UN ABBRACCIO CHE VA OLTRE OGNI TRAGUARDO
Oggi si è corso, ma non si è gareggiato. Si è amato per 216 Km, donando ogni pedalatam ogni battito di cuore, ogni pensiero a Wouter Weylandt, alla sua amata Anne Sophie e a colui che ne erediterà l’anima.
Foto copertina: la Leopard compatta ed abbracciata sul traguardo di Livorno (foto Bettini)
La vita, oggi, fin dalle prime tenue luci dell’alba, ha donato l’immortalità a Wouter Weylandt. Ogni gesto umano era accompagnato dal ricordo del giovane ciclista. Di Wouter anche la natura, nelle sue forme più variegate, ne è stata inaspettatamente ricca. Tantissimo. Da esser quasi sorpresa dal riuscire a contenere le qualità dell’angelo belga. La luce del sole si è arricchita del suo sorriso infinito. Il cielo terso della purezza del suo animo. Il grecale, che soffiava da nord-est, rafforzato con la sua unica voce. Si vive e si piange. Tutti per te adorato campione. E’ impensabile non riuscirci a portar via una lacrima. Non saremmo parte della tua rinascita. E’ il tuo giorno, e siamo pronti a volerti celebrare fin da subito, gettando via per sempre ogni maledetto pensiero precedente. Il sapore del pianto così è puro, i nostri cuori gioiosi. Il magistrale Silenzio ha dato inizio al tuo giorno ingemmando, ancor più, tutti noi. I tuoi amici, nemici, colleghi e compagni di squadra, poi, hanno fatto nascere un arcobaleno lunghissimo per abbraciarti in cielo. Senza inizio né fine. Da ammirare più e più volte lungo le caratteristiche strade liguri. In silenzio. Piano, senza turbare alcuno, nemmeno il sonno della tua vittoria più bella, che beata, dimora insieme alla tua amata Anne Sophie.
Antonio Scarfone