SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO
E’ partita col piede giusto la Tirreno – Adriatico, almeno dal punto di vista dello spettacolo che offrirà l’edizione 2011 della Corsa dei due Mari.
L’esito a sorpresa della cronosquadre d’apertura, con alcune delle squadre più favorite dallo specifico esercizio finite staccate, lascia infatti intravedere una condotta di gara spettacolare, anche perchè i distacchi accusati non paiono comunque insormontabili.
Intanto domattina ripartirà da Carrara fasciato d’azzurro l’olandese Lars Boom, il primo corridore della squadra vincitrice della cronometro, la Rabobank, a tagliare il traguardo del lungomare di Carrara.
Foto copertina: la Rabobank lancia a tutta sulla pianura versiliana…. ma le difficoltà di gara incombono (foto Bettini)
Se il buongiorno si vede dal mattino, ci attende una Tirreno-Adriatico molto, ma molto combattuta. Perché tutti quanti si aspettavano una Liquigas già prorompente fin dai primi 17 chilometri di gara, oppure una HTC Highroad pronta a spianare la strada in questi primi due giorni. E, invece, nella cronosquadre di apertura di Marina di Carrara ci ha pensato la Rabobank a scompaginare tutti i piani. E così, sornione come suo solito, si affaccia subito in testa “Oscarito” Freire, nonostante la maglia di leader sia finita sulle spalle possenti di Lars Boom.
Una lotta sul filo dei secondi, com’era lecito aspettarsi visto il percorso semplice (tanti rettilinei e pochissime curve) ed anche corto, ma comunque dare nove secondi in poco meno di 17 chilometri alla Garmin-Cervelo e dieci all’HTC non è poi così poco. I nove in arancio ci hanno messo 18’08” per chiudere la prova ed il primo a passare sotto lo striscione del traguardo è stato proprio Boom, che così trova anche la maglia azzurra di leader, chiudendo questa prova alla strabiliante media di 55,588 km/h.
Ma c’è chi anche ha deluso ed era fra i favoriti della vigilia come il team Leopard di Fabian Cancellara e dello stesso Daniele Bennati che ha chiuso addirittura al settimo posto distanziati di 29” dai capo-banda. Poco meglio hanno fatto la Liquigas della premiata ditta Nibali-Basso e la BMC di Ballan, che hanno rispettivamente chiuso al quinto e al sesto, staccate di 22” e 26″. Al di sotto del podio c’è rimasta anche la Saxo Bank che, per un solo secondo, ha dovuto lasciare strada all’HTC. In penombra le altre squadre italiane con la Lampre-ISD che chiude con un onorevole decimo posto distaccata di 39” (con Cunego e Scarponi che non sono completamente tagliati fuori), mentre Garzelli è indietro di 47” e la Farnese-Vini di Giovanni Visconti è addirittura 17° a 55”. Chiude il gruppo l’Euskaltel-Euskadi che in 17 chilometri è riuscita a prendere dalla Rabobank la bellezza di un minuto e tredici secondi.
Domani seconda tappa con il percorso che prevede ben 202 chilometri, distanze importanti a questo punto della stagione, da Carrara ad Indicatore, in provincia di Arezzo. Il percorso prevede due Gran Premi della Montagna a San Casciano Val di Pesa ed a Poggio alla Croce: andrà via la fuga nei primi chilometri, come sempre succede, ma si arriverà allo sprint di gruppo, salvo clamorosi colpi di scena.
E ci sarà di che divertirsi vista la parata di fenomeni delle ruote veloci presenti quest’anno alla “Corsa dei due mari”. C’è curiosità nell’aspettare Cavendish, nel riscoprire Bennati e nel rivedere Petacchi là davanti. E vedremo se Freire rimarrà nascosto come suo solito per non prendersi la maglia del primato ed acquistare troppa visibilità in vista della Sanremo, oppure si butterà nella mischia per provare a vincere una tappa.
Saverio Melegari