PIETROPOLLI, TUTTO IN UN CHILOMETRO

febbraio 20, 2011
Categoria: News

Ha costruito la vittoria in un solo chilometro, l’ultimo, dopo che parevano per lui sfumate tutte le possibilità di vittoria. Dopo una gara interpretata assieme ai migliori del gruppo, a sette dalla meta si era visto scappare sotto il naso altrettanti corridori e per lui pare finita. Invece, la strada aveva messo al suo fianco due uomini, Amorison e Baliani, che gli hanno consentito di rientrare sugli uomini di testa a mille metri dalla fine. Risparmiate le energie nelle operazioni di rientro, è così riuscito ad intrufolarsi tra i “giochi di volata”, ad avere la meglio su chi lo aveva precedentemente staccato e a scrivere il proprio nome e cognome sull’albo d’oro del Trofeo Laigueglia: Daniele Pietropolli.

Foto copertina: Pietropolli primo a Laigueglia (foto Bettini)

Prova di forza di Daniele Pietropolli in un’avvincente edizione del Trofeo Laigueglia, che ha visto darsi battaglia tutti i big del nostro ciclismo. Dopo essere sempre rimasto nel vivo della corsa in precedenza, il veronese della Lampre-ISD sembrava tagliato fuori dai giochi per il successo, quando nel finale altri 7 corridori si sono avvantaggiati, ma è rientrato a 1 Km dall’arrivo e ha avuto la forza di sprintare battendo Simone Ponzi (Liquigas) e lo spagnolo Angel Vicioso (Androni) e conquistando il terzo successo stagionale dopo una tappa e la classifica generale del Challenge Calabria.
Al via di quella che, fino a qualche anno fa, era la tradizionale corsa di apertura del calendario italiano si sono presentate 20 squadre per un totale di 159 partenti. Tra questi spiccavano la presenza di Basso e dello slovacco Sagan (Liquigas), di Di Luca (Katusha), di Cunego, Gavazzi, Petacchi e Pietropolli (Lampre), di Pozzovivo (Colnago-CSF), del basco Vila (De Rosa), del tedesco Schumacher (Miche), del campione del mondo di Varese Ballan (BMC) e del vincitore delle edizioni 2009 e 2010 della corsa ligure Ginanni (Androni) insieme ai compagni Sella, Serpa e Rujano, rientrato quest’anno alla corte di Giovanni Savio. Il percorso di 183,8 km prevedeva in avvio il Passo del Balestrino e nella parte centrale le ascese quelle del Passo del Ginestro, di San Damiano (novità di questa edizione) e di Cima Paravenna prima degli ultimi 31 km in discesa e pianura. In particolare le ultime due salite presentavano tratti con pendenze superiori al 10%.
Dopo appena 7 km è nata la fuga che ha caratterizzato la corsa con i nostri Fioretti (Ora Hotels), Borchi (De Rosa), e Caddeo (Colnago), il francese Goddaert (AG2R), il russo Brutt (Katusha) e il colombiano Sarmiento (Acqua & Sapone) che hanno accumulato un vantaggio massimo di 6 minuti. Sul Ginestro Brutt e Sarmiento hanno staccato gli altri ma sul San Damiano anche loro hanno dovuto arrendersi al ritorno del gruppo, guidato a forte andatura dalla Liquigas.
Lungo l’ascesa di Cima di Paravenna un Ivan Basso apparso già in ottima condizione ha fatto il diavolo a quattro con i soli Cunego (Lampre), Baliani (D’Angelo & Antenucci), Taborre (Acqua & Sapone) e Serpa (Androni) in grado di rimanergli a ruota. Immediatamente dopo lo scollinamento sono rientrati anche Gavazzi e Pietropolli (Lampre), Di Luca (Katusha), Sella (Androni) e Ballan (BMC) ma i 10 corridori non hanno trovato l’accordo e sono stati raggiunti da altri 24 atleti a 10 km dall’arrivo.
Proprio il campione del mondo di Varese ha dato il via all’azione decisiva partendo quando mancavano 7 km; sul veneto si sono portati inizialmente Ponzi e un sempre attivissimo Basso (Liquigas), lo spagnolo Vicioso (Androni), Taborre e Ciavatta (Acqua & Sapone) e un bravissimo Brutt, malgrado le energie spese nella lunga fuga; a poco più di 1 km dalla conclusione anche il belga Amorison (Landbouwkrediet), Baliani e Pietropolli sono riusciti a chiudere il gap mentre tutti gli altri sono rimasti fuori dai giochi. Basso ha tirato la volata a Ponzi che è partito ai 200 metri ma è stato superato nel finale da Pietropolli che ha vinto con circa mezza bici di vantaggio sul bresciano mentre Vicioso, sulla carta il più veloce, ha dovuto accontentarsi della terza piazza. 4° è giunto Taborre davanti a Brutt, Baliani, Ballan, Amorison, Ciavatta e Basso hanno concluso nell’ordine mentre Sagan ha vinto la volata del gruppo davanti a Gavazzi.
Bilancio alla fine positivo per quasi tutti i big italiani che da Basso a Cunego, da Ballan a Di Luca, da Sella a Gavazzi, sono stati grandi protagonisti; unico a mancare all’appello è stato Ginanni che è ancora lontano dalla forma migliore e ha presto abbandonato la corsa. Il prossimo appuntamento del calendario italiano sarà il Giro di Sardegna, in programma dal 22 al 26 febbraio.

Marco Salonna

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