DA GILBERT A… GILBERT

aprile 18, 2011
Categoria: 5) AMSTEL GOLD RACE, News

Gilbert succede a se stesso, vincendo per il secondo anno consecutivo l’Amstel Gold Race, a pochi giorni dal successo conseguito alla Freccia del Brabante. Una vittoria perfetta quella del campione belga, coadiuvato da una squadra da applausi, scaturita lungo la finale scalata al Cauberg.

Foto copertina: Gilbert sembra quasi salutare tutti gli avversari sul traguardo dell’Amstel (foto Bettini)

Dal Brabante all’Amstel, da Gilbert a Gilbert. Si cambia regione geografica passando dal Belgio all’Olanda, ma il nome del vincitore resta lo stesso. Sempre lui, Philippe, pronto ancora una volta a stupire tutti con una facilità d’azione disarmante che fa così sembrare l’ultimo passaggio sul mitico Cauberg una passeggiata. Questa volta non solo il vallone mostra una condizione di forma eccelsa ma anche una gestione della corsa impeccabile. Grandi meriti vanno anche all’Omega Pharma Lotto capace di condurre il proprio capitano tra le insidiose stradine olandesi proteggendolo al meglio in ogni fase della gara. Si piazza al secondo gradino del podio Joaquim Rodriguez, terzo è un ottimo Gerrans.
Il tempo, nella piazza del mercato di Maastrich, è bellissimo. Il sole risplende sulla folla degli appassionati che fin dal mattino vi si sono radunati. La fuga della prima ora vede protagonisti gli italiani Ponzi e De Negri, l’olandese Timmer ed il belga Degand, evasi dal gruppo intono al Km 60. I quattro avranno un vantaggio massimo di circa 12 minuti ai meno 100 Km dall’arrivo. Le côtes si susseguono, con il Cauberg che quest’oggi sarà affrontato ben 3 volte, l’ultima coinciderà con l’arrivo. Il ritmo in testa al gruppo aumenta prima con un allungo di Luis Leon Sanchez nell’ascesa del Sibbergrubbe e poi ancor di più al secondo passaggio sul Cauberg grazie all’impulso del campione belga Devolder. Il vantaggio dei quattro in fuga è ormai rientrato nel minuto. Davanti rsetano i soli De Negri e Degan. La Rabobank sente la corsa di casa ed è allora la volta di Barredo a sganciarsi dalla testa del gruppo per riuscire a raggiungere il duo al comando. Insieme avranno un vantaggio massimo mai superiore al minuto. Davanti c’è l’Omega Pharma Lotto a guidare il plotone quando, in vista del Kruisberg, due possibili protagonisti dell’Amstel escono in pessimo modo fuori dai giochi. Una caduta, infatti, vede coinvolti Cancellara e Frank Schleck. Lo svizzero, dolorante, riparte per ultimo, cercando poi, insieme al campione lussemburghese, di riacciuffare la coda di un gruppo ormai allungato alla cui testa i migliori sono già schierati nelle posizioni che contano. E’ la volta dell’Eyserbosweg, ben 1100 metri all’8,1 % di pendenza media. La sua ascesa mette a nudo i reali valori in gioco. Il gruppo, numerosissimo fino a quel punto, si riduce ad una ventina di unità grazie ad uno bello scatto del russo Kolobnev. In cima, tra i migliori, scollinano Gilbert con altri 2 Omega Pharma (Van Den Broeck e Vanendert) ben 4 Rabobank (Gesink, Freire, Martens e Tankink) il duo Katusha Kolobnev-Rodriguez, Leukemans, Vinokourov, Cunego ed Andy Schleck, “libero” ormai di agire vista l’inattesa assenza del fratello maggiore. Riesce, tra il tratto in discesa ed il successivo e più facile Fromberg, ad accodarsi anche Di Luca ma l’abruzzese insieme a Cunego usciranno di scena sul Keutenberg, penultima côte prevista. E’ Rodriguez a scollinare con pochi secondi di vantaggio. La cosa non impensierisce Gilbert, rassicurato anche dal lavoro di Vanendert che ricuce il gap. Restano i 1200 metri del Cauberg da affrontare per l’ultima volta con ormai soli 12 Km da percorrere. Va di scena una bella azione di Andy Shleck che arriva a guadagnare 12” sugli inseguitori. Gilbert dà una mano al compagno di squadra, cerca poi collaborazione con i quattro Rabobank, non la ottiene. Oggi, però, niente può scalfire la superiorità di Philippe. Prontissimo si rimette in testa ad aumentare l’andatura e far si che tutti possano arrivare all’ultimo chilometro con soli 5” di ritardo da Andy che già assaggia le prime rampe del Cauberg. Ai 600 metri è prima Rodriguez a raggiungere e superare Andy, Gilbert non si fa sorprendere, in un attimo passa prima il lussemburghese ormai stanchissimo, e poi lo spagnolo andando così a bissare il successo dello scorso anno.

Antonio Scarfone

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