TOM PIDCOCK SI PRENDE ANCHE LA TAPPA REGINA DELL’ALULA TOUR
Successo bis di Tom Pidcock che dopo essersi “regalato” la seconda frazione della corsa saudita si è aggiudicato anche quella che da tutti veniva indicata come la tappa regina. Il britannico si è imposto facendo il forcing sulla salita decisiva e arrivando solo al traguardo. Podio di giornata per Hatherly e Kepplinger. Sesto Pesenti e nono Fancellu.
Tom Pidcock, dopo il successo di Mercoledì scorso che lo aveva proiettato in testa alla classifica, ha rafforzato la sua leadership concedendo il bis anche nella Maraya-Skyviews of Harrat Uwayrid. La salita decisiva della tappa odierna ha visto il portacolori della Q36.5 Pro Cycling Team prima dettare il ritmo per sfoltire i potenziali avversari e poi involarsi in solitaria. Nonostante gli sforzi, gli avversari nulla hanno potuto contro la determinazione del venticinquenne di Leeds. I primi inseguitori, Alan Hatherly (Team Jayco AlUla), Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious) e Johannes Kulset (Uno-X Mobility) hanno chiuso dopo 12”. Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) ha tagliato il traguardo 16″ più tardi. Dopo 24″ Thomas Pesenti (Soudal – Quick-Step Devo Team) ha regolato un gruppetto di 15 unità precedendo nell’ordine Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), Joris Delbove (Team TotalEnergies), Max van der Meulen (Bahrain – Victorious) e gli altri.
Al termine di questa decisiva tappa la classifica generale dell’AlUla Tour 2025 vede ovviamente Pidcock in maglia di leader con un vantaggio di 29” su Kepplinger, 32” su Hatherly, 1’11” su Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) e 1’13” su Kulset. Primo italiano è Fancellu, decimo a 1’38”.
La tappa odierna si è svolta con la consueta fuga di giornata iniziata da Jens Reynders (Wagner Bazin WB), Alessandro Romele e Alexandre Vinokurov (XDS Astana), che si sono avvantaggiati dopo il primo traguardo volante, posto dopo soli 10 km di gara. Al terzetto si sono aggiunti dopo più di 45 Km Yuma Koishi (JCL Team Ukyo), Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), Andreas Miltiadis e Kongphob Timachai (Roojai Insurance), Ali Jehad Alhassan (Rappr. Saudita) e Henri Renard-Haquin (Wagner Bazin WB). I fuggitivi perdendo elementi riescono comunque a raggiungere le prime rampe della salita simbolo della tappa odierna. I cinque sopravissuti – Romele, Reynders, Koishi, Abdul Halim e Renard-Haquin – vengono raggiunti poco prima dello show di Pidcock come in un ideale passaggio di testimone in testa alla gara.
Domani l’AlUla Tour terminerà con la quinta tappa, che preveda la partenza dall’AlUla Camel Cup Track e il ritorno dopo quasi 170 Km alla pista normalmente utilizzata per le corse dei cammelli. Il tracciato prevede solo qualche saliscendi e l’arrivo in volata sarà la soluzione più probabile, ma la corsa potrebbe essere resa molto più tosta del previsto dal vento, poichè si correrà in una delle zone più esposte dell’Arabia, con ampi tratti da percorrere allo scoperto nel deserto. Eventuali tempeste di sabbia potrebbe proporre un tranello non di poco conto, con il rischio che si verifichino i famigerati ventagli, nei quali si possono lasciare per strada parecchi minuti.
Mario Prato