TOUR OF GUANGXI: RIVOLUZIONE VAN EETVELT, PER LUI TAPPA E MAGLIA
La quinta tappa della corsa cinese ha rispettato le attese. Il successo e la leadership in classifica sono andate a Lennert Van Eetvelt davanti a Oscar Onley e Alex Baudin. Primo italiano Giovanni Aleotti, sesto davanti a Lorenzo Fortunato.
La quinta tappa che si è conclusa con l’ascesa di Nongla ha rispettato le attese. Quella che veniva considerata la tappa regina ha visto il successo del portacolori della Lotto-Dstny Lennert Van Eetvelt, che si è imposto davanti a Oscar Onley (Team dsm-firmenich PostNL), arrivato dopo 2″, Alex Baudin e Victor Lafay (Decathlon AG2R La Mondiale), che hanno terminato staccati di 9″. A seguire si incontrano Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) a 11″, Giovanni Aleotti (Red Bull – BORA – hansgrohe) a 15″, Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team) a 23″, Ewen Costiou (Arkéa – B&B Hotels) a 25″, Welay Hagos Berhe (Team Jayco AlUla) e Felix Großschartner (UAE Team Emirates) a 26″ e via via tutti gli altri.
Il successo di tappa ha fatto salire in vetta alla generale il belga, che a una tappa dal termine precede Onley di 5” e Baudin di 15”. I due italiani, ovvero Aleotti e Fortunato, meglio piazzati nella tappa sono rispettivamente 6° e 7° con un ritardo di 25”e di 33”.
La tappa era iniziata con la fuga di Koen Bouwman (Visma Lease a Bike), Warre Vangheluwe (Soudal-Quick Step), Stefan Bissegger e Jonas Rutsch (questi ultimi in forza alla EF Education-EasyPost). I quattro sono riusciti a raggiungere l’inizio della salita finale, prima che gli attesi big cominciassero il duello decisivo per la conquista della tappa. Il primo a muoversi è stato Tim Wellens (UAE Team Emirates), che ha di fatto lanciato Lafay, pronto a rispondere al belga. Le cose sembravano sorridere al francese, ma nelle ultime centinaia di metri sono sopraggiunti Onley e Van Eetvelt, che si sono giocati la tappa.
Ora rimane la sola frazione conclusiva di Nanning, che prevede 4 giri di un circuito lungo 27 Km e caratterizzato da un muro di 1400 metri al 11.6% che non dovrebbe impedire l’arrivo allo sprint, considerati i quasi 20 Km che si dovranno percorrere dopo l’ultimo scollinamento per andare al traguardo.
Mario Prato