ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI RAPALLO

maggio 10, 2011
Categoria: Approfondimenti

Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.

Foto copertina: il podio rimasto vuoto e, sullo schermo, le immagini di un soccorso rimaston inutie (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Tragedia al Giro: muore Weylandt. Arrivati la moglie e il padre(Gazzetta dello Sport)

Dramma al Giro d’Italia. Muore il belga Weylandt (Corriere dello Sport – Stadio)

Belgian rider Weylandt dies in high-speed crash in Giro (The Independent)

Weylandt killed in Giro (The Daily Telegraph)

Le jour d’après (L’Equipe)

Le coureur belge Wouter Weylandt est mort (Le Monde)

Weylandt falleció al chocar con un muro (AS)

Weylandt se deja la vida en el Giro (Marca)

Drama en el Giro: muere Weylandt (El Mundo Deportivo)

Les équipiers de Wouter Weylandt restent au Giro (Le Soir)

Décès du coureur Wouter Weylandt: Leopard-Trek reste sur le Giro (Sud Presse)

Les équipiers de Wouter Weylandt restent au Giro (L’Avenir)

Fatale val in afdaling (De Standaard)

Wouter Weylandt, un gars sympa et jovial (La Dernière Heure/Les Sports)

Ploegmaats Weylandt blijven in Giro (Het Nieuwsblad)

Net als Casartelli (De Telegraaf)

Belgian Cyclist Dies After Crashing in Giro d’Italia(The New York Times)

Belgian cyclist Weylandt dies in crash (USA Today)

Cyclist killed in Giro crash (Herald Sun)

Belgian cyclist dies after Giro d’Italia crash (The Age)

Tragedy hits peloton in Giro (The Australian)

Belgian cyclist killed in horror crash (The Daily Telegraph – Australia)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Gnaldi: Gravissimo incidente a Weylandt; è in coma.

Pedale Pazzo: Ho visto delle immagini in diretta che francamente avrei preferito non vedere.

Lo hanno intubato e stano praticamente il massaggio cardiaco ma la situazione è gravissima. Dovrebbe essere subito trasportato in ospedale ma l’elicottero già arrivato dopo 20 e ripeto 20 minuti non è riuscito ad atterrare e ora praticamente dovranno trasportarlo in ambulanza, l’avessero fatto subito non avrebbero perso questi 20 minuti. Bisogna sperare nel miracolo.

Mauro Facoltosi: L’incidente è accaduto in una zona impervia… l’elicottero non era certo dietro l’angolo

Pedale Pazzo: A me sembra che abbiano le idee molto confuse, han già cambiato idea 3 volte.

Che la zona fosse impervia lo sapevano già da subito, bisognava trasportarlo in ambulanza subito dopo averlo intubato verso il fondo della discesa dove ci sono degli spiazzi buoni per l’elicottero. Stanno facendo questo solo ora, erano le 16.20 quando il ragazzo è caduto, ora sono le 17.20. Un’ora è tanta roba e non siamo a 3 mila metri sperduti sulle alpi.

Gnaldi: Sembrano non esserci più speranze, ahimé.

Pedale Pazzo: Non c’è l’ha fatta.

Gibosimoni: io credo che sia praticamente morto sul posto ma che lo abbiano voluto dire solo più tardi per rispetto alla famiglia. Altrimenti sarebbe veramente un scandalo esagerato un tal ritardo nei soccorsi, una tal calma e lentezza di tutti i soccorritori.

MirkoBL: Non c’è stato nessun ritardo nei soccorsi: la macchina medica si è fermata subito, c’erano i volontari di pronto soccorso e del Soccorso Alpino, l’elicottero era stato avvisato per tempo. A tutti quelli che hanno cercato di salvargli la vita non si può obiettare niente.

Pedra85: Un quarto d’ ora di massaggio cardiaco non lascia ben sperare…
Non ho parole, solo un grande dispiacere per uno di noi, oltre che per un futuro padre…

Versosella: è una morte simile a quella di Casartelli. Là non c’era il casco, qui sì.
Ma sono morti sul colpo, quasi sicuramente.
Fa impressone quel lago di sangue dalla testa: sembra la stessa immagine. Solo che allora al tour festeggiarono all’arrivo. Solo la sua squadra arrivò (ma forse era il giorno dopo) insieme, commovente, alla fine della tappa. tutti i corridori piangevano. Non ho mai dimenticato quella scena.
Il ciclismo è uno sport unico anche in questo. Nella tragedia, nel rischio che ci si prende, nella sua “silenziosa umiltà” nascosta. Nonostante il doping, nonostante quanto male se ne parli (da chi magari non è mai montato in sella).
Un abbraccio virtuale alla sua famiglia.

Pincopallino2005: Cose che succedono, quello che pero` mi fa veramente incazzare son le ammiraglie che suonavano per passare.

Pedale Pazzo: A questo punto credo sia l’ipotesi più probabile. La discesa era ripida e tecnica ed è stata affrontata a velocità incredibile. Anche prima della caduta io sinceramente mi sono spaventato in un paio di occasioni nel vedere alcune moto che non riuscivano a superare e staccare a distanza di sicurezza i ciclisti rimanendo spesso in mezzo, mentre le ammiraglie sembrava facessero una gara di gran turismo.

Mauro Facoltosi: Questa tragica notizia ha fatto passare in secondo piano tutta la cronaca di tappa. Sotto quest’ultimo aspetto la notizia principale è il ritardo di 1′14″ accusato da Sastre, costretto ad un cambio di bicicletta (ha finito la tappa su quella di Ardila)

MirkoBL: E Contador ha guadagnato 2″ al traguardo volante.

Hotdogbr: due parole sull’aspetto tecnico della corsa anche se passa in secondo piano di fronte alla tragedia di Weylandt, ora non so se in gruppo si sapesse delle condizioni del belga e questo abbia condizionato la corsa nel finale ma è significativo che non siano riusciti a prendere Vicioso e compagni che anzi hanno sempre aumentato il vantaggio, il punto è che tutte le squadre sono infarcite di scalatori e dunque non ci sono uomini in grado di controllare la corsa in queste tappe intermedie per i loro velocisti

Versosella: Finito il divertimento. Finito il Giro.
Come Casartelli.

Patavium82: Una tragedia. Povero Wouter, 25 anni. Ogni parola sembra di troppo in questi casi. Che possa continuare a pedalare in cielo.

Gibosimoni: Purtroppo il ciclismo è anche questo. Wouter vigila sempre su questo magnifico ma talvolta omicida sport. Una tragica fatalità. Condoglianze alla famiglia di cuore.

MirkoBL: Sento solo una grande tristezza.

N@po: Il giro è un racconto. La sua grandezza risiede nell’essere una metafora della vita. La morte a volte irrompe a sorpresa… Non ci puoi fare niente. La puoi solo osservare come tutte le altre grandi contraddizioni della vita. L’unica certezza che si può avere è che mai e poi mai un corridore vorrebbe che una sua disgrazia interrompesse lo svolgersi di quella che è stata la passione della sua vita e cioè la competizione ciclistica.

Mmeasso: Molto bella questa riflessione…
penso che non serva aggiungere altro…

Vedo23: Concordo!
E soprattutto spero che non sbuchino i soliti media sciacalli, a speculare sulle disgrazie altrui… Il Giro e il Team Leopard devono continuare, anche per onorare le fatiche immani e i rischi, a volte notevevoli, che questi ragazzi affrontano quotidianamente, di certo per molti meno zeri nello stipendio di piloti di F1 o – pensando ad un gioco ancora meno pericoloso – dei calciatori…
Tutti noi veri appassionati siamo rimasti spiaciuti veramente, e non ricerchiamo scoop o teatri lacrimevoli. Sappiamo che la bicicletta può farci del male – lo sanno bene molti del forum! -, sappiamo che la strada è ruvida e dura, sappiamo che le auto e altri pericoli possono darci spiacevoli sorprese.
Possono tradirci gli altri, le condizioni della strada, le nostre forze, la ma bici no, quella non ci tradisce mai: è la nostra passione e la viviamo, fino in fondo.
Un pensiero sentito e senza fanfare per il povero Wouter.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

BIANCO, ROSSO E VERDE
I MISTERI DELLA CASSAPANCA

In queste tristi ore non ce la sentiamo di “scherzare” col Giro. Siamo in lutto come tutto il movimento ciclistico e piangiamo la scomparsa di un amico, prima che di un corridore.
Le nostre due rubriche leggere torneranno tra qualche giorno.

La redazione

Una sola segnalazione riguardo l’ordine d’arrivo riportato su Televideo RAI: il corridore arrivato 4° è Daniel Moreno Fernandez (Katusha Team) e non Javier Moreno Bazán, corridore che, tra l’altro, non sta nemmeno disputando il Giro, tantomeno la sua formazione (Andalucía-Caja Granada)

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Genova / Quarto dei Mille – Livorno

Genova: cielo sereno, 18,7°C, venti deboli da N (8-11 Km/h), umidità al 60%, mare quasi calmo
Sestri Levante (Km 44,3): cielo sereno, 21°C (percepiti 22° C causa vento), venti deboli da NW (5-8 Km/h), umidità al 48%, mare calmo
Ceparana-Carpena – rifornimento (Km 99,5): cielo sereno, 22,2°C (percepiti 24° C causa vento), venti deboli da N (3 – 6 Km/h), umidità al 35%
Lido di Camaiore – T.V. (Km 144,9): poco nuvoloso, 22,1°C (percepiti 23,5°C causa vento), venti deboli da N (5 – 10 Km/h), umidità al 45%, mare quasi calmo
Livorno: cielo sereno, 23,4°C (percepiti 24,5°C causa vento), venti moderati da NW (13 – 14 Km/h), umidità al 41%, mare poco mosso

I TITOLI DELL’UNITA’

Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

A GENOVA: SCHROEDERS BATTE ALLO SPRINT BAILETTI
Continua nel “Giro” il dominio degli stranieri
L’attacco del giovane biancoceleste – La reazione di Poblet – Oggi il circuito di Cagliari (118 Km)

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ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma

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