AURICOLARI ROVENTI A MAIORCA
febbraio 7, 2011
Categoria: News
E’ partita con una defezione grave l’edizione 2011 della Challenge Ciclista a Mallorca. Presenti tutti i corridori iscritti, hanno lasciato le Baleari i membri della giuria, dopo un lungo tira e molla con i corridori, che chiedevano di gareggiare con gli auricolari, proibiti dal regolamento nelle gare esterne al WorldTour.
Senza più i crismi dell’ufficialità da parte dell’UCI, che sicuramente prenderà provvedimenti, la prova d’aperturà si è comunque svolta e si è conclusa col successo allo sprint dello statunitense Farrar. Oggi una simile manifestazione da parte del gruppo è prevista anche sulle strade del Tour del Qatar.
Foto copertina: al raduno di partenza di Palma di Maiorca, Franck Schleck si toglie l’auricolare in segno di protesta (www.sport.es)
Per preparare gli appuntamenti che contano i ciclisti – sia quelli con la “C” maiuscola, sia gli umili gregari hanno bisogno di pedalare – il clima favorevole è l’ideale. Ecco, quindi, in questo inizio di Febbraio (come è già successo a Gennaio) un proliferare di brevi corse a tappe, in Italia e nel sud di Francia e Spagna, per rimanere dove il ciclismo ha avuto i suoi albori, ma anche nei lontani Qatar e Oman. Tutti luoghi noti per il clima temperato, lontani dalla nebbia e dal gelo, “ingredienti” tipici dell’inverno continentale.
In questa ricerca del luogo per allenarsi perfetto e della forma i team non hanno che l’imbarazzo della scelta e hanno diviso i propri rosters per approdare a Mallorca per la locale Challenge con formazioni di tutto rispetto. Scorrendo la starting list saltano all’occhio i nomi di grossi calibri, come i fratelli Schleck per la neonata Leopard Trek, Kloden e Mc Ewen per Radioshack, Tyler Farrar per la Garmin-Cervelo, Freire e L L. Sanchez per la Rabobank, Gilbert per la Omega Pharma-Lotto, Menchov per la Geox-TMC, Ventoso per la Movistar, Alexander Kolobnev e Joaquin Rodriguez per la Katusha, ai quali bisogna aggiungere anche quello di Danilo Di Luca al suo debutto con la squadra russa, che dopo aver regolato la sanzione economica di 173.000 € con l’UCI ha ottenuto il nulla osta per tornare alle competizioni. Per l’abruzzese rimane ancora da effettuare il pagamento entro l’11 febbraio di 8.000 € di spese processuali e poi la sua vicenda relativa alla positività al Cera al Giro del Centenario sarà definitivamente chiusa: “Sono molto emozionato – ha ammesso prima del via il “Killer di Spoltore” – di solito ci sono tante aspettative tra una stagione e l’altra, figuriamoci quando l’attesa dura un anno. Dalla Vuelta a Mallorca non so sinceramente cosa aspettarmi: sicuramente la corsa mi servirà per ritrovare il ritmo-gara, conoscere meglio i miei compagni, prepararmi per i grandi eventi della stagione”. Per quanto riguarda la sua nuova squadra ha aggiunto: “Il mio inserimento nel team procede benissimo: sia tra i corridori che all’interno dello staff ci sono grandi professionisti con cui, per altro, avevo già lavorato nella mia carriera, quindi questo ha facilitato le cose. C’è tanto entusiasmo attorno a questa squadra: dal punto di vista personale non so cosa aspettarmi, posso solo promettere che io, per questa maglia, darò il massimo. Sempre. Oggi – ha proseguito – mi sento un uomo nuovo, un atleta che, dopo un processo di autocritica feroce, ha fatto un percorso di maturazione importante. So di aver sbagliato, ho scontato la mia squalifica ed oggi, dopo un anno di profonda riflessione, mi gioco una seconda chance con nuovi stimoli e motivazioni. Il passato mi è servito da lezione, ma oggi non ho più voglia di guardarmi indietro. Affronto a testa alta le nuove sfide di una stagione che, per me, significa tanto. E non solo da un punto di vista sportivo”.
Tornando alla starting list della corsa spagnola, i colori italiani saranno difesi da Nizzolo della Leopard, Di Luca e Caruso della Katusha, Pinotti della HTC, Cataldo e Malacarne della QuickStep, Cheula della Geox, e da Benedetti della Netapp.
La challenge maiorchina comprende, oltre al Trofeo Palma di Maiorca disputato oggi (ieri per chi legge, ndr), il Trofeo Cala Millor-Cala Millor di lunedì, il Trofeo Inca-Inca di martedì, il Trophee Deià di mercoledì e, infine, il Trofeo Magaluf-Palmanova di giovedì 10.
La prima giornata della challenge è stata caratterizzata da una fuga di 7 elementi: De Haes (Omega-Pharma Lotto), Ramírez (Andalucía), Chuzdha (Caja Rural), Ji (Skil-Shimano), Baer (Team NetApp), Verona (Burgos 2016), Eglin (Price Your Bike).
Ricompattato il gruppo ai meno 17, sul traguardo di Palma di Maiorca ha trovato la vittoria lo statunitense Tyler Farrar che ha avuto la meglio su Ventoso (Movistar), Kittel (Skill-Shimano) e sul resto del gruppo, con l’italiano Nizzolo buon 13° e primo dei “nostri”.
La vittoria di Farrar, la 400a della HTC Highroad dalla sua nascita (2008), è avvenuta dopo l’ennesima puntata della purtroppo famosa querelle tra UCI, Sindacato Internazionale dei Corridori e l’equivalente dei direttori sportivi, per la questione delle radioline.
Come gli appassionati di ciclismo sanno, la nuova normativa vieta al di fuori delle prove WorldTour (l’ex ProTour), l’uso di qualsivoglia mezzo tecnologico per comunicare a distanza tra ammiraglie e ciclisti. Nel tempo si è raccolta una caterva di opinioni che passano dal semplice mugugno a microfoni spenti a vere e proprie prese di posizione, come quella che ha avuto luogo oggi quando il plotone era già pronto a prendere il via e la giuria ha dovuto prendere posizioni notando alle orecchie dei partenti i “bistrattati” auricolari. La reazione dei lavoratori del pedale non si è fatta attendere con le biciclette abbandonate sull’asfalto dai legittimi proprietari e i direttori sportivi che si aggiravano in mezzo alle specialissime abbandonate. Ovviamente la protesta non è stata unanime e qualcuno ha provato a districarsi tra quell’insieme di telai e ruote che impedivano di prendere il via. Il fatto saliente è stato l’abbandono della prova da parte dei Giudici dell’UCI, dopo un loro tentativo di annullare la gara maiorchina.
A quel punto, pur con un ritardo di 20 minuti, le biciclette sono state inforcate e il plotone ha preso a muoversi verso il traguardo.
L’assenza della Giuria ufficiale ha, al momento, ottenuto solo la non registrazione del risultato odierno, in attesa di una presa di posizione da parte dell’UCI.
Ora le varie diplomazie sono al lavoro per permettere che le prssime prove in programma nei prossimi giorni abbiano uno svolgimento regolare.
Mario Prato
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