PARIGI-ROUBAIX 2025: LE PAGELLE

aprile 14, 2025
Categoria: 4) PARIGI - ROUBAIX, Approfondimenti, Copertina

Le pagelle della Parigi – Roubaix. Van der Poel e Pogacar i più forti, il resto si arrabatta come può. Ganna sfortunato, rimpianti per Pedersen, Van Aert si salva col mestiere, sorpresa Rutsch.

MATHIEU VAN DER POEL. Il campione olandese non si smentisce e vince da favorito, sul suo terreno, la terza Parigi – Roubaix consecutiva eguagliando Lapize e Moser. A un certo punto si mette anche a disposizione del compagno di squadra Philipsen, ma quando fiuta il pericolo – leggasi Pogacar – accelera alla sua maniera e va vincere un solitaria. VOTO: 9.5

TADEJ POGACAR. Alla sua prima Parigi – Roubaix il fenomeno sloveno tiene botta per tre quarti di corsa fino alla decisiva accelerazione di Van der Poel a circa 30 km dalla conclusione. E dire che è stato proprio lui ad aprire le danze attaccando nella Foresta di Arenberg. Lo rivedremo all’opera sul pavè e sarà un’altro spettacolo. VOTO: 9

MADS PEDERSEN. Ennesimo podio stagionale per l’ex campione del mondo, che sembrava avesse la gamba davvero buona ma una foratura a una cinquantina di chilometri dall’arrivo lo ha tagliato fuori dal discorso vittoria. Bravo comunque a non arrendersi e a conquistare un meritato terzo posto. VOTO: 9

WOUT VAN AERT. La gamba non è delle migliori e si vede. Resta spesso coperto nella pancia del gruppo o addirittura nelle retrovie, ma alla fine riesce a sopravvivere nel gruppo dietro i due “mostri”. Raccoglie una top five che comunque fa morale in vista della Freccia del Brabante e dell’Amstel Gold Race, suoi prossimi impegni. VOTO: 8.5

FLORIAN VERMEERSCH. Sfrutta le sue qualità da biker e ottiene il suo secondo miglior risultato in carriera alla Parigi – Roubaix (nel 2021 si era piazzato secondo alle spalle di Colbrelli). VOTO: 8

JONAS RUTSCH. Il titolo di Carneade della Roubaix 2025 va a lui, primo della fuga del mattino che riesce a tagliare il traguardo, per di più nella top ten. VOTO: 8

STEFAN BISSEGGER. Di ciclisti svizzeri protagonisti ci aspettavamo Stefan Küng (quest’anno solo 43° dopo che si era piazzato quinto nelle due edizioni precedenti e terzo nel 2022). Bissegger, quasi una fotocopia del ciclista della Groupama FDJ, è abile a restare nel vivo della corsa fino alla fine, restando nel gruppetto di testa con Van der Poel, Pogacar, Pedersen e Philipsen. Poi però Van der Poel e Pogacar hanno accelerato… VOTO: 8

MARKUS HOELGAARD. Per lui vale lo stesso discorso che per Rutsch, soltanto con due posizioni e mezzo voto in meno. VOTO: 7.5

FRED WRIGHT. Per il secondo anno consecutivo è il miglior ciclista britannico della Parigi – Roubaix, quest’anno per di più termina nella top ten. VOTO: 7

LAURENZ REX. Decimo posto per il ciclista belga, anche lui a suo agio con fango e pavè. VOTO: 7

MATTHEW BRENNAN . Per molti chilometri, anche nel finale, è il ciclista più attivo e propositivo della Visma Lease a Bike e resta a lungo con i primi. Poi si stacca dopo i terribili tratti in pavè del finale di corsa. Il britannico deve compiere ancora 20 anni ma a davanti a sé un futuro davvero luminoso. VOTO: 7

JASPER PHILIPSEN. Cade all’entrata del primo settore in pavè ma rientra sul gruppo di testa dopo un lungo inseguimento. Nel finale sembra essere il capitano dell’Alpecin Deceuninck e Van der Poel si spende per lui anche come gregario, ma poi la fatica si fa sentire e piomba nelle retrovie. VOTO: 6

FILIPPO GANNA. Lui non cade come Philipsen ma è vittima di un problema meccanico che lo impegna con la squadra in un lungo e faticoso inseguimento. Accusa la fatica nella Foresta di Arenberg perdendo posizioni, ma lotta strenuamente fino alla fine terminando al tredicesimo posto. Ci riproverà VOTO: 6

OIER LAZKANO. I pro e i contro della fuga. Se Rutsch e Hoelgaard sono entrati nella top ten, lui è arrivato addirittura in ultima posizione, centodiciassettesimo a quasi 22 minuti di ritardo da Van der Poel. Ma si prende la sufficienza per aver tagliato il traguardo. VOTO: 6

MATEJ MOHORIC. Periodo difficile della carriera del ciclista sloveno. Già la condizione non è granchè.,poi ci si mette anche una caduta che lo porterà al ritiro. VOTO: 4

YVES LAMPAERT. Primo ciclista della Soudal Quick Step al traguardo della Parigi – Roubaix, così come primo ciclista della formazione belga lo era stato al Giro delle Fiandre. In una delle squadre più forti – in passato – del panorama ciclistico, un 28mo ed un 38mo posto nelle classiche più famose in circolazione fanno quantomeno riflettere. VOTO: 4

Antonio Scarfone

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