FARRAR NON E’ PIU’ “FUORILEGGE”
Ritornata al lavoro la giuria, la Challenge Ciclista a Mallorca ha ripreso la sua marcia con i crismi dell’ufficialità dell’UCI. Forse per riabilitare il successo “fuorilegge” di ieri, Farrar è tornato al successo dopo ventiquattrore, regolando al termine di uno sprint incertissimo la coppia HTC Highroad Degenkolb – Howard. Infatti, per decretare il vincitore in maniera assoluto si è dovuti ricorrere al fotofinish.
Foto copertina: Chi ha vinto? Lo decreterà il fotofinish (foto Bettini)
Passata la tempesta, la prova odierna – ricordiamo che si corre un insieme di 5 gare singole senza classifica finale a tempi – si è disputata nella normalità. La protesta sugli auricolari, pur se ventilata, è stata accantonata per non danneggiare gli organizzatori, avendo l’UCI minacciato di cancellare la Challenge di gare maiorchine.
Il menù prevedeva alcune salite, adatte al periodo di stagione, che hanno vivacizzato la corsa e favorito la fuga dei soliti coraggiosi di giornata, Steven Cozza (NetApp), Luis Pasamontes (Movistar) e Adrian Saez de Arregi (Orbea), capaci di stare “fuori” per 130 km con un vantaggio massimo di 9’ quando mancavano 65 Km al termine.
Prima che il divario salisse in doppia cifra la reazione del gruppo non si è fatta attendere. Leopard Trek, Garmin-Cervelo e RadioShack hanno cominciato ad assumersi l’onere dell’inseguimento, riducendo la distanza dai battistrada ad un divario di facile gestione e soprattutto che scongiurasse i colpi di mano.
Quando mancavano 27 km al termine, l’iberico Pasamontes, miglior scalatore e combattivo di giornata, ha provato l’azione solitaria abbandonando i 2 compagni di fuga alle “grinfie” dell’accorrente gruppom che ha fagocitato anche lui ai meno15.
Chiuso la pratica dell’inseguimento, per la “testa di ponte” del plotone non è rimasto che rintuzzare il tentativo di Gilbert quando mancavano 10 km e preparare la volata, HTC-Highroad, Rabobank, RadioShack, Movistar e Garmin-Cervelo hanno eseguito alla perfezione il compito, aggredendo il rettifilo finale e consegnando ai velocisti gli ultimi 300 metri d’asfalto da sbranare per aggiudicarsi la vittoria.
I velocisti più rapidi lo hanno fatto tanto bene da arrivare contemporaneamente sulla “fettuccia” e costringendo la giuria, rientrata in servizio dopo l’astensione di ieri, ad avvalersi della tecnologia per dichiarare che il più veloce di tutti era lo stesso del giorno prima, Tyler Farrar. Piazzati il tedesco Degenkolb e l’australiano Howard, entrambi della HTC-Highroad. Primo italiano, come già accaduto ieri, è Giacomo Nizzolo della Leopard Trek, che ha terminato la gara in nona posizione.
Domani è in programma il Trofeo Inca, 170 km e un tracciato più nervoso, con le “vette” del Coll de Soller a 500m slm e del Coll de Puigmajor a 850m slm, con quest’ultimo posto ad una trentina di chilometri dall’arrivo, quasi tutti in discesa ma con un “dente”importante ai meno dieci.
Mario Prato