DA GINEVRA A SACRAMENTO, SWIFT C’E’
Secondo successo consecutivo in volata e quinto in stagione per il britannico del Team Sky che dopo essersi aggiudicato l’ultima tappa del Giro di Romandia si ripete in California superando allo sprint lo slovacco Sagan e l’australiano Goss. In una giornata ancora caratterizzata dal maltempo il gruppo si è spezzato nel circuito finale e alcuni big ci hanno lasciato preziosi secondi in classifica.
Foto copertina: la volata che ha visto sfrecciare per primo il britannico Swift (foto Jon Devich)
Le condizioni meteo hanno costretto gli organizzatori a spostare la partenza della prima tappa effettiva del Giro di California da North Lake Tahoe a Nevada City portando così la distanza da percorrere a 122 km rispetto ai 214 originari, con la cancellazione dei gran premi della montagna e degli sprint intermedi che erano previsti nella prima metà del percorso. La corsa è vissuta sulla fuga di Bodrogi (Team Type 1), Seubert (Netapp), Driscoll (Jamis-Sutter Home) e Jacques-Maynes (Bissell Cycling), al cui inseguimento si è portato invano Hernandez (Jelly Belly), che hanno acquisito un vantaggio massimo di 5′ al km 50; il lavoro congiunto di della Sky di Swift, della Liquigas di Sagan, della Rabobank di Freire, dell’HTC di Goss e della UnitedHealthcare di Forster hanno però fatto sì che il vantaggio dei fuggitivi si riducesse rapidamente fino al ricongiungimento avvenuto a 13 km dal traguardo, poco prima dell’ingresso nel circuito finale di Sacramento di 3,3 km da ripetere per tre volte.
Sono state dunque l’HTC, la Garmin del campione del mondo Hushovd e la Saxo Bank dei fratelli Haedo a prendere il comando delle operazioni e, complice la pioggia che ha iniziato a cadere rendendo difficoltoso per i corridori affrontare le curve, il gruppo si è sfilacciato fino a spezzarsi in più tronconi e non più di 50 atleti sono rimasti davanti. Nell’ultimo km è stato Henderson a portarsi in testa per lanciare la volata a Swift ma è stato Goss a tentare di sorprendere tutti partendo lunghissimo; il vincitore della Sanremo è stato tuttavia rimontato prima da Swift e poi da Sagan che è apparso il più forte e può recriminare per essere rimasto chiuso nell’ultima curva e aver approcciato la volata troppo indietro. 4° è giunto il sorprendente canadese Lacombe (Spidertech) davanti a Josè Haedo, all’altro argentino Borrajo (Jamis-Sutter Home), a un deludente Hushovd che si è piantato negli ultimi, a Phinney (BMC) e a Freire anch’egli rimasto fuori dalle prime posizioni al momento dello sprint. In seguito ai buchi che si sono creati nel finale Fuglsang (Leopard) e Morabito (BMC) hanno perso 11”, Alexander Efimkin (Team Type 1) e Andy Schleck (Leopard) 15” e Zubeldia (Radioshack) 26”.
In classifica generale Swift guida grazie agli abbuoni con 4” su Sagan, 6” su Goss e 10” su Lacombe e sul resto dei corridori arrivati nel primo gruppo, tra cui Leipheimer e Horner (Radioshack) e il nostro Damiano Caruso (Liquigas). La terza tappa, 196,2 km quasi completamente pianeggianti da Auburn a Modesto, sarà nuovamente dedicata ai velocisti ma i corridori dovranno fare attenzione al vento che potrebbe spirare forte nella parte centrale del percorso.
Marco Salonna