ROMO SORPRENDE TUTTI AD URAIDLA. TAPPA E MAGLIA PER LO SPAGNOLO
La terza tappa del TDU si riassume nella bagarre finale con l’impegnativa salita di Knotts Hill, in cui Javier Romo (Team Movistar) attacca e resiste al ritorno degli avversari, andando a vincere la sua prima tappa in carriera di una corsa WT. Romo è anche il nuovo leader in classifica generale e si candida ad un ruolo di vertice per l’attesa tappa di Willunga Hill di dopodomani.
La terza tappa del Tour Down Under parte da Norwood ed arriva ad Uraidla dopo 147.5 km. Si tratta della prima tappa spartiacque del TDU 2025 visto che la doppia ascesa finale di Knotts Hill (2.7 km al 7.8% di pendenza media) vedrà inevitabilmente i pretendenti alla vittoria finale uscire allo scoperto.Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) dopo le prime due vittorie allo sprint lascerà quasi certamente la maglia ocra. Già dopo la partenza da Norwood la strada saliva verso il primo gpm di Ashton ed erano diversi gli attacchi con il gruppo che iniziava ad allungarsi. In testa alla corsa si portava un quartetto formato da Dries De Pooter (Team Itermarchè Wanty), Connor Swift (Team INEOS Grenadiers), Geoffrey Bouchard (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Fergus Browning (Nazionale Australiana). Swift e Browning si avvantaggiavano nel tratto più duro della salita e l’australiano scollinava in prima posizione sul primo gpm di Ashton posto al km 10. Prima di arrivare al traguardo volante di Echunga Swift si rialzava e prendeva il suo posto Bouchard, così che la nuova coppia di testa era formata dal francese e da Browning. Il ciclista australiano vinceva il primo traguardo volante di Echunga posto al km 39.1. Dopo 60 km il vantaggio dei due battistrada era di 3 minuti sul gruppo inseguitore. Sulla prima ascesa verso Knotts Hill il gruppo maglia ocra si sfaldava progressivamente ed i primi ciclisti ad alzare bandiera bianca erano i velocisti, tra i quali Sam Welsford che certificava in questo modo l’impossibilità di conservare la sua maglia ocra. Era l’UAE Team Emirates XRG a fare l’andatura in testa ed il vantaggio della coppia di testa scendeva rapidamente. Browning riusciva comunque a vincere il primo dei due gpm di Knotts Hill posto al km 106.7. Bouchard si aggiudicava invece il traguardo volante di Uraidla posto al km 112.4. A questo punto nell’avvicinarsi alla seconda scalata di Knotts Hill iniziava la vera e propria bagarre tra gli uomini di classifica o presunti tali. I primi ad attaccare erano Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe), Afonso Eulalio (Team Bahrain Victorious) e Marc Soler (UAE Team Emirates XRG). Browning si rialzava a 28 km dal termine mentre tre km dopo anche Bouchard veniva ripreso dal gruppo. Sull’ultima ascesa di Knotts Hill si avvantaggiava un gruppetto di una decina di unità privo però di Stephen Williams (Team Israel Premier Tech), vincitore lo scorso anno e rallentato da una precedente caduta. Tra i ciclisti più attivi nel tratto più impegnativo della salita si segnalavano Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Javier Romo (Team Movistar). Lo spagnolo aumentava la cadenza delle pedalate restando da solo in testa a circa 4 km dall’arrivo. Romo riusciva a mantenere un vantaggio di una decina di secondi sul primo gruppo inseguitore ed andava a vincere sul traguardo di Uraidla con 5 secondi di vantaggio su Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates XRG) e Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Albert Whiten Philipsen (Teal Lidl Trek) in quarta posizione e Thomas Gloag (Team Visma Lease a Bike) in quinta posizione mentre primo degli italiani era Andrea Bagioli (Team Lidl Trek) che chiudeva in settima posizione anch’egli a 5 secondi di ritardo da Romo. Il 26enne di Villafranca de los Caballeros, oltre a vincere per la prima volta in in carriera in una corsa WT, guarda adesso tutti dall’alto in basso in classifica generale visto che è la nuova maglia ocra con 8 secondi di vantaggio su Narvaez e 10 secondi di vantaggio su Patrick Konrad (Team Lidl Trek). Domani la quarta tappa da Glenelg a Victor Harbor di 157.2 km presenta un percorso abbastanza vallonato visto che oltre ai due gpm di Parawa Hill e di Nettle Hill, ci sono continui saliscendi specialmente nella parte centrale della tappa, ma a meno di ritmi forsennati che taglierebbero fuori dalla vittoria i velocisti meno resistenti, la naturale previsione porterebbe a pronosticare un arrivo a ranghi più o meno compatti con i velocisti a giocarsi la vittoria di tappa.
Antonio Scarfone