LORENZO FINN ORO ITALIANO A ZURIGO, TRA LE DONNE AFFERMAZIONE DI CAT FERGUSON
Le prime prove su strada ai Campionati del Mondo di Ciclismo di Zurigo incoronano la britannica Ferguson e l’italiano Finn. Se la prima ha la meglio in una volata a tre, l’oro del ciclista italiano risplende ancora di più in una giornata uggiosa anche per la tattica spregiudicata e coraggiosa di Finn che dopo continui scatti nel finale si lascia tutti alle spalle, favorito anche dalla caduta di Withen Philipsen, favorito della vigilia.
Dopo le prove a cronometro ai Mondiali di Ciclismo di Zurigo inizia oggi la quattro giorni riservata alle prove su strada. Ad aprire il programma saranno le donne juniores in mattinata, seguite nel pomeriggio dagli uomini juniores. La prova delle ragazze si svolgerà su un percorso che misura 73.5 km. La partenza sarà da Uster e dopo circa 20 km completamente pianeggianti si entrerà nel circuito finale di Zurigo da affrontare due volte. La corsa è stata caratterizzata da una fuga di cinque atlete ovvero Arabella Blackburn (Gran Bretagna), Nina Lavenu (Francia), Weronika Wasaty (Polonia), Eleonora La Bella e Silvia Milesi (Italia). Il primo passaggio sul circuito faceva già selezione con le salite di Zurichbergstrasse e di Witikon. Le prime ad alzare bandiera bianca erano Lavenu e Milesi. A circa 40 km dalla conclusione soltanto La Bella era ancora in testa delle fuggitive, insieme ad altre cicliste che avevano preso un certo margine sul gruppo principale ed avevano raggiunto l’italiana in testa alla corsa, formata oltre alla La Bella da Celia Gery (Francia), Cat Ferguson (Gran Bretagna), Megan Arens (Olanda), Paula Ostiz (Spagna), Kamilla Aasebø (Norvegia), Lara Liehner (Svizzera) e Giada Silo (Italia). Il gruppo principale, o quello che restava, ritornava sulle battistrada a circa 25 km dalla conclusione. Dopo un nuovo attacco inaugurato dalla slovena Viktória Chladoňová a 11 km dal termine, restavano in avanscoperta in tre. Oltre alla Chladoňová erano in testa la Ortiz e la Ferguson. Le tre cicliste si davano cambi regolari e si giocavano così la vittoria in uno sprint ristretto. Era la Ferguson ad avere la meglio sulla Ortiz mentre la Chladoňová era terza. A 9 secondi si classificava l’olandese Megan Arens mentre chiudeva la top ten la francese Gery a 53 secondi di ritardo. La prima italiana che giungeva al traguardo era Chantal Pegolo, 19° a 2 minuti e 29 secondi di ritardo dalla Ferguson, che bissa così la vittoria di martedì nella prova a cronometro e si porta a casa due medaglie d’oro. La britannica appare una predestinata del ciclismo, visto che il suo albo d’oro stagionale è più che lodevole. Basti pensare che su quattordici corse disputate nel 2024, tra corse di un giorno e corse a tappe, ha al suo attivo in 19 giorni di corse ben 10 primi posti e 7 podi. Nel pomeriggio sotto una pioggia battente si è svolta la gara degli uomini juniores. Rispetto alla gara delle ragazze, gli uomini hanno dovuto percorrere altri due giri del circuito di Zurigo per un totale di 4 giri e di complessivi 127.2 km, sempre con partenza da Uster. La corsa, tra condizioni meteo e ritmo elevato già dai primi km imposto da belgi e danesi, è stata dura dall’inizio e già all’inizio dei quattro giri del circuito di Zurigo il gruppo era piuttosto sfilacciato. A 60 km dalla conclusione un primo attacco di Lorenzo Finn (Italia) dava il la per la fuga che avrebbe caratterizzato la corsa. Al ciclista italiano si accodavano dopo un paio di km il britannico Sebastian Grindley, lo spagnolo Hector Alvarez, il francese Paul Seixas, l’olandese Senna Remijn ed il danese Albert Withen Philipsen, già vincitore nel 2023 e favorito d’obbligo anche a Zurigo. All’ultimo passaggio sullo Zurichbergstrasse, il punto più difficile del circuito con pendenze che raggiungevano il 17%, Withen Philipsen accelerava ma alla sua ruota resisteva il solo Finn. Nella successiva discesa in una curva verso destra Withen Philipsen era vittima di una caduta e doveva così dire addio ai sogni di gloria. Finn restava da solo in testa ed una volta raggiunto dal Alvarez e resosi conto che lo spagnolo era a tutto, scattava sulla successiva salita di Witikon facendo il vuoto. Da lì, a poco più di 21 km dalla conclusione, per Finn era una cavalcata trionfale. Il giovane ciclista italiano andava a prendersi l’oro diciotto anni dopo Diego Ulissi. Secondo era Grindley a 2 minuti e 5 secondi di ritardo mentre Remijn chiudeva in terza posizione a 3 minuti e 6 secondi di ritardo, battendo nella volata per il terzo posto il tedesco Paul Fietzke e lo statunitense Ashlin Barry, rispettivamente quarto e quinto. L’Italia mette nel medagliere il metallo più pregiato dopo l’argento di Ganna ed il bronzo di Affini nella prova a cronometro e l’altro bronzo della staffetta mista. Domani è in programma la corsa degli Under 23 e l’Italia potrebbe essere ancora protagonista, in attesa di donne e uomini elite.
Antonio Scarfone