GESINK SULLA VETTA DELL’OMAN
Ancora un olandese vincitore al Tour of Oman, ma stavolta il colpo è di quelli sonanti: Gesink stacca tutti nella tappa regina e conquista la vetta della generale. Giungendo secondo, Boasson Hagen andrà a costituire la minaccia più grande per l’olandese capoclassifica nella crono di domani, tappa che il norvegese fece sua nell’edizione dello scorso anno. Dietro il terzo posto di Devenyns, si segnala il nostro Giovanni Visconti, campione nazionale in carica.
Foto copertina: Gesink taglia solitario il traguardo della “Green Mountain” (Lloyd Images/ Muscat Municipality)
Anche la tappa regina del Tour of Oman, l’unica con arrivo in salita, parla olandese. Per la terza volta in quattro tappe è un corridore dei Paesi Bassi e della medesima formazione, la Rabobank, ad alzare le braccia al cielo sotto il traguardo dello Jabal al Akhdhar. Questa volta è Gesink ad aggiudicarsi la tappa staccando tutti lungo l’ultima salita di 6 chilometri.
Tutti si sarebbero aspettati di vedere un Joaquim Rodriguez all’attacco dopo tutto il lavoro fatto dai suoi compagni per ricucire il gap di 3 minuti sulla fuga di giornata. Invece, una volta ripresi Vaitkus, Kump, Ladagnous, De Kort, Van Hecke e McNally, a partire è stato proprio Robert Gesink che, fin da subito, è riuscito a guadagnare un discreto margine sugli inseguitori.
L’unico a tenere il passo è stato Boasson Hagen – che è comunque giunto al traguardo con 47” di ritardo – mentre l’attesissimo spagnolo è naufragato nel gruppo finendo fuori dalla top ten.
Poco dietro al norvegese sono poi arrivati alla spicciolata Devenyns, Visconti e Vande Velde.
La classifica generale vede chiaramente il vincitore odierno favorito per portarsi a casa la maglia di leader, ma per farlo dovrà però riuscire però a difendere, lungo i 18 km contro il tempo previsti per sabato, il suo vantaggio nei confronti del più adatto norvegese che lo tallona a breve distanza.
Per il resto del gruppo, salvo ribaltoni inaspettati, non ci sarà più nulla da fare se non concentrarsi nei successi di tappa che dovrebbero essere riservati a cronoman e velocisti, per i quali è approntata la conclusiva passerella di domenica. In quanto alla crono di domani, si annuncia impegnativa e poco adatta ai passisti, a causa della presenza della doppia scalata al GPM di Al Jissah. Dodici mesi fa, su di un tracciato molto simile a questo (una sola scalata ad Al Jissah), il più veloce fu proprio il norvegese attualmente secondo in classifica, che ebbe ragione del favoritissimo Cancellara per 17″.
Andrea Mastrangelo