PARIGI-NIZZA, KLOEDEN SI SCOPRE SPRINTER
Il veterano tedesco della Radioshack si aggiudica a sorpresa la tappa regina superando in volata Samuel Sanchez e Carrara, sulla carta più veloci di lui, e conquistando anche la maglia di leader. Oggi la crono di Aix-En-Provence che potrà rimescolare le carte
Foto copertina: il colpo di reni di Kloden (foto Fabrice Lambert)
Andreas Kloeden torna al successo a Vernoux-En-Vivarais. Il 35enne tedesco della Radioshack, già due volte sul podio al Tour de France ma apparentemente in declino dopo un 2010 anonimo e senza vittorie, fa la differenza sul Col de la Mûre insieme ad altri 7 corridori e grazie anche all’aiuto del compagno Brajkovic batte allo sprint il campione olimpico Samuel Sanchez (Euskaltel) e il nostro Matteo Carrara (Vacansoleil), iniziatore dell’azione in salita che ha fatto esplodere la corsa. Grazie agli abbuoni Kloeden balza anche al comando della classifica generale a discapito di De Gendt (Vacansoleil) che ha pagato gli sforzi dei giorni precedenti accusando oltre 15′ di ritardo.
La quinta frazione della Parigi-Nizza, 193 km da Saint-Symphorien-sur-Coise a Vernoux-en-Vivarais, era quella sulla carta più dura con 7 GPM da superare tra cui il già citato Col de la Mûre a soli 9 km dal traguardo ma anche la Croix de Chaubouret al km 54. Proprio sulla salita che sovrasta Saint-Étienne si è scatenata la battaglia con attacchi tra gli altri di Kreuziger e Vinokourov (Astana), Sylvain Chavanel (Quick Step), Chris Soerensen (Saxo Bank) e Paulinho (Radioshack), ma a fare la differenza è stato l’olandese Westra (Vacansoleil) che ha preso il largo nel finale dell’ascesa, dimostrando di avere ottime doti non solo a cronometro, dove è stato 2° alla Volta ao Algarve, ma anche in salita, mentre era già in difficoltà il suo compagno in maglia gialla De Gendt che faticava a tenere le ruote del gruppo. Sulla successiva discesa Westra è stato raggiunto dai baschi Lopez Garcia (Movistar) e Verdugo (Euskaltel) e dai francesi Dupont (AG2R), Jeannesson (FDJ) e Le Mével (Garmin) e i 6 hanno acquisito fino a 4′10” di margine.
Nelle successive ascese il gruppo dei big perdeva i pezzi, tra cui quasi tutti i velocisti ma anche un Sagan (Liquigas) non in perfette condizioni dopo la caduta di Nuits-Saint-Georges, mentre davanti Westra staccava uno a uno tutti i compagni di avventura con Dupont ultimo a cedere; anche l’olandese però subito dopo lo scollinamento del Col de Comberon, penultima ascesa di giornata, ha dovuto arrendersi al ritorno del gruppo guidato dalla FDJ.
Gli uomini di Marc Madiot si sono prodotti in una bellissima azione nella tortuosa discesa con Roy e Cédric Pineau che sono riusciti a portare via altri 5 corridori tra cui i loro capitani Casar e Fédrigo, l’onnipresente Voeckler (Europcar), il russo Trofimov (Katusha) e lo sloveno Spilak (Lampre), acquisendo fino a 40” di vantaggio sul resto del gruppo, ridotto a un’ottantina di elementi, che però nel successivo tratto pianeggiante ha annullato il gap grazie alle trenate degli uomini della Radioshack di Kloeden e Leipheimer e della Omega Pharma di Van del Broeck.
La salita finale, 7,6 km all’8,3%, è iniziata con una tirata di Agnoli (Liquigas) e un’altra di un Vinokourov in versione gregario, e immediatamente hanno perso contatto tra gli altri Goss (HTC), Haussler (Garmin), Voigt (Leopard) e la maglia gialla De Gendt e poco dopo alzavano bandiera bianca anche il 3° della classifica generale Pauriol (FDJ), il campione belga Devolder (Vacansoleil), l’irlandese Roche (AG2R) ancora non al top della condizione e i già citati Casar e Fédrigo.
A 4 km dalla vetta il kazako si è fatto da parte e il suo compagno Kreuziger ha accelerato con alla ruota un brillantissimo Martin (HTC) e un bravissimo Ulissi (Lampre); subito dopo è arrivato anche Carrara (Vacansoleil) alla cui ruota si è portato Kiserlovski (Astana), che si è rivelato essere il vero capitano del team di Martinelli in questa Parigi-Nizza. La coppia ha guadagnato un margine massimo di 15” sul resto del gruppo, ridotto ormai a una trentina di unità , guidato a un’andatura sostenuta ma regolare da Van Garderen (HTC), compagno di squadra di Martin. Subito prima dello scollinamento Taaramae (Cofidis) e Tondo (Movistar) si sono riportati sul duo di testa seguiti da Kloeden e Brajkovic (Radioshack) e da Martin; l’ultimo ad agganciarsi è stato Samuel Sanchez (Euskaltel) mentre non ce l’ha fatta per un soffio Spilak che è stato riassorbito dal gruppetto degli inseguitori composto tra gli altri da Luis Leon Sanchez (Movistar), Frank Schleck (Leopard), Rogers e Wiggins (Sky), Leipheimer (Radioshack) e Kreuziger.
Gli 8 uomini di testa hanno proseguito di comune accordo fino al traguardo e Kloeden ben lanciato da Brajkovic si è aggiudicato la tappa con meno di mezza ruota di vantaggio su Samuel Sanchez, partito forse in ritardo, mentre Carrara ha raccolto un buon 3° posto davanti a Martin, Taaramae, Kiserlovski, Brajkovic e Tondo nell’ordine. 9° a 18” è arrivato Luis Leon Sanchez mentre 10° a 19” Rolland (Europcar) che ha regolato il gruppetto degli inseguitori. 1′34” il ritardo di Sylvain Chavanel e 1′56” quello di Voeckler e Ulissi, secondo degli italiani, che hanno perso contatto nel finale dell’ascesa mentre Roche è arrivato a 2′51”, Vinokourov a 5′12” e De Gendt a 15′36”.
In classifica generale Kloeden conduce con 4” su Samuel Sanchez, 6 su Carrara e 10 su Martin, Kiserlovski, Brajkovic, Tondo e Taaramae: malgrado le grandi qualità del tedesco a cronometro l’impressione è che nella prova contro il tempo di 27 km da Rognes ad Aix-En-Provence possa essere il suo connazionale Martin a fare la differenza, come già avvenuto di recente alla Volta ao Algarve, e a ipotecare la vittoria finale della Parigi-Nizza.
Marco Salonna