IL GIOVANE PELUCCHI SBANCA ALMERIA

febbraio 28, 2011
Categoria: News

Nessuno se lo sarebbe aspettato. Il primo successo della Geox-Tmc non è scaturito dalla gambe dei suoi più quotati portacolori, ma da quelle di un giovanissimo corridore italiano. E’ stato Matteo Pelucchi, infatti, il primo Geox vittorioso della storia del ciclismo, andato a segno sul traguardo della Clasica Almeria, dove ha tutti i più quotati sprinter presenti.

Foto copertina: Pelucchi primo ad Almeria (foto Bosco Martin)

Quando da Almeria, dove si è svolta l’omonima classica, è rimbalzata la notizia della prima vittoria in assoluto della GEOX-TMC, la prima tentazione è stata quella di citare personalità del calibro di Alessandro Manzoni e Adriano De Zan, in riguardo ad un certo Carneade.
Ma, facendo mente locale, la memoria è andata a quel 1° giugno dell’anno scorso quando il ragazzo di Lecco, ancora dilettante, era in allenamento con un amico e la fidanzata, e proprio lei, Marina Romoli, fu vittima di un incidente stradale che non solo la ha obbligata a interrompere la sua carriera agonistica – anch’essa era ciclista – ma l’ha anche relegata su di una sedia a rotelle.
Un incidente che non solo ha cambiato la vita a chi è stata coinvolta, ma che ha messo in discussione anche tutte le aspirazioni e le velleità ciclistiche di chi, per uno scherzo del destino, era rimasto indietro di poche centinaia di metri e quindi arrivato sull’incrocio “maledetto” a cose già accadute.
Proprio l’amore, la caparbietà e la voglia di vivere di Marina hanno fatto si che Matteo risalisse in bici e si guadagnasse il passaggio nella neonata GEOX-TMC.
Passaggio che gli ha permesso così di essere il primo per il 2011 a aggiudicarsi una gara per il proprio team, una vittoria che ovviamente coincide con la sua prima affermazione tra i grandi.
Il successo è arrivato al termine di una volata spettacolare e combattuta, risolta solo dal fotofinish, davanti allo spagnolo José Joaquín Rojas (Movistar), secondo, e all’olandese Pim Lightart (Vacansoleil), terzo.

Sono felicissimo, questo per me è un giorno bellissimo. Alla soddisfazione di potere festeggiare la mia prima vittoria tra i pro in carriera si aggiunge la gioia di avere regalato alla squadra il primo centro stagionale. Questa vittoria è il risultato dell’ottimo lavoro svolto in questa prima parte di stagione, sono uscito con un’ottima condizione dal Tour of Qatar e dal Tour of Oman. Ringrazio i miei compagni di squadra, tutti hanno lavorato molto bene per tutta la giornata e mi hanno messo nella condizione migliori per disputare un grande sprint”.
Alla corsa iberica erano presenti, tra gli altri, i fratelli Schleck e Oscar Freire, uscito allo scoperto in un tentativo di contrattacco con altri 22, in caccia di un Ventoso scatenato anche grazie all’orografia del percorso.
Ma tutti i tentativi sono stati vanificati e la conclusione più ovvia è stata una volata a ranghi compatti.

Mario Prato

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