NON SBAGLIA MAI UN COLPO!
Nella quarta frazione del Romandia, Alexandre Vinokourov si impone staccando nel finale Cherel e Tony Martin e si issa al secondo posto della generale, anche se Brutt rimane ancora lontano. Cunego in gruppo, oggi la crono decisiva con Evans favorito.
Foto copertina: “Vino” lanciato a tutta sul traguardo di Neuchatel (foto AFP)
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo Alexandre Vinokourov. Ma, visto che c’è, ce lo teniamo ben stretto senza pensieri particolari. Il capitano-leader-padrone dell’Astana vince con la consueta classe, come già gli era capitato anche ai Paesi Baschi, una bella tappa al Giro di Romandia dando segnali importanti sul suo stato di forma.
165 chilometri per raggiungere Neuchatel con tanti piccoli strappetti (ma due soli Gpm), ed il primo scatto convinto è quello di Sorensen (Saxo Bank) al quale si aggiungono Cousin, Konovalovas e Kuchynski che riescono a prendersi un margine massimo di 4’45”. La fuga viaggia di comune accordo ed il gruppo non si danna certo l’anima per riprenderli, anche quando in testa rimangono in tre visto che per Cousin la salita dell’Enges è fin troppo dura, mentre non ha gli stessi problemi Sorensen (l’ha vinta lui la tappa del Terminillo dello scorso anno, vuoi che faccia fatica in salita?) che stacca i compagni di fuga e prova ad andare avanti da solo, anche se ai meno dieci il suo vantaggio sul gruppo è di soli 28”. Ed, infatti, viene ripreso ai meno sette proprio in concomitanza con l’allungo di Westra (Vacansoleil) che però non va da nessuna parte ed il gruppo si prepara all’ultimo strappo, -3 alla fine.
Appena la strada sale, il primo a dare l’accelerata è Tony Martin (HTC-Columbia) che non fa le prove per la crono ma vuol provare a vincerla questa tappa: il suo affondo fa male e se ne accorgono Cherel e, soprattutto, Vino che si mettono alla ruota del tedesco per l’azione che decide la tappa.
Ma i colpi di scena non sono finiti visto che tutti conoscono la scaltrezza del corridore kazako: partita la volata non sembra avere lo scatto dei tempi migliori e così, quando vede con la coda dell’occhio che il francese dell’AG2R gli vuole fare le scarpe, Vino tende leggermente a chiuderlo fino a costringere Cherel a tirare i remi in barca ed alzare il braccio destro al cielo in segno di protesta nei confronti della giuria. Che, però, conferma subito l’ordine d’arrivo con Tony Martin terzo ed il gruppo, che però viene accreditato dello stesso tempo, che trova Ben Swift pronto a sprintare davanti a Freire e Vigano. Cunego non ci ha provato e rimane nella pancia del gruppo.
Il successo di tappa consente a Vinokourov di guadagnare 10” di abbuono issandosi al secondo posto della generale a 32” da Brutt, con Cunego sempre terzo ed Evans quarto. Ma è quest’oggi che si decide la corsa con i 20 chilometri a cronometro da Aubonne a Signal-de-Bougny: favorito numero Evans, ovviamente per la maglia gialla, visto che Brutt contro il tempo rischia di pagare molto in termini di secondi. Per l’Italia, invece, si spera in un exploit di Marco Pinotti, anche perché sarà dura per Damiano Cunego rimanere sul podio.
Saverio Melegari