QATAR: CHIUSURA ITALIANA NEL GIORNO DEL TRIONFO AUSTRALIANO
Alla fine è un trionfo australiano con il primo posto di Renshaw e il secondo di Haussler, terzo l’italiano Daniele Bennati che colleziona piazzamenti per tutta la settimana. Tom Boonen inizia bene, ma la sfortuna lo colpisce ancora e si deve accontentare di un successo parziale e di due giorni trascorsi da leader. Chiusura positiva per l’Italia che oltre ai piazzamenti di Bennati coglie primo e secondo posto nella tappa conclusiva, rispettivamente con Guardini e Chicchi.
Foto copertina: Mark Renshaw (foto AFP)
Corsa strana e particolare, quella che si corre lungo le piatte strade del Qatar, che presenta il suo punto di forza nell’incertezza dovuta a vento e frazione tutt’altro che impegnative e senza alcuna asperità . Proprio l’assenza di salite non permette di creare grossi solchi in classifica tra gli uomini migliori e ogni giorno la tappa diventa decisiva per la maglia di leader. E’ così che in sei tappe abbiamo visto almeno quattro diversi leader.
Il primo a vestirsi di oro è stato il portacolori della Rabobank Lars Boom che si è aggiudicato il prologo iniziale battendo, sorprendentemente, il favorito Cancellara giunto a 4″. Un’altra sorpresa sul terzo gradino del podio, dove si è appostato Tom Veelers a pari merito col più accreditato Flecha.
Di questi quattro nessuno è riuscito a sfruttare il piccolo vantaggio nei giorni seguenti, quando in testa alla classifica si sono avvicendati nell’ordine Boonen, tornato alla vittoria dopo undici mesi, Haussler e Renshaw.
Fin dalla prima tappa in linea è stato chiaro che si trattasse di una gara ad eliminazione: chi si faceva sorprendere dal vento avrebbe detto addio ai sogni di gloria. Già dopo la tappa che ha portato i corridori ad Al Khor il gruppo dei possibili vincitori si era ristretto ad appena 18 unità . Causa il vento, che ha messo fuorigioco anche il leader Boom, dal diciannovesimo in poi tutti i corridori hanno pagato più di 5′, gap insormontabile con le altimetrie piatte della zona.
Ad aggiudicarsi il successo parziale il belga Boonen che con le strade del Qatar sembra avere davvero un buon feeling. Il belga ha però dovuto dire addio al sogno di aggiudicarsi la corsa per la quarta volta a causa di una foratura occorsagli durante la terza tappa.
Sicuramente più tranquilla la frazione che terminava al Doha Golf Club e che ha visto un brutto capitombolo di Visconti (il campione italiano ha ripreso la corsa, ma si è ritirato durante l’ultima tappa): dopo un tentativo di fuga ripreso a pochi chilometri dall’arrivo, il gruppo si è presentato compatto alla volata, decisa al fotofinish con Haussler vincitore sul nostro Bennati. Il portacolori della Cervelo ha così fatto il primo passo verso la maglia oro conquistata con la vittoria del giorno successivo a Mesaieed su Renshaw e Bennati. E’ questo il giorno nel quale Boonen ha lasciato per strada più di 3′ a causa di un guaio tecnico; ormai in classifica appena 13 corridori potevano vantare un distacco minore al 1′30″.
Il giorno successivo ancora un cambio di leader: Renshaw, secondo il giorno precedente, ha strappato la maglia dalle spalle del connazionale. Il corridore della HTC si è imposto ancora su Daniele Bennati, Tom Boonen e Haussler che, a causa degli abbuoni, ora è secondo a 6″. Un altra tappa caratterizzata dal vento è stata quella di Al Kharaitiyat, traguardo al quale appena una quarantina di corridori è giunta con un ritardo inferiore al minuto mentre in classifica appena 9 corridori pagavano meno di 1′30″.
L’ultima tappa si è conclusa all’insegna dell’Italia che conquista primo e secondo posto con Guardini, la sua è più di un’importante conferma dopo i successi a raffica ottenuti in Malesia, e Chicchi che disputa la volata al posto di Tom Boonen. Nessuno stravolgimento nella generale con Renshaw che resiste al connazionale Haussler e consegue il suo ottavo successo personale (cronometro a squadre escluse), il primo in una corsa a tappe.
Andrea Mastrangelo
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