BEN, BRAVO, BIS: SWIFT SFRECCIA A GINEVRA
Il britannico del Team Sky ottimamente supportato dai compagni di squadra si aggiudica l’ultima tappa del Giro di Romandia davanti al nostro Viganò e al grande favorito Freire mentre Evans si aggiudica la classifica generale davanti a Martin e Vinokourov, che ha tentato la sortita nel finale, e rimane imbattuto in stagione nelle corse a tappe dopo aver vinto la Tirreno-Adriatico.
Foto copertina: non è la dea Kali… è il britannico Swift che si aggiudica la tappa conclusiva del Tour de Romandie (foto Bettini)
Non è stata una tappa di trasferimento quella conclusiva della corsa elvetica, 164 km da Champagne a Ginevra. Fin dall’inizio si sono susseguiti gli scatti e la BMC di Evans ha avuto vita molto dura nel controllare la corsa, già al km 3 è nata infatti la prima fuga di giornata con Gusev (Katusha), Garcia Acosta (Movistar), Quemeneur (Europcar), Bobridge (Garmin) e Westra (Vacansoleil), distanziato in classifica generale di 1′42” da Evans: per questa ragione il tentativo non è decollato e mentre gli altri 4 venivano ripresi Gusev ha rilanciato l’azione venendo raggiunto in seguito da Chris Soerensen (Saxo Bank), a caccia di punti per la maglia rosa di miglior scalatore, Kern (Europcar) , Rohregger (Leopard), Van De Walle (Omega Pharma), Txurruka (Euskaltel), Ardila (Geox) e Danielson (Garmin), ma la presenza dello scalatore statunitense che aveva un distacco di 1′24” da Evans ha fatto sì che il gruppo si riportasse rapidamente sotto.
Ci hanno provato in seguito anche Martinez (Euskaltel), Arashiro (Europcar), Keizer (Vacansoleil) e Lelay (AG2R) ma il tentativo più serio è stato quello portato da Rolland (Europcar), Gadret (AG2R) e Kruijswijk (Rabobank), insieme ai quali per un certo tratto erano rimasti Lopez Garcia (Movistar) e il nostro Carrara (Vacansoleil). I due francesi e l’olandese sono evasi dal gruppo intorno al km 100 lungo l’ultima ascesa di giornata, il Col du Marchairuz, sono stati raggiunti nella successiva discesa da Brandle (Geox) e malgrado il vantaggio non abbia mai superato il minuto e dietro oltre alla BMC avessero iniziato a tirare la Liquigas di Sabatini e la Sky di Swift sono rimasti in avanscoperta fino a 6 km dal traguardo.
Gli uomini di Scott Sunderland hanno preso il comando delle operazioni rintuzzando un attacco di Vinokourov, a caccia del secondo posto nella generale in cui era distanziato di 1” da Martin, e Swift, che già nella tappa di Neuchatel pur dovendosi accontentare del 4° posto si era dimostrato il più forte in volata, ha finalizzato il lavoro dei compagni di squadra iniziando lo sprint in testa e imponendosi nettamente davanti al nostro Viganò (Leopard), che al Giro d’Italia si dividerà il ruolo di velocista principe della squadra con Weylandt vista l’assenza di Bennati, e a Freire (Rabobank); il tre volte campione del mondo rimane dunque a secco dopo i due successi alla Vuelta a Andalucia di inizio stagione mentre Swift conquista il quarto successo del 2011. 4° e 5° gli altri azzurri Sabatini e Gasparotto (Astana), 6° e 9° i due giapponesi Beppu (Radioshack) e Arashiro (Europcar), 7° un Martin sempre attento nelle prime posizioni e 8° un Nicolas Roche (AG2R) che rimane però una delle delusioni di questa prima parte di stagione, mentre la top ten è stata chiusa da Sanz (Movistar).
In classifica generale Evans ha la meglio con 18” su Martin, 19” su Vinokourov, 31” su Pinotti, 41” su Intxausti, 51” su Weening, 52” su Brajkovic, 58” su Brutt e 59” su Talansky, che si è aggiudicato la classifica dei giovani dimostrandosi competitivo non solo a cronometro ma anche in salita e può maledire la caduta nel prologo senza la quale avrebbe potuto lottare con Evans; Chris Soerensen ha strappato a Kvachuk (Lampre) la maglia rosa di miglior scalatore mentre Brandle ha vinto la classifica a punti e la Garmin quella a squadre. L’attenzione si sposta ora su Venaria Reale dove sabato 7 prenderà il via un attesissimo Giro d’Italia che avrà un percorso tra i più duri di sempre e una starting list di prim’ordine.
Marco Salonna