PARIGI-NIZZA, GOSS A FORZA SETTE

marzo 9, 2011
Categoria: News

L’australiano ex campione del mondo dell’inseguimento a squadre su pista conquista la 7a vittoria stagionale, la prima in Europa, resistendo al ritorno di Haussler e strappa la maglia gialla a De Gendt in attesa delle prime vere salite. Finale movimentato con la caduta di Sagan nell’ultima curva a 300 metri dall’arrivo

Foto copertina: Goss tocca il cielo con un dito…. Sagan la terra con tutto il corpo (foto Bettini)

Colpo doppio di Matthew Goss nella terza tappa della Parigi-Nizza. L’australiano dell’HTC conferma il grande stato di forma di questo avvio di stagione imponendosi sul traguardo di Nuits-Saint-Georges davanti al connazionale Haussler (Garmin) e al russo Galymzyanov (Katusha) e, grazie agli abbuoni, strappa la maglia di leader al belga De Gendt (Vacansoleil), distanziato ora di 2”. Da segnalare la caduta nell’ultima curva di Sagan (Liquigas) che sembrava lanciato verso il successo.
La tappa, 202 km da Cosne-Cours-Sur-Loire a Nuits-Saint-Georges con diversi saliscendi ma con la sola Côte de Bécoup a 23 km dalla conclusione come unica vera difficoltà di giornata, è vissuta sulla fuga dei quattro francesi Pineau (FDJ), Kadri (AG2R), Gautier (Europcar), Hardy (Bretagne) e del campione finlandese Veikkanen (Omega Pharma), evasi dal plotone dopo neppure 1 km ma sempre controllati dagli uomini della Vacansoleil che hanno concesso loro un vantaggio massimo di 3′50”, ridotto a 1′30” all’imbocco dell’ultima salita.
Sulle rampe a dire il vero piuttosto pedalabili della Côte de Bécoup si è portato al comando Agnoli (Liquigas) con il compito di rendere la corsa dura per eliminare possibili avversari di Sagan ma i soli velocisti a staccarsi sono stati Steegmans (Quick Step) e Weylandt (Leopard) e anche uno scatto telefonato di Vinokourov (Astana) con a ruota Voeckler (Europcar) e la maglia gialla De Gendt non ha avuto esito: nel falsopiano immediatamente successivo allo scollinamento il campione nazionale francese ha operato un attacco ben più deciso andando a riprendere i 5 fuggitivi che avevano conservato un minimo margine con il solo Kadri in grado di rimanergli a ruota.
I due transalpini hanno guadagnato fino a 20” e hanno tenuto a lungo testa al gruppo inseguitore, ma non appena la strada è diventata più scorrevole hanno dovuto arrendersi al ritorno del plotone guidato da Garmin e Liquigas mentre Sylvain Chavanel (Quick Step) è stato vittima di una foratura, ma è riuscito a riaccodarsi a 4 km dall’arrivo.
L’ultimo km era un’autentica gimkana con un’ininterrotta serie di curve all’interno di Nuits-Saint-Georges; l’ultima di esse, a 300 metri dall’arrivo, è stata approcciata in testa da Thomas (Sky), che aveva il compito di tirare la volata a Henderson vincitore ad Amilly, con a ruota Sagan, portato avanti da un inesauribile Agnoli, ma lo slovacco è caduto trascinando a terra anche Roelandts (Omega Pharma), Maes (Quick Step) e Offredo (FDJ). A quel punto Thomas ha disputato la sua volata rimanendo in testa fino ai 50 metri dal traguardo per poi essere superato dapprima da Galymzyanov (Katusha) e poi da Goss (HTC) che si è aggiudicato la tappa davanti ad Haussler (Garmin), rinvenuto fortissimo da dietro, e al russo. Quarti è giunto Rojas (Movistar) davanti a Thomas, a Henderson e a Ravard (AG2R) con i nostri Gavazzi (Lampre) e Agnoli rispettivamente 8° e 10°. Non ha preso il via il francese di origine basca Sicard (Euskaltel) mentre ha abbandonato lungo il percorso Simone Ponzi (Liquigas).
In classifica generale Goss prende la testa con 2” su De Gendt, 6″ su Haussler ed Henderson, 8″ su Galymzyanov e 9″ su Roy (FDJ) mentre tutti gli uomini di classifica sono a 16”. La quarta tappa, 191 km da Crêches-sur-Saône a Belleville, è la prima veramente impegnativa della Parigi-Nizza con 7 gran premi della montagna anche se non particolarmente duri e anche se gli ultimi 35 km sono in discesa e pianura: il susseguirsi delle salite e la classifica ancora molto corta con 125 corridori nello spazio di 16” renderanno difficilissimo alle varie squadre controllare la corsa e dunque si prevede battaglia.

Marco Salonna

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