MARTIN, IL MARZIANO RE DEL TIC-TAC

marzo 12, 2011
Categoria: News

Prestazione impressionante del tedesco che nella crono di Aix-En-Provence rifila distacchi pesanti a tutti gli avversari e strappa la maglia gialla a Kloeden ipotecando il successo finale della Parigi-Nizza quando mancano due tappe alla conclusione. Sul podio di tappa Wiggins e Porte, perde invece terreno Carrara

Foto copertina: Martin lanciato verso Aix-en-Provence e verso un quasi certo successo finale (foto Bettini)

Colpo doppio di Tony Martin nella crono della Parigi-Nizza, 27 km da Rognes ad Aix-en-Provence. Il tedesco favorito della vigilia si è aggiudicato la sua seconda prova contro il tempo in stagione dopo quella della Volta ao Algarve precedendo di 20” il britannico Wiggins (Sky), di 29″ l’australiano Porte (Saxo Bank) e di 46″ l’ex maglia gialla Kloeden (Radioshack), che ora in classifica generale insegue Martin a 36” mentre Wiggins è 3° a 39”.
Il percorso della crono prevedeva i primi 15 km in leggera discesa seguiti dalla Côte de la Cride, 5,3 km al 4,1% di pendenza, e dalla planata finale verso Aix-En-Provence negli ultimi 7 km. I primi a far segnare tempi significativi sono stati il francese Riblon (AG2R) con 36′02”, il britannico Thomas (Sky) con 35′25” ma a fare la differenza sono stati l’olandese Westra (Vacansoleil) che, nonostante le energie profuse nellla lunga fuga della tappa precedente, ha fermato il cronometro a 34′22”, seguito dal giovane statunitense Talansky (Garmin), secondo al Tour de l’Avenir 2010, con 34′30”. I tempi dei due sono rimasti a lungo imbattuti malgrado le buone prestazioni di Van Garderen (HTC), Vinokourov (Astana) e Devolder (Vacansoleil) che hanno fatto segnare rispettivamente un tempo di 34′52”, 34′53” e 35′12”.
Il primo a fare la differenza è stato l’australiano Porte (Saxo Bank), un po’ deludente sul Col de la Mûre dove non era riuscito a tenere il passo dei migliori, che già all’intertempo del km 15 aveva 9” di vantaggio su Vinokourov e Van Garderen e 13″ su Westra e ha concluso in 33′53”, tempo migliore di 29” rispetto a quello dell’olandese. Hanno chiuso con tempi piuttosto alti Rogers (Sky), Frank Schleck (Leopard), Spilak (Lampre) ed Hesjedal (Garmin) ed è stata leggermente al di sotto delle attese la prova di Leipheimer (Radioshack) che ha chiuso con 34′35” mentre si è distinto in positivo il francese Peraud (Omega Pharma) con 34′20”; poco dopo è arrivato Wiggins (Sky) che all’intertempo aveva un tempo di 15” migliore di quello di Porte e ne ha conservati 9 al traguardo, fermando il cronometro a 33′44”.
Il tempo del britannico ha resistito fino all’arrivo di Martin che sul tratto iniziale a lui più favorevole gli ha rifilato ben 22” per poi amministrare nella seconda parte e chiudere con 20” sull’ex campione del mondo su pista e 29″ su Porte. Il nostro Carrara (Vacansoleil) ha fatto quel che ha potuto in una specialità non sua chiudendo in 35′56” con 2′32” di distacco da Martin, comunque primo degli italiani di giornata appena davanti a Ulissi (Lampre) mentre un Samuel Sanchez (Euskaltel) sotto tono ha accusato un ritardo di 1′43” e la maglia gialla Kloeden ha perso 46” chiudendo al 4° posto di tappa dietro a Martin, Wiggins e Porte. 5° a 55” è giunto un ottimo Peraud (Omega Pharma), 6° a 57” Westra, 7° a 1′05” Talansky, 8° e 9° a 1′10” Taaramae (Cofidis) e Leipheimer e 10° a 1′29” Van Garderen.
In classifica generale Martin comanda con 36” su Kloeden, 39” su Wiggins, 1′10” su Taaramae, 1′14” su Peraud, 1′29” su Leipheimer, 1′32” su Brajkovic e 1′37” su Samuel Sanchez mentre Carrara è 15° a 2′28” e alla luce dei percorsi delle due tappe che ancora rimangono sembra durissima strappare la maglia gialla al tedesco. La sesta frazione, 215 km da Brignoles a Biot-Sophia Antipolis, presenta due GPM di 1a categoria in rapida successione nella parte centrale del percorso ma gli ultimi 64 km sono in discesa e pianura se si eccettuano alcuni strappi nel circuito finale da ripetere 2 volte, e alla luce della classifica che si è molto allungata potrebbe andare in porto una fuga da lontano.

Marco Salonna

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