GIRO D’ITALIA, ECCO LE MAGLIE DELL’UNITA’
Presentate al Martini Bar di Corso Venezia a Milano le maglie del Giro d’Italia 2011, che premieranno i leader delle varie classifiche della corsa Rosa. Una linea di abbigliamento che come sempre da alcuni anni è disegnata da Dolce & Gabbana. Presenti alla festa la madrina del Giro Cristiana Capotondi, che abbiamo intervistato, e Filippo Pozzato, uomo di punta del Team Katusha.
Foto copertina: la maglia rosa del centocinquantenario, con il colletto tricolore (www.civisonline.it)
Hanno preso forma le maglie del Giro dell’Unità d’Italia. La presentazione è avvenuta martedi sera nel centralissimo Martini Bar by Dolce & Gabbana di Corso Venezia a Milano, a pochi passi da Piazza Duomo, luogo dove il prossimo 29 maggio si concluderà l’edizione 2011 della Corsa Rosa. Numerosi gli invitati, a partire dall’attrice romana Cristiana Capotondi, che quest’anno sarà la madrina della manifestazione, e da Filippo Pozzato, unico ciclista presente.
Nessuna novità in fatto di colori, con la rossa che continuerà a rappresentare la classifica a punti (ha sostituito lo scorso anno la ciclamino), componendo il tricolore italico con le già consolidate maglia verde degli scalatori e bianca dei giovani. Una linea di abbigliamento che sarà disponibile a chiunque grazie al merchandising creato apposta per la Corsa Rosa.
Non manca molto al 7 maggio, data in cui con una cronosquadre il Giro partirà dalla reggia di Venaria Reale alla volta di Torino. Saranno 3 settimane speciali, un avvenimento che coinvolgerà milioni di appassionati che scenderanno in strada per acclamare i propri beniamini, coi più temerari che andranno ad assalire le grandi montagne del Giro su tutta la penisola – fino alla lontana Sicilia e allo spettacolare scenario dell’Etna – emulando i campioni. Campioni che su queste montagne dovranno sfidarsi per contendersi il vessillo più prestigioso, quella Maglia Rosa che per l’edizione 2011 avrà un significato ancora più speciale, soprattutto per i corridori italiani.
L’attesa cresce, le emozioni anche. E sono quelle che solo il Giro d’Italia sa offrire.
Andrea Giorgini