SULTANO GESINK
L’olandese, già leader della generale, si aggiudica la cronometro e mette la definitiva ipoteca sulla classifica generale. Un sorprendente Visconti chiude alle sue spalle e il podio lo completa un altro italiano, Pinotti. Cancellara e Boasson Hagen giungono a quasi 30”
Foto copertina: Gesink soddisfatto dopo la tappa a cronometro (foto Stephen Farrand)
Doveva difendersi, ma ha colto nel segno il significato del detto “la miglior difesa è l’attacco!”. Gesink non era certo il favorito per la tappa odierna, ma alla fine l’olandese ha sfruttato al massimo le sue caratteristiche per attaccare anche su un terreno a lui non certo congeniale. Lungo i 18 km vallonati della cronometro di Al Jissah la forza della maglia di leader ha permesso all’olandese di non farsi avvicinare ma, anzi, di allontanare l’avversario più insidioso, quel Boasson-Hagen che aveva l’occasione importantissima di mangiare gran parte dei 40” che lo dividevano dalla testa della generale.
Gesink, invece, ha dato vita ad una prova straordinaria che gli ha permesso di superare non solo il norvegese ma anche Cancellara, Pinotti, Boom, Albasini, insomma tutti gli avversari! Ha completato la prova in poco più di 29 minuti, lasciandosi alle spalle un’altra grande sorpresa, Giovanni Visconti. Il podio lo ha poi completato un altro italiano, decisamente più quotato del primo, il campione italiano in carica della specialità Marco Pinotti. L’Italia si rivede al sesto posto con l’ottimo piazzamento di Adriano Malori, giunto con 35” di ritardo e finoto alle spalle di due mostri sacri come Cancellara e Boasson-Hagen, ma davanti ad Albasini e Boom.
Insomma tanta Italia anche nel giorno che sancisce, di fatto, la vittoria di Gesink in questa edizione del Tour of Oman, in attesa della passerella finale destinata a concludersi in volata. Riponiamo quindi tutte le nostre speranze su Davide Bennati e sulla conquista di quella vittoria mancata dall’Italia in almeno tre occasioni!
Andrea Mastrangelo