DI GREGORIO…MAGNO A SOPHIA ANTIPOLIS

marzo 13, 2011
Categoria: News

Assolo dello scalatore francese dell’Astana che se ne va a 13 km dal traguardo e vince una frazione resa durissima dal maltempo davanti a Samuel Sanchez e Uran. Pressochè invariata la classifica generale con Martin a un passo dalla conquista della Parigi-Nizza, Col d’Eze da affrontare nell’ultima tappa permettendo.

Foto copertina: Di Gregorio primo a Biot (foto Bettini)

Vittoria a sorpresa di Remy Di Gregorio nella sesta e penultima tappa della Parigi-Nizza. Il marsigliese dell’Astana è uscito dal gruppo quando mancavano 13 km al traguardo di Biot-Sophia Antipolis e ha resistito al ritorno degli inseguitori imponendosi con 5” su Samuel Sanchez (Euskaltel) e Uran (Sky), mentre Martin (HTC) è giunto 5° a 7” e ha conservato saldamente la maglia di leader. Il maltempo ha condizionato la corsa provocando moltissimi ritiri tra cui quelli di Sagan (Liquigas), Frank Schleck (Leopard), Roche (AG2R) e dei nostri Capecchi e Agnoli (Liquigas), Righi e Gavazzi (Lampre).
La tappa, 215 km da Brignoles al parco tecnologico Sophia-Antipolis di Biot, con due salite di prima categoria nella parte centrale del percorso e un impegnativo circuito finale di 18 km con l’ultimo tutto all’insù, è stata dunque caratterizzata da pioggia e freddo e da una grande combattività dei corridori fin dalle prime fasi. a fuga buona è, infatti, riuscita a partire solo al km 82, ad opera di Kroon (BMC) e Berthou (Bretagne) che hanno guadagnato un margine massimo di 5′15” su un gruppo nel quale era molto attivo Westra (Vacansoleil) che sulle varie ascese di giornata ha guadagnato i punti necessari per aggiudicarsi la maglia a pois di miglior scalatore. Il plotone inseguitore si è gradualmente ridotto fino a una cinquantina di unità e tra i corridori che hanno perso contatto ci sono stati anche Vinokourov (Astana), che pure aveva tentato la fuga nelle prime fasi, Van den Broeck (Omega Pharma) e soprattutto Luis Leon Sanchez (Rabobank) che era 11° in classifica generale, mentre Van Garderen (HTC), principale gregario di Martin, è stato tagliato fuori da una caduta insieme ad Haussler (Garmin) a 18 km dal traguardo.
Lungo il circuito finale prima Berthou e poi Kroon hanno dovuto arrendersi al ritorno del gruppo, guidato dalla Movistar di Tondo, e subito dopo ci ha provato in un tratto in salita Di Gregorio. Lo scalatore dell’Astana., già 4° nella tappa vinta da Voeckler, ha guadagnato fino a 20” e gli uomini di Unzue malgrado fossero in tre non hanno avuto la forza di riprenderlo. Il maggior brivido per il francese è stato un rischio di caduta in una curva a 2 km dal traguardo. Di Gregorio ha resistito anche sul duro strappo finale e si è imposto con 5” su Samuel Sanchez (Euskaltel) e Uran (Sky), 7” su Kloeden (Radioshack), Martin e Taaramae (Cofidis) e 9” su Brajkovic (Radioshack), Wiggins (Sky) e Tondo mentre Carrara (Vacansoleil) è stato nuovamente il primo degli italiani chiudendo 21° a 29”. Da segnalare una bruttissima caduta di Kiserlovski (Astana) che si è ritrovato disteso sotto un camion parcheggiato a 3 km dal traguardo, mentre l’olandese Maaskant in un altro capitombolo ha riportato la frattura di ben sette costole.
Minime variazioni in classifica generale che vede Martin sempre al comando con 36” su Kloeden, 41” su Wiggins, 1′10” su Taaramae, 1′21” su Peraud (Omega Pharma), 1′29” su Samuel Sanchez e 1′34” su Brajkovic. Al tedesco non rimane che superare l’ostacolo dell’ultima tappa, 124 km da Nizza a Nizza con la tradizionale ascesa del Col d’Eze, 4,3 km al 6,7% a 16 km dal traguardo e immediatamente preceduta da quella di La Turbie, altro GPM di 1a categoria.

Marco Salonna

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