LA VENDETTA DI SAGAN NEL GIORNO DEI “SOLITI NOTI”
Lo slovacco Sagan si è “vendicato” della perdita della maglia di leader sull’Ortobene, conquistando con gli interessi il suo secondo successo sulle strade del Sardegna 2011. Gli abbuoni gli hanno consentito di ritornare in testa, ma la situazione rimane comunque traballante perchè tra i primi della classifica le distanze sono ridotte, al termine di una frazione interpretata nei ruoli principali dai medesimi attori visti sulla scena ventiquattore prima. Cunego e Sagan, in particolare: dovrebbe essere loro i principali partecipanti al “duello” per la vittoria, che oggi si prenderà un turno di sosta lasciando il palcoscenico ai velocisti.
Foto copertina: una volata “incisa” nella pietra del centro storico di Lanusei per lo slovacco Sagan (foto Bettini)
La terza tappa del giro di Sardegna si è risolta con la seconda vittoria dello slovacco Peter Sagan e con la conseguente riconquista della leadership.
La cosa che più salta agli occhi è che anche oggi i primi di giornata sono “i soliti noti”, poichè alle spalle dello slovacco della Liquigas si sono, infatti, piazzati Josè Serpa Perez e Damiano Cunego, seguiti da Emanuele Sella quarto, Ben Hermans quinto e Michele Scarponi sesto: con l’esclusione di Capelli, si tratta dei medesimi nomi che occupavano le piazze alte dell’ordine d’arrivo dell’Ortobene.
Anche in classifica generale le cose si sono rimescolate ma mantenendo gli stessi ingredienti con i primi sei di giornata ad occupare le prime sei posizioni e con l’uomo della Liquigas, come era già accaduto martedì scorso, ad indossare le insegne del primato.
La tappa di Lanusei ha messo in luce non solo la caparbietà di Sagan, ma anche la buona condizione di Alessandro Ballan (Bmc Racing Team), già dimostrata sul traguardo di Porto Cervo.
Il veneto campione del mondo a Varese nel 2008 , è uscito dal gruppo dopo soli 13 chilometri. Ben presto su Ballan si sono portati Maxim Iglinski (Astana), Marco Frapporti (Colnago Csf Inox), Alexander Porsev (Katusha Team), Lucas Euser (Team Spidertech Powered by C10) e Antonio Santoro (Androni Giocattoli).
I fuggitivi di comune accordo dopo una ottantina di km di fuga hanno raggiunto il loro vantaggio massimo, quantificato in 5’. La parte più interessante però doveva ancora venire e si è verificata ad una quindicina di chilometri dal termine, quando Ballan e Santoro hanno forzato il ritmo rimanendo da soli in testa alla corsa. Poco più avanti, il veneto si è sbarazzato anche dell’ultimo compagno, ma è stato raggiunto dal gruppo ai – 6.
Tentativo fallito, dunque, ma per il portacolori della BMC si è trattato di un’altra giornata di prove, in vista dei palcoscenici degli appuntamenti a lui più congeniali.
Nel frattempo in testa alla gara, dopo due tentativi di Paolo Tiralongo e Stefano Piazzi, il gruppo dei favoriti si è presentato compatto sul rettilineo d’arrivo e là Peter Sagan ha dato la zampata decisiva.
«Già nella riunione del mattino avevamo pianificato una strategia che potesse portare al traguardo un gruppo ristretto di corridori. In questo i compagni sono stati splendidi. Hanno lavorato duro per me e il minimo che potessi fare era vincere. La strada per l’arrivo saliva e il loro ritmo ha impedito gli attacchi. A 200 metri dal traguardo Eros si è spostato e mi sono alzato sui pedali. Tutto ha funzionato alla perfezione. Ci aspettiamo battaglia ma abbiamo tutto per difendere questa maglia. La fiducia che mi trasmettono i diesse e i compagni è importante: sono determinato a chiudere questa corsa sul primo gradino del podio».
Questo, invece, è il commento di Mario Scirea, direttore sportivo della Liquigas «C’è molta armonia tra i ragazzi e questo sarà il nostro punto di forze, oltre ovviamente al valore tecnico. Dovremo sudare ma, soprattutto, raddoppiare le attenzioni perché gli abbuoni saranno decisivi». In quanto a Sagan, il suo ds lo definisce «un talento che sta confermando il suo enorme potenziale. L’anno scorso era una sorpresa, ora non più. In lui rivedo Argentin: una classe immensa e una cattiveria agonistica fuori dal comune».
Oggi il programma prevede la quarta tappa, l’unica destinata ai velocisti. Si pedalerà per 174,2 Km tra Lanusei e Oristano, affrontando strada facendo alcuni dislivelli e due GPM, uno dei quali di 1a categoria (Valico di Monte Arcueri, 981 metri). La totale mancanza di difficoltà negli ultimi 40 Km consegnerà, però, questo traguardo alle ruote veloci del gruppo e le sfide per la classifica saranno rimandate alla conclusiva frazione di Gesturi.
Mario Prato