BOONEN METTE LA CILIEGINA AD UNA GAND SPETTACOLARE

marzo 28, 2011
Categoria: 2) GAND - WEVELGEM, News

E’ stata una ridda di emozione l’ultima edizione della classica belga. Il continuo avvicendarsi delle situazioni di gara l’ha resa particolarmente appassionante agli occhi dei tifosi belgi che, si sa, hanno il palato fine. E’ andata a finire che si è arrivati comunque allo sprint, classica conclusione della Gand – Wevelgem, ma con un gruppo selezionato e privo dei velocisti più attesi. Tranne Boonen che non ha avuto nessuna difficoltà a regolare i più prossimi avversari, il primo dei quali è stato il nostro Bennati.

Foto copertina: la volata finale, con Boonen in pieno agone (foto Bettini)

L’edizione 2011 della Gand Wevelgem ha lasciato negli occhi dell’appassionato di ciclismo una serie di immagini che caratterizzano questo sport e che lo rendono così bello. Durante la corsa – specialmente quando mancavano una sessantina di km alla fine – si sono infatti mescolati continuamente scenari che l’hanno resa attraente e incerta fino alla linea del traguardo. In Belgio la variabilità del tempo accompagna spesso le gare ciclistiche ma, invece, questa volta è stata l’incertezza della corsa che, al contrario, ha animato una giornata meteorologicamente stabile. Pur nutrendo la sua fama di ‘sprinter classic’, includendo nella starting list diversi nomi ‘veloci’, la Gand Wevelgem comprendeva ai nastri di partenza anche uomini d’attacco, confermando in questo modo come tale corsa avrebbe potuto mantenere un andamento variegato. La fuga di giornata, ad esempio, già includeva un attaccante nato come Thomas Voeckler, al quale si univano Schmitz, Zingle, Timmer e Van Vooren. Il francese sembrava il più pimpante, tant’è che solo sul secondo passaggio del Monteberg alzava bandiera bianca mentre alle sue spalle facevano capolino Van Avermaet e Nuyens dopo un tentativo di un terzetto composto da Flecha, Boonen e Gilbert, abortito quasi subito. La corsa si animava quindi sull’ultimo passaggio del Kemmelberg, quando Sagan si lanciava deciso in testa. Alle sue spalle si creava un terzetto composto dal compagno di squadra Bodnar, Stannard e Sylvain Chavanel, che raggiungevano lo slovacco in discesa. A 35 km dalla fine i quattro in testa iniziavano ad aumentare il vantaggio sul gruppo, tirato a turno da BMC, Saxo, Omega Pharma e HTC, mentre la Quick Step nicchiava in sordina vista la presenza di Chavanel nel gruppo di testa. Il vantaggio massimo veniva segnato ai 26 Km dal termine, quando i quattro in testa riuscivano ad avere 42” sul gruppo. Una situazione simile a quanto visto ad Harelbeke il giorno prima, ma questa volta il gruppo decideva di aumentare il ritmo nell’impetuoso tentativo di risalita. Lo stesso Philippe Gilbert si metteva a tirare in testa , mentre una caduta con conseguente rallentamento metteva fuori gioco due nomi caldi per la vittoria finale come Hushovd e Cavendish. Si arrivava così ai meno 2 Km dall’arrivo con l’estremo tentativo di allungo di Stannard, con il gruppo ormai ad una decina di secondi di ritardo. A questo punto era proprio la Quick Step a prendere in mano le redini della corsa, visto che ormai Chavanel era stato risucchiato indietro insieme a Sagan e Bodnar. Era l’arrivo di un gruppo ristretto, dopo che anche l’inglese della Sky veniva raggiunto e superato ai 300 metri dal traguardo. Lo sprint vedeva così lo spunto vincente di Tom Boonen, che grazie ad una tattica di squadra ideale riusciva a imporsi su Bennati – finalmente uno squillo importante in una classica del nord per l’aretino della Leopard – e su Farrar.

Antonio Scarfone

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