SAGAN UN ANNO DOPO
La quinta tappa del Giro di California porta bene all’astro nascente della Liquigas che, dopo essersi imposto nel 2010 a Bakersfield e aver fatto il bis il giorno successivo a Big Bear Lake, trionfa a Paso Robles davanti ad Howard e Swift e balza all’11° posto in una classifica generale sempre guidata da Horner in attesa della crono di Solvang.
Foto copertina: Sagan “benedice” il suo successo al Amgen Tour of California (foto Jonathan Devich)
La frazione che da Seaside portava a Paso Robles dopo 217,4 km infarciti di saliscendi anche se non particolarmente impegnativi si è rivelata estremamente combattuta fin dalle sue prime fasi. Lungo la prima ascesa di giornata a Laureles Grade dopo soli 14 km si è infatti avvantaggiato un uomo importante come Daniel Martin (Garmin) che in classifica era 11° a soli 2′03” dalla maglia gialla Horner, e con lui altri corridori come Oscar Freire (Rabobank); l’irlandese e l’ex campione del mondo sono stati sempre attivissimi nel tentare di inserirsi nei vari tentativi di fuga finchè non sono riusciti a prendere il largo in compagnia di Martin Velits (HTC), Louder (BMC), Denifl (Leopard), Tjallingii (Rabobank), White (UnitedHealthCare), McCarty (Spidertech), Baldwin (Bissell Cycling), Anthony (Kelly Benefit) e Froome (Sky), a sua volta ben messo in classifica generale con un ritardo di 2′50” da Horner.
Il gruppo guidato dalla Radioshack non ha dunque concesso più di 4′ agli attaccanti e l’andatura sostenuta costringeva al ritiro diversi corridori tra cui il campione del mondo Hushovd (Garmin), mentre più avanti una caduta costringeva all’abbandono lo svedese Larsson (Saxo Bank) e lo statunitense Jacques-Meynes (Bissell Cycling), molto attivo nelle tappe precedenti. Lungo l’ultima salita di giornata a Interlake a 33 km dall’arrivo Freire e Denifl sono rimasti da soli al comando mentre dietro la Radioshack, dopo aver ridotto lo svantaggio a 2′, si è fatta da parte lasciando spazio alla Liquigas di Sagan che ha imposto un ritmo fortissimo riducendo il gruppo a una cinquantina di unità facendo perdere contatto tra gli altri a Goss (HTC), a Henderson (Sky) e ai fratelli Haedo (Saxo Bank); ciò nonostante i due fuggitivi sarebbero probabilmente arrivati al traguardo se Denifl non avesse forato a 15 km dal traguardo costringendo Freire a proseguire da solo.
Lo spagnolo ha tirato dritto e a 7 km dal traguardo aveva ancora 1′ di margine ma quando ne mancavano 2 ha dovuto arrendersi al ritorno del gruppo che aveva nel frattempo ripreso tutti gli altri attaccanti. Anche un tentativo di Vennell (Bissell Cycling) non ha avuto esito e tutto si è deciso allo sprint con Howard (HTC) che è partito ai 300 metri ma è stato rapidamente rimontato da Sagan che si è imposto davanti all’australiano e al vincitore della prima tappa Swift (Sky). 4° è giunto Martens (Rabobank) davanti a Candelario (Kelly Benefit), Joergensen (Saxo Bank), Vermeltfoort (Rabobank) e Phinney (BMC)
La classifica generale resta invariata se si eccettuano i 47” persi da Talansky e Daniel Martin (Garmin), che scendono al 12° e 14° posto con 2′37” e 2′50” di distacco da Horner, mentre Sagan grazie agli abbuoni risale all’11° a 2′34”. La maglia gialla conduce con 1′15” su Leipheimer, 1′22” su Danielson, 1′29” su Vandevelde e 1′30” su Sutherland e Andy Schleck e dovrà difendere il primato nella cronometro di Solvang, 24 km in leggera ascesa nella prima metà percorso e in leggera discesa verso il traguardo lungo i quali Leipheimer si è imposto dal 2007 al 2009 costruendo così i suoi tre successi nella classifica finale del Giro di California.
Marco Salonna