu costretto a ritirarsi!), erano altri tempi pero’ e non penso che i tifosi attuali arrivino a qesto
Salitepuntocià: I tifosi si son ben comportati
Tappa durissima cmq, e non noiosa nonostante il giro era gia chiuso, Nibali ha provato in dishesa, Contador ha cmq onorato lo spettacolo attaccando comunque e non accontentandosi di stare a ruota, ieri per me non era al massimo. Nibali pare sconfitto di giornata, invece no, poteva andare in crisi e beccare mezzora dopo avere sprecato energie in discesa dal Giau e col fedaia e il gardeccia da fare, questa è esperienza utilissima per il futuro, ed è cmq a 1′ dal secondo posto, significa che se non c’era Contador poteva vincere il Giro piu duro della storia, lui che secondo me NON E’ADATTO AL GIRO, questa è esperienza che gli andra’ utile nei FUTURI TOUR, ove conta molto la tenuta psicologica non essendoci grandi pendenze,e Nibali è adatto alle salite del tour e chi meglio di Contador puo allenare la sua tenuta psicofisica? Questo Giro lo svezza definitivamente, ma l’anno prossimo deve puntare al Tour,sperando mettano 2 cronometro e non solo una
Hotdogbr: considerazioni sparse:
-i 229 km, le condizioni meteo, le pendenze e la successione delle salite e il fatto che si venisse da due giorni già durissimi hanno prodotto una tappa al contempo massacrante ed entusiasmante come poche ne abbiamo viste negli ultimi anni se non quelle delle Tre Cime del 2007 con condizioni meteo similari e in parte sulle stesse strade; il tutto senza che si debbano denigrare le prove simil-cronoscalata come lo Zoncolan, ben vengano al contempo quelle e i tapponi
-splendido il duello tra Nieve e Garzelli, il varesino come già l’anno scorso sul Trivigno e nel 2009 sul Sestriere ha peccato di presunzione mentre doveva limitarsi a rimanere con il basco e gli sono mancate le gambe nel finale, sempre a proposito di baschi Anton ha sempre sofferto le tappe con molte salite e per come si era staccato prima del tratto più duro del Fedaia ha tutto sommato limitato i danni, certo era difficile immaginare un crollo del genere; in casa Acqua&Sapone invece menzione per Sarmiento anche se è ancora discontinuo per poter fare classifica
-anche oggi Contador ha corso in maniera strana prima facendo uno scatto inutile in cima al Giau che ha avuto l’effetto di far staccare Navarro ed Hernandez e poi facendone un’altro altrettanto inutile e per nulla deciso sul Fedaia, sembra quasi che non voglia ammazzare il Giro definitivamente, gli aiuti occasionali trovati per strada, di cui è degno di nota solo quello di Lastras, non hanno inciso
-Scarponi brillantissimo e tatticamente intelligente muovendosi solo sulla salita finale anche perchè la Lampre come la Liquigas non ha colpevolmente messo uomini nella fuga, l’impressione però è che il marchigiano finirà per rimpiangere l’eccesso di voglia di scattare sull’Etna e poi sullo Zoncolan dove ha perso quei secondi che potrebbero dare a Nibali il 2° posto
-Gadret non è solo uno che va forte sulle pendenze estreme ma oggi e l’anno scorso sul Mortirolo dimostra di essere anche resistente, purtroppo per l’AG2R è uscito di classifica Dupont che paga l’aver fallito l’aggancio al gruppo maglia rosa nella discesa del Giau
-nelle gambe di Rujano i 229 km e la successione delle salite si sono fatte sentire però alla fine la sua prestazione è stata più che convincente e alla luce dei precedenti può lottare per il successo nella cronoscalata anche se Contador è l’ovvio favorito
-Nibali già l’anno scorso alla Vuelta a Cotobello ha pagato la terza tappa di montagna consecutiva però ha dato spettacolo in discesa e malgrado il tempo perso da Scarponi le sue quotazioni per il 2° posto di Milano sono salite, come detto per Scarponi se avesse avuto un compagno in fuga sarebbe stata tutt’altra storia
-miglior prestazione di Rodriguez in questo Giro, è stato proprio lui ad accendere la miccia sul Giau ed è stato sfortunato a non avere spazio lì con Contador che è andato a riprenderlo e poi prima dell’ultima salita con la Rabobank che ha chiuso sul suo attacco, siamo comunque in ogni caso lontani dal Rodriguez dei giorni migliori
-senza infamia e senza lode la prova di Kreuziger che si è difeso su un percorso decisamente duro per le sue caratteristiche, purtroppo per lui ha perso troppo tempo sullo Zoncolan
-sempre più sorprendente Kruijswijk malgrado abbia peccato di presunzione andando dietro a Contador sul Fedaia e pagando dazio alla fine di quell’ascesa, anche lui dimostra grande resistenza e non a caso la sua tappa migliore del Giro 2010 era stata quella del Mortirolo
-nulla da fare per Menchov che è arrivato al Giro in ritardo di condizione e a quel punto quando c’è battaglia e frazioni durissime tutti i giorni si può migliorare un po’ come accaduto al russo rispetto all’Etna ma non tornare al 100%
-torna ad alti livelli Arroyo che è piaciuto anche per una combattività mostrata in corsa che in passato non gli conoscevamo anche se ora le tappe per lui sono finite, potrebbe dire qualcosa nella discesa del Finestre, purtroppo per la Movistar è uscito di classifica invece Kiryienka ma ci può stare dopo una grande primavera
-di nuovo in difficoltà Siutsou dopo la strenua difesa sullo Zoncolan, in casa HTC però va segnalato il 36° posto di Gretsch che dimostra di non essere solo un cronoman e potrebbe diventare l’erede di Tony Martin
-continua l’ottimo Giro di Cataldo mentre è saltato Carrara ma ci può stare, non ha mai disputato corse di tre settimane al top e non ha mai affrontato tapponi come quello di oggi
-un po’ di tristezza nel vedere Di Luca e Sastre che due anni fa si giocavano il podio al Giro andare in fuga e arrivare al traguardo con 17 e 21′ di ritardo da Nieve
Pedale Pazzo: Ho guardato la tappa a tratti e un pò distrattamente perchè avevo altro da fare, ma quel che ho visto non mi ha entusiasmato tantissimo.
Scarponi ha corso con la testa, molto regolare ma più di così non può dare. Ha migliorato molto sia la tattica sia la pedalata (più agile), l’anno prossimo senza uno Schleck o un Contador di turno può anche puntare alla vittoria del Giro.
Contador dimostra di essere il più forte in salita, ma sinceramente nemmeno oggi (dopo ieri) mi ha particolarmente entusiasmato. Continuo a ripetere che il livello di questo Giro è molto basso e questo Contador può permettersi di fare quel che vuole, ma (sempre secondo me) questo è al massimo il Contador del Giro del 2008, il Contador dei Tour era altra cosa (purtroppo l’unico vero paragone lo si potrebbe fare con Schleck).
Nibali ha dimostrato ancora una volta di avere ottime doti da discesista, è uno che sa stare sulla bici, E’ completo su tutti i terreni, senza eccellere in salita (ma lo sapevamo già avendo visto la Vuelta). Ha anche una grande testa: molti (quasi tutti) negli ultimi km del Fedaia con la crisi avrebbero perso anche 3 o 4 minuti.
Questo Giro è troppo duro per lui, probabilmente farebbe meglio al Tour (mentre Basso avrebbe fatto meglio al Giro).
Sorprendente Gadret, davvero fortissimo: è ai piedi del podio.
Maluccio il suo compagno di squadra Dopont che oggi ha pagato un bel pò.
Delusioni Menchov, pensavo che in una tappa da fondisti come questa avrebbe potuto dire la sua, questa volta il Disiel ha fatto cilecca.
Kreuziger dimostra ancora una volta di essere un buon atleta, ma non ha il cambio di marcia e non lo avrà mai.
Anton non lo ho mai visto, so solo che è arrivato staccatissimo. Potrebbe aver sofferto le fatiche di ieri o il freddo. Boh!
Nieve oggi ha fatto un numero eccezionale, non era facile rimanere lì lì a 1 minuto-40 secondi da Garzelli per parecchi km. Lui non si è demoralizzato, ha tenuto il distacco e poi verso la fine della discesa del Fedaia lo ha ripreso e poi staccato all’inizio della rampa finale (il tutto dopo aver fatto anche lavoro di gregario, e che lavoro sul Grossglockner!)
Dispiace ovviamente per Garzelli, ma questo Giro parla spagnolo.
Mauro72: Una tappa devastante, quasi inumana.
Bravissimo il vinvitore, eccellente Garzelli, Scarponi intelligente e fortissimo, Contadore il solito fenomeno, ma penso che oggi Nibali sia stato davvero un grande ed è quello che mi ha emozionato di più.
Vincenzo è molto forte ma non è un campione e oggi ha dimostrato il suo lato migliore.
Molti altri al suo posto sarebbero crollati sul Fedaia, nel tratto più duro, ha dimostrato una grinta e una forza di volontà eccezionali.
In salita ce ne sono almeno 5/6 più forti di lui, ma è un duro e non molla mai.
Poi in discesa è un fenomeno al limite della follia.
Non sarà un fuoriclasse, non scatterà a ripetizione, non vincerà tantissimo ma a noi, che fatichiamo come i cani su quelle salite, uno così piace da morire!!!
Howling Wolf14: Sono d’accordo con Mauro. Bravissimi tutti, da Contador a Garzelli, da Nieve a Scarponi, da Hoogherland a Backelandt, all’ultimo arrivato, l’australiamo Wilson, dopo 8 ore e 12 minuti. Ma bravo soprattutto a Nibali. Un duro. Uno che sa reagire, che non si dà per vinto. Bravo, il ciclismo è questo.
Gibosimoni: Quoto, pur non essendo un campione ha trovato il suo limite e ha imparato a raggiungerlo ogni volta.
Peccato che si sia staccato sul Fedaia, anche se non era una discesa tecnica lì avrebbe potuto guadagnare 40/50″ che poi è il ritardo che ha subito più o meno da Scarponi e quindi avrebbe potuto tenere il secondo posto. Bravissimo Scarponi che oggi ha stupito tutti quelli – fra cui anch’io – che dicevano che era in calando.
Niemec e Nieve dovrebbero fare i capitani in qualche squadra minore, potrebbero rendere molto di più che fare i gregari di lusso a Scarponi e Anton, dato che alcune volte – come oggi – fanno anche meglio dei propri capitani seppur con una fuga da lontano.
Howling Wolf14: Nieve e Niemiec
Fare i capitani non è facile. Innanzitutto è meglio che non si disperdano in squadrette che poi non hanno accesso alle grandi corse. Io sono più favorevole dei superteam con più capitani e più punte piuttosto che ad una dispersione dei corridori in squadrette e squadrine. Per fare i capitani, poi, non è sufficiente andar forte. Bisogna avere cervello e carisma. Non tutti possono. Io sia Nieve che Niemiec li vedo bene dove sono. Nelle squadrette si perderebbero nel nulla in poco tempo. L’Euskaltel, poi, è una squadra che dà spazio a tutti, non hanno un vero capitano, corrono alla garibaldina e fanno bene, perché infiammano le corse, poi chi è più in forma diventa il capitano di giornata.
Ceemo: Bellissima tappa, sia a livello di percorso ( direi come tracciatura la migliore da un bel pò di tempo) sia a livello di spattacolo offerto dagli atleti.
Ho gradito molto il fatto di trovare le squadre già sfaldate alla fine del Giau, e grazie a questo ne ha giovato molto lo spettacolo.
Contador si dimostra fortissimo di testa oltre che di gambe, e non vedo chi possa riuscire a batterlo anche in futuro. L’unica cosa che non mi piace di lui è il suo frullare rapporti agilissimi. Preferisco gli scalatori vecchio stile da rapportoni. Ma è solo una questione estetica.
Nibali mi ricorda un pò Salvoldelli, più forte in salita e un pò meno in discesa. Ma molto intelligente nel dosarsi. Son convinto si saprà prendere belel soddisfazioni.
Scarponi testardo e mai finito son sicuro proverà qualcosa sul finestre.
Mi spiace per Anton che vedevo come favorito per il secondo posto.
Profpivo: Grande Nibali
Un grosso applauso a Nibali, ieri ci ha provato e poteva andare alla deriva, invece ha dimostrato di avere grandissimo carattere tenendo duro sul Fedaia e poi rientrando con un numero incredibile in discesa. Insomma, forse non avrà ancora le gambe per vincere un Giro, però ha dimostrato di avere testa e cuore per farcela.
Anch’io non ho ben capito come ha corso Contador ieri, con lo scatto sul Giau ha fatto fuori i suoi gregari e si è incasinato la vita per niente… ma è talmente superiore che può permettersi qualsiasi cosa. Se poi trova anche gli alleati per strada, beh allora non c’è nulla da fare.
Mi ha impressionato Nieve per come ha gestito le forze, grande dimostrazione di maturità e direi che in salita si è dimostrato sicuramente tra i più forti in questo Giro.
Nel complesso bellissima tappa, di quelle che piacciono a me, dove viene fuori davvero chi ha fondo. Peccato per qualche imbecille di troppo tra il pubblico che ha disturbato i corridori, purtroppo mi sembra che questo genere di persone siano in aumento.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Hoogerland. Ma volete spiegarlo ai telecronisti che ha una tresca con quella miss tutta curve (che il Giau a confronto è un rettilineo) e che quando scatta è solo perchè l’ormone lo spinge ad accelerare verso
l’amata? In calore.
Maglia rossa: Garzelli. Splendido. Magnifico. Commovente. Eroico. Stoico.
Nessun aggettivo è sprecato per il suo superbo incontro di wrestling, con gli spettatori, sul Fedaia. The ultimate warrior.
Maglia verde: Contador. Rimane senza gregari a 50km dall’arrivo, ma a parte
Nibali, lavorano tutti per lui. Che sia un po troppo Riis-pettato?
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della cronoscalata Belluno – Nevegal
Belluno – ore 13.20 circa (partenza 1° corridore): poco nuvoloso, 25,5°C (percepiti 27°C), venti deboli da ESE (4-6 Km/h), umidità al 46%
Belluno – ore 16.45 circa (partenza Contador): poco nuvoloso, 26,2°C (percepiti 28°C), venti deboli da SSW (3-4 Km/h), umidità al 46%
Nevegal – ore 14.00 circa (arrivo 1° corridore): poco nuvoloso, 20,7°C (percepiti 22°C), venti deboli da S (5-7 Km/h), umidità al 55%
Nevegal – ore 17.15 circa (arrivo Contador): alternanza di piogge deboli (1,4 mm) e schiarite, 19,1°C (percepiti 20,5°C), venti deboli da W (3 Km/h), umidità al 60%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Bartoletti: “Sicurebbe” (Sicuramente dovrebbe)
De Stefano: “La diretta che Raisport vi propone fin da stamattina” (infatti, è iniziata alle 12.55)
Cartello sul percorso: “Rai 2 Sport”
Pancani: “La punto più alto del giro d’Italia”
Pancani: “Si è voltato per controllare cosa stava succedendo ieri”
Pancani: “Un altro secondino guadagnato da Vincenzo Nibali” (lo Squalo è finito in galera?)
Pancani su Nibali: “Quello che vede davanti è l’ultimo uomo del gruppetto della maglia rosa” (era l’ultima ammiraglia)
Pancani su Nibali: “Uno ad uno li sta andando a riprendere tutti” (era ancora tra le ammiraglie)
Savoldelli: “Il direttore spartivo aveva un diavolo per capelli”
Scarponi: “Passo Gardeccia”
Televideo RAI: “Sul Gardeccia vince spagnolo Nieve”, “Nibali stacca Contador n discesa sul Giau” “Philip Deignan – GBR” (è irlandese)
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
“BIS” DI VAN LOOY
Rik vince in volata a Modena e Pambianco conserva la “maglia rosa”
Anquetil, Gaul, Defilppis, Carlesi e Massignan nel gruppo di Van Looy – Battistini a 7′30″
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
12a tappa Castelfidardo – Ravenna
13a tappa Spilimbergo – Grossglockner
14a tappa Lienz – Monte Zoncolan