BASSO VOLA GIA’ ALTO

febbraio 27, 2011
Categoria: News

Bellissima vittoria per il campione varesino della Liquigas – Cannondale, che in una volata a due ha avuto la meglio sul colombiano della Geox Fabio Duarte. Una fuga nata all’ultimo semigiro, sull’ultimo passaggio del GPM di Albonago. Terzo posto per Giovanni Visconti, vincitore sabato al Gran Premio Regio Insubrica a Varese.

Foto copertina: la volata vincente di Ivan Basso (www.ticinonline.ch)

Parte alla grande la stagione 2011 di Basso. Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ha trionfato nel 65mo Gran Premio Città di Lugano, disputato su di un impegnativo circuito tracciato nella città ticinese. La corsa, lunga 178.5 km, è stata resa dura da diverse salite ripetute 5 volte, con l’ultimo GPM di Albonago posto a 4 km dal traguardo. Nonostante queste difficoltà il campione varesino, al termine di un bel duello con Fabio Duarte, iridato Under 23 a Varese 2008, ha saputo avere la meglio.
La gara è sempre stata gestita brillantemente dalla Liquigas – Cannondale, tallonata a vista da Visconti, vincitore del GP Insubria di sabato, che cercava di seguire la stessa tattica che lo ha fatto vincere ieri. Ma ai piedi dell’ultimo passaggio ad Albonago, il numero uno varesino e Fabio Duarte se ne sono andati senza lasciare scampo agli altri avversari. Nemmeno a un caparbissimo Nocentini, che alla fine ha ceduto il gradino più basso del podio a Visconti.

Questo il racconto del finale, illustrato dallo stesso Basso: “La gara è stata dura, sulla penultima salita abbiamo cercato di attaccare, l’ultima presentava diversi tornanti e si addiceva più alle sue caratteristiche, poi oltre alla discesa l’ultimo km era terreno dove bisognava spingere sui pedali. Nel rettilineo dovevo iniziare la volata io data la differenza di 15 kg tra me e Duarte, fosse partito prima lui non avrei avuto scampo”. Dove rivedremo in scena il capitano della Liquigas? “Sarò giovedi al Giro del Friuli, poi andrò alla Tirreno e alla Vuelta Catalunya”. Al Romandia deciderò se partecipare al Giro d’Italia dove comunque Nibali sarà capitano”. Nell’occasione Ivan ha voluto dire la sua sulla questione radioline che ha tenuto banco nell’ultimo mese: “Sono favorevole al loro utilizzo, se usate nel modo giusto. Si possono però fare ottime conduzioni di corsa, come oggi, o pessime come ad esempio al Giro d’Italia a L’Aquila”. Intanto, però, Ivan ha vinto con le sue gambe e la sua testa.
Senza radio.

Andrea Giorgini

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