VOECKLER FA IL BIS A NIZZA, GENERALE A MARTIN
Secondo successo di tappa per il campione di Francia che stacca il nostro Ulissi nella discesa del Col d’Eze al termine di una fuga da lontano. Nessun problema per il tedesco che non subisce attacchi diretti dagli avversari e si aggiudica la sua seconda corsa a tappe stagionale dopo la Volta ao Algarve.
Foto copertina: Voeckler a segno anche a Nizza (foto Bettini)
Vittoria in solitaria per Thomas Voeckler nell’ultima tappa della Parigi-Nizza. L’alsaziano dell’Europcar è andato in fuga insieme ad altri 10 corridori e nella discesa del Col d’Eze ha avuto la meglio su Ulissi (Lampre), con il quale era rimasto al comando nell’ultima ascesa. L’andatura del gruppo è stata sostenuta ma il solo Samuel Sanchez (Euskaltel) ha tentato un attacco sull’ultima salita che gli ha consentito di portarsi al 5° posto in classifica generale dietro al vincitore Martin (HTC), che ha controllato agevolmente la situazione, a Kloeden (Radioshack), a Wiggins (Sky) e a Taaramae (Cofidis).
La tappa, 124 km da Nizza a Nizza con 5 gran premi della montagna tra cui il Col de la Turbie e il Col d’Eze in rapida successione negli ultimi 40 km, è stata nuovamente caratterizzata dal maltempo ed è stata combattuta fin dalle prime battute finchè al km 34, nella discesa della Côte de Duranus, il tedesco Gerdemann (Leopard) si è avvantaggiato e su di lui si sono portati i francesi El Farès (Cofidis), Pauriol (FDJ) e Voeckler (Europcar), i baschi Lopez Garcia (Movistar) e Izagirre (Euskaltel), il lussemburghese Didier (Saxo Bank), il kazako Vinokourov (Astana), lo statunitense Busche (Radioshack) e i nostri Ulissi (Lampre) e Carrara (Vacansoleil), indubbiamente gli italiani che più si sono distinti in questa edizione della Parigi-Nizza.
La presenza di Carrara, 13° in classifica generale a 2′50” da Martin, ha fatto sì che il gruppo non lasciasse più di 3′15” al gruppo dei battistrada, dal quale lungo la salita del Col de Calaïson perdevano contatto prima Busche, poi Gerdemann vittima di un incidente meccanico e poi piuttosto sorprendentemente anche Vinokourov; sul Col de la Turbie anche Didier e Pauriol, che nel frattempo aveva conquistato i punti necessari per consolidare la sua maglia a pois, alzavano bandiera bianca e anche nel gruppo tirato dalla Radioshack di Kloeden e dalla Sky di Wiggins c’era grande selezione finchè non rimanevano davanti in 22 con tutti i migliori della classifica, ad eccezione di Tondo (Movistar) e Kreuziger (Astana), con la maglia gialla Martin ben protetto dal compagno Van Garderen.
Sulle prime rampe del Col d’Eze un brillante Ulissi ha attaccato con il solo Voeckler in grado di tenergli la ruota mentre a metà salita Samuel Sanchez ha attaccato guadagnando però solo un centinaio di metri sul gruppetto dei migliori guidato con un passo regolare da Van Garderen. Lungo la prima curva della discesa Ulissi è arrivato lungo e Voeckler ne ha approfittato per guadagnare un leggero margine che ha poi aumentato gradualmente fino al traguardo di Nizza in cui si è imposto con 16” sul veneto, mentre Sanchez veniva atteso da Izagirre e si riportava su El Farès, Lopez Garcia e Carrara: il francese chiudeva 3° a 1′06” davanti al campione olimpico e all’altro basco con il bergamasco 6° a 1′08” mentre Rojas (Movistar), riuscito sorprendentemente a rimanre con i migliori, regolava il gruppetto dei big giunto a 1′22”.
La vittoria finale è dunque andata a Martin con 36” su Kloeden, 41 su Wiggins, 1′10” su Taaramae e 1′13” su Sanchez che grazie all’azione nel finale ha superato Peraud (AG2R), 6° a 1′24”: chiudono la top ten Brajkovic, Leipheimer, Mollema e Monfort con Carrara 11° a 2′35” e Ulissi 19° a 8′14”. La maglia a pois è andata a Pauriol, quella verde della classifica a punti ad Haussler (Garmin) e quella bianca di miglior giovane a Taaramae mentre la Radioshack si è aggiudicata la classifica a squadre.
Marco Salonna