Il “PURITO”… MA COL BRIVIDO

aprile 4, 2011
Categoria: News

Nella prima tappa del Giro dei Paesi Baschi, Joaquin Rodriguez si impone a Zumarraga dopo un bel forcing sull’ultima salita a tre chilometri dall’arrivo. Per lui buona volata ma esulta troppo presto e per un paio di centimetri Samuel Sanchez non lo beffa. Molto bene anche Chris Horner, si salva Damiano Cunego.

Foto copertina: Joaquin Rodriguez esultante sul traguardo di Zumarraga (foto Reuters)

Per un attimo Joaquin Rodriguez sembrava Erik Zabel e Samuel Sanchez aveva le parvenze di Oscarito Freire. Ed invece che in un grigio paesotto dei Paesi Baschi sembrava via Roma a Sanremo. Quando il tre volte campione del mondo sbucò da dietro la ruota di Zabel che stava già esultando e fu bruciato proprio sul traguardo.
Stava per ripetersi la stessa cosa anche in questa prima tappa di un Giro dei Paesi Baschi che si preannuncia interessante, con tanti protagonisti pronti ad entrare in battaglia fra di loro, salite brevi ma ripide, distacchi minimi, ed almeno una buona dozzina di corridori pronti a contendersi tappe maglia gialla finale.
Prima frazione abbastanza corta, 151 chilometri, tutta nei dintorni di Zumarraga anche per favorire chi si è sciroppato il viaggio dal Belgio e dai muri del Fiandre per prendere il via alla corsa a tappe spagnola. Gara caratterizzata dalla fuga a tre con Tankink (Rabobank), Perget (AG2R-La Mondiale) e Rovny (Team RadioShack). Il trio riesce a raggiungere anche sette minuti di vantaggio ma i sei Gpm di giornata sono abbastanza per metterli in difficoltà. Il gruppo, almeno fino ai -45 è guidato dagli uomini Euskaltel per tenere davanti Samuel Sanchez.
Dopo il terzo Gpm di giornata, Perget si dimostra poco abile in discesa ed ha grosse difficoltà in quanto viene staccato dagli altri due ma, dopo tre chilometri quando la strada torna a salire, riesce a ricucire il divario.
Ma già da l’Alto de Barbaris, -29 dal traguardo, con andatura dei fuggitivi che cala il gruppo è tirato dagli uomini Leopard-Trek per favorire Frank Schleck visto che Fuglsang e Andy sono in testa a menar le danze. La fuga viene ripresa a meno tredici dalla fine e tocca alla locomotiva Jens Voigt scremare il gruppo. Si va sull’ultima salita, l’Alto de Antigua, e i gregari Leopard si levano di mezzo è bagarre totale con Schleck che però rimane piantato e gli italiani, Di Luca, Cunego e Basso in controllo.
E così il primo a mettere fuori il naso è Hoogerland (Vacansoleil) seguito come un ombra da Chris Horner (RadioShack): il vincitore del “Pais Vasco” 2010 sembra rimanere lontano ma poi recupera e supera l’olandese che si pianta. Dietro si vede bene Cunego che rimane intorno alla 4°-5° posizione prima di mollare la presa ed allora Horner allunga e solo nel finale gli ritorna sotto sia Joaquin Rodriguez che Samuel Sanchez.
Scollinato con pochissimi secondi (mentre i più attardati sono costretti ad andare a piedi) in discesa, poi, quasi subito rientra anche Kloden mentre tutti gli altri perdono quei 4-5 secondi determinanti. Horner tira per tutto l’ultimo chilometro per incrementare il vantaggio, cerca di partire d’anticipo Kloden ma Rodriguez chiude la strada, prende l’ultima curva in testa e resiste per un paio di centimetri alla rimonta sul colpo di reni di Sanchez. Terzo Kloden e quarto Horner (distanziato di un secondo) mentre il secondo gruppetto arriva a 6” ed è regolato da Hesjedal davanti ad un buon Cunego. Scompaiono nel finale, invece, sia Basso che Di Luca.

Saverio Melegari

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